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Un libro sull’Hip Hop in Campania: Core & Lengua



Ci sono zone nel mondo dove l’hip hop attecchisce bene, come una pianta importata in un habitat ideale, o un animale in un nuovo territorio di caccia. Il binomio doppia acca e le provincie campane, Napoli in particolar modo, è da sempre un matrimonio felice, disordinato e creativo. Una città dove la musica è da sempre regina dei vicoli e della storia del suo tessuto culturale.

Ecco quindi l’idea di Gaetano Massa e Pino Miraglia, quella di pubblicare “Core & Lengua:Il rap in Campania e altre storie“, un libro sul rap campano, con interviste, fotografie e testi (tra l’altro impreziositi dalle note critiche di Maurizio Braucci, Damir Ivic e Federico Vacalebre) per Editrice Zona (pp. 150 illustrate a colori – formato 21x21cm – EURO 20,00 acquistabile in libreria e su Amazon dal 10 febbraio 2017).

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Come dice Lello Savonardo nella sua introduzione del libro a proposito di Napoli:

Questa città è sempre stata caratterizzata da una singolare effervescenza artistica che si esprime attraverso un’interessante varietà musicale che va dalla canzone melodica tradizionale, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, alla realtà dei neomelodici, espressione di una subcultura dei vicoli, passando attraverso la ricerca nella tradizione di Roberto De Simone e della Nuova Compagnia di Canto Popolare, la canzone classica di Roberto Murolo, l’ironia di Renato Carosone, il rock pungente di Edoardo Bennato, il blues mediterraneo del “nero a metà” Pino Daniele, l’anima multietnica dello scugnizzo Nino D’angelo e la produzione musicale dei 99Posse e Almamegretta, espressione di una subcultura metropolitana che i Co’Sang di Scampia, attraverso i linguaggi del rap, “mettono in scena” da uno dei quartieri più discussi della città.”.

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Le interviste a ShaOne, Dj Uncino e Speaker Cenzou tracciano una storia precisa dell’hip hop fin dagli anni ottanta. Lucariello parla delle sua collaborazione per la colonna sonora della serie di Gomorra, lo stesso ‘Nto coautore di quest’ultima, dell’esperienza dei Co’sang, Clementino di tutta la sua carriera da “Napoli Manicomio” fino ai dischi d’oro, e Op.Rot della tradizione del dialetto nel rap campano. A concludere, l’intervento di Luciano Chirico, fondatore di Full Heads, società di servizi editoriali, discografici e musicali nata a Napoli nel 2004.

Le fotografie sono una buona parte del libro e rappresentano l’ossatura dell’opera che dà forza ai testi. Si passa dalle foto dei quartieri popolari, alle jam di strada, i centri sociali (che mai come in questa regione hanno avuto un rapporto fondamentale), writers in azione, tatuatori che lavorano con inchiostro e pelle e una sezione a sé stante di ritratti. I volti della scena hip hop campana nel loro contesto, fino ad arrivare a una parte originale fatta da rap e lavoro, dove si vedono i veri mestieri intrapresi dagli artisti. Chiude il libro una serie di foto sui live dei nomi più mainstream, da Clementino a Rocco Hunt, con un emozionante scatto con Pino Daniele.

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Un libro interessante per chi ama il rap, essenziale per chi ama la Campania. Un libro da contenuti non banali e, con citazioni non banali, che affronta vari temi, dalla criminalità all’ambito artistico, passando per tutto quello che è la caratterizzazione storico culturale di questa incredibile regione.

Ulteriori info sulla pagina fb ufficiale: Core & Lengua. Il rap in Campania e altre storie