‘Sto rosso sarà anche novello, ma promette bene. Se nelle botti piccole ci sta il vino buono, i De’Canters rappresentano un otre di entusiasmo proveniente dal Valdarno. Questo quartetto di giovanissimi (tutti tra i 20 ed i 23) è segnato, nel bene e nel male, dalla vita di campagna.
“Per noi è una sfida venire a Firenze. Da sempre. Nel nostro caso, il contesto geografico, è stato determinante.”
Cresciuti forse troppo in fretta rispetto ai tempi dilatati della provincia, gli mc’s En, I’Della e Lo Snooze, assieme a S-One (quel fico del dj!) nascono nel 2006 dalle ceneri delle “Brigate Losche”. Un nome simpatico, ma sfortunato, perchè colpevole di troppe interpretazioni pretestuose.
“Il nome, troppo spesso, veniva travisato. Per cui abbiamo deciso di cambiarlo optando per De’Canters. Questo perchè a volte i nostri testi necessitano di essere riletti per capire le punchline.. e questo rende il nostro un rap da degustazione. Da sentirsi a più livelli, stando attenti al retrogusto.”
Cultori della metrica, ricercati nel lessico e seguaci della realness (keep it real yo!) i De’Canters se ne fottono delle mode e “fanno i’loro”. Assieme ad un dj che non sta lì solo a far figura (“il dj sta nei pezzi come noi altri.. lo scratch è come una strofa e non è intercambiabile..“) il loro percorso, una volta esplosa la “bolla” della provincia è semplice: emulazione di modelli pre-esistenti, evoluzione tecnica, rifiuto dei modelli pre-esistenti in favore di uno stile personale.
“Fare rap ci ha un po’ salvato, portandoci fuori dalla provincia. Sai, dove stiamo noi, ti arrivano solo le cose più commerciali oppure quelle più urlate e scandalose. Anche se, spesso, di scandaloso c’è ben poco.”
La ricerca del sé, dello spirito originario, di fronte ad un contesto che offre solo cloni di modelli altrui, (a questo proposito.. la loro “Oh nanni” la dovrebbero sentire in parecchi..) sta alla base della filosofia dei De’Canters.
“La metrica è imprescindibile così come lo è essere veri. Noi siamo del Valdarno, non recitiamo delle parti, sarebbe ridicolo. Come si fa a portare avanti un “personaggio” che non esiste? Il nostro rap comunica quello che siamo. L’idea di fondo, comunque, è di descrivere quello che sei e non di essere quello che descrivi. Portare avanti quello che sei recuperando, nel frattempo, quello che c’era prima. Le radici. L’hip hop a noi ha dato tantissimo, per cui pensiamo di dover rendere qualcosa indietro.”
Quello che i De’Canters stanno rendendo indietro ci arriva sotto forma di disco (scaricabile dal loro sito www.myspace.com/decanters). “In vino metricas” questo il titolo del loro primo lavoro, è un prodotto fresco e ben fatto che mette in luce il carattere gioioso ed estroverso degli mc’s oltre alle già notevoli doti tecniche del dj.
“Ci mancava un disco ed un’immagine. Questo è il nostro biglietto da visita e nasce dal lavoro che abbiamo fatto sui nostri demo che erano saggi di stile. Siamo soddisfatti ma puntiamo a migliorare la qualità della registrazione.”
Il grosso limite dell’hip hop italiano è infatti, secondo i De’Canters, la sua superficialità.
“Noi non ci siamo accontentati in fase di realizzazione del disco. Avremmo potuto farlo in modo frettoloso ed uscire mesi prima. Avremmo potuto utilizzare un lessico diverso, ma non ci abbassiamo a dirti qualcosa che non sia esattamente quello che pensiamo solo perchè tu possa capirlo meglio. La lingua italiana è dotata di un ottimo vocabolario.. non vediamo il motivo per cui dovremmo limitarci ai soliti 200 termini.”
Se poi vi fosse piaciuto il disco dei De’Canters cercate anche “Harmony” il disco solista de I’Della.
“E’ dura sfuggire alla provincia.”
Welcome to tha city, boyz..
Per ulteriori informazioni, i siti da cliccare sono www.decanters.it oppure su Facebook: De’Canters (ci trovate anche le pagine degli mc’s e del dj), o ancora www.decanters.it/download.php e se proprio volete esagerare potere mandare una mail qua: info@decanters.it
Top 5 dei De’Canters in nessun ordine di preferenza:
- Hyst
- Rakim
- Aesop Rock
- John Type
- 2 Fingerz