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Intervista Marzo 2010



Prendete la tecnica di Tayone, l’esperienza di Paura e le doti da intrattenitore di Clementino. Mescolate. Shakerate. Servite fresco.

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Fresco come Videomind, progetto risultante dall’unione dei tre suddetti soggetti che, in previsione della release del disco di debutto (prevista tra Aprile e Maggio, ma io non vi ho detto nulla), sono già in tour per promuovere la loro creatura.

Deiv: Francesco Curci, aka Paura, ci introduce a questo interessante progetto.

Paura: Con Tayone ci conosciamo da 15 anni. Siamo amici prima di tutto, avevamo già collaborato per i 13 Bastardi e per Alien Army. Clementino è del mio stesso paese, un amico di famiglia, ci unisce un’affinità umana prima che artistica. E’ una svolta rispetto a quello che abbiamo fatto fin’ora, questo progetto suona molto più elettronico e si contamina con altri generi.

Deiv: Come vi siete mossi in studio? Avevate già in mente il tipo di suono che volevate ottenere?

Paura: La produzione è affidata a Tayone a 360 gradi anche se gli sto dando una mano io con gli arrangiamenti e gli strumentisti in studio. Io mi sono accollato la parte grafica e con Clemente ci siamo occupati dei testi e delle melodie. Ovviamente Tay continua a fare i suoi scratch, ma in un modo ancora più innovativo. Il disco è quasi finito, abbiamo pronti dieci pezzi, ne mancano ancora due. Dopo averlo registrato tra Napoli e Salerno lo stiamo mixando a Milano, nello studio di NightSkinny.

Deiv: Come suona quindi il disco?

Paura: A livello sonoro sicuramente è una svolta rispetto a prima: suona come ci immaginiamo suoneranno i dischi di dopodomani. Ci piace l’elettronica ma deve essere iper funk, non fredda. Poi ci sarebbe da parlare degli strumentisti che sono presenti e che ci hanno supportato(Federico Poggipollini, Roy Paci, Patrick Benfei, Alessio Manna, Daniele Franzese and more…). Quindi ogni traccia è una storia a sè.

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Deiv: A chi è rivolto questo disco?

Paura: Abbiamo già un pubblico in ambito hip hop, per cui ci piacerebbe riuscire ad abbracciare anche altre scene. Io ascolto di tutto, come Clemente del resto, e Tay da sempre è uno sperimentatore molto versatile. Il disco è rivolto ad un pubblico ampio, o almeno così speriamo che possa essere recepito. L’hip hop alle volte risulta poco aperto verso l’esterno, noi invece pensiamo debba essere proprio il contrario. Dovrebbe essere il genere più contaminato e aperto in assoluto, sia sotto l’aspetto musicale che per gli argomenti trattati.

Deiv: Qual è il concept alla base del progetto Videomind?

Paura: Fondamentalmente che tutti e tre siamo figli degli anni ‘80, apparteniamo alla videogeneration: quella con la testa nel video e col video in testa. Da lì l’idea di realizzare questi personaggi che rimandano un po’ ai primi robot di kraftwerkiana memoria.

Deiv: Ok grazie.

Paura: Grazie a voi. Un saluto agli amici fiorentini, vorrei anche ricordare che dal giorno del nostro concerto a Firenze (il 26 al VIPER!!!) saranno disponibili le nostre t-shirt ufficiali prodotte da Gold.

www.videomind.it

www.myspace.com/videomind