di Akira Toriyama
Chi ha vissuto in pieno l’infanzia negli anni ’90 ed è stato travolto dal fenomeno Dragon Ball, (il termine mi sembra appropriato se si parla di Goku & company) chi ha letto i primi volumetti con la costoletta azzurra e non si è fatto nauseare da quello che poi Dragon Ball è diventato con lo sfruttamento del trend, non avrà potuto che provare piacere nel trovare in edicola o in libreria lo scorso febbraio sotto il marchio Star Comics l’ennesima creatura del folle Akira Toriyama: Nekomajin.
Da tempo si vociferava di una presunta scarsa inventiva del prestigioso autore, ma a me questo Nekomajin è piaciuto.
In parte sembra che l’universo di Dragon Ball sia mancato parecchio all’autore, un po’ perché il suo tratto inconfondibile, la sua tipica ironia e le caratterizzazioni dei personaggi che si muovono in scenari che sono fondamentalmente quelli di DB vogliono rimandare palesemente a quelle ambientazioni.
Ma chi è questo Nekomajin? Come recita una didascalia del volumetto: “attualmente è stata accertata l’esistenza di ventotto razze di Nekomajin in tutto il mondo”. E’ un specie di gattone obeso con gli occhi perennemente chiusi, in parte ricorda Karim e in parte Majin-bu, che non fa altro che vivere con spensieratezza (molto spensierata..) in una terra che avremo visto milioni di volte leggendo le storie di Toriyama.
Nel volume ci vengono presentati tre esempi di Nekomajin, tutti praticamente uguali, non si sa da dove provengano e quale sia il loro passato, uno di loro è addirittura di razza “Z”.
I tre si troveranno ad affrontare delle avventure abbastanza anomale con nuove ma soprattutto vecchie conoscenze, alieni deliranti, paladini della giustizia e Saiyan ammogliati, un misto di avventura e comicità, scontri e incontri che vi potranno solo far ridere a crepapelle.
E dopo aver chiuso l’ultima pagina non potrete che sperare di non trovarvi a che fare con un ennesimo Nekomajin…