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La Bussola d’Oro



Regia di Chris Weitz
Produzione Gran Bretagna USA 2007

Locandina del film

Lyra è una giovane dodicenne che studia al Jordan College di Oxford, non ha i genitori ed è amica di chi come lei sembra essere solo al mondo. Lyra è però una bambina speciale a cui verrà consegnata l’ultima bussola d’oro uno strumento che non segna il nord, bensì dice sempre la verità sia nel passato che nel presente che nel futuro, cosa tanto importante quanto pericolosa. Il mondo di Lyra è dominato da regole imposte dal magisterum che stanno tanto strette a lei tanto agli uomini di scienza che finanziano una strana ricerca per la polvere elemento disturbante che rende le persone libere pensatrici.

Gli abitanti di questo strano mondo hanno un’anima visibile a tutti il daemon . Il daemon è un’animale che accompagna l’uomo e da cui questo non può separarsi, ha forma stabile quando l’uomo è adulto, è invece cangiante e mutevole, spirito ribelle quando è l’animale di un bambino.

Gli amici di Lyra vengono rapiti dai pericolosi Ingoiatori e mentre la piccola riesce a sfuggire alle grinfie della cattivissima signora Coulter che vuole impossessarsi della bussola inontriamo gli ultimi del nostro mondo gli zingari, i Gyziani vestiti di stracci contro l’opulenze degli uomini e delle donne del magisterum; le donne libere ed emancipate, le streghe; e gli orsi polari tutti pronti a combattere la battaglia per la libertà prima dei bambini e poi di pensiero.

Un film smaccatamente anticlericale, il magisterum con la sua rigidità e l’imposizione del suo pensiero ci ricorda la chiesa e i suoi uomini rigidi i preti; i daemon dei ragazzi lo spirito guida, il demonietto ribelle che ci spinge verso il libero arbitrio anche a costo dell’errore stesso, che prende spunto dalla filosofia prearistotelica il daemon l’anima che il demiurgo forgiava e che ci rappresentava ; il nord confine del mondo terra di nessuno dove tutto può succedere. Gli uomini del magisterum che vogliono dominare, rigidi e ricchi su un mondo grigio, piatto. E le donne del magisterun tanto belle quanto malvagie, che non sposate devono abbandonare i propri figli per ordine del magisterum.. se non è un attacco questo alla Chiesa!!!!

Bellissimi gli effetti speciali, bravo anche tutto il cast e bella la regia. Certo il libro è un’altra storia ma il film merita comunque. In attesa del prossimo episodio della trilogia ( di cui adesso pare debba seguire un quarto libro), a tutti i liberi pensatori BUON ANNO!!!!!!!!