Partiamo dai 431Km orari che raggiunge il treno che ti porta da Shangai all’aeroporto, 30Km in 8 minuti…
La Cina è li che aspetta e guarda il futuro, immersa in un passaggio atemporale tra tradizione e tecnologia, che neppure loro sanno bene ancora interpretare. Il viaggio di Gold in Cina è per testare il prodotto e produttori, ma quello che abbiamo occasione di vedere, in una settimana di intensi spostamenti e di lavoro, è un paese in evoluzione ma anche molto confuso, almeno ai miei occhi.
A Shangai e Ningbo, le due città che abbiamo battuto più a lungo, l’inquinamento si taglia con la mano, il cielo ha due caratteristiche: il bianco dello smog e la vista infinita di grattacieli. Sembra che le case popolari siano dei palazzi di 10, 20 o 30 piani, tanti sono quelli da metterci dentro.
La città è invasa da automobili e taxi impazziti, con stelline che indicano la capacità di guida dell’autista, che forse per il recente avvento dell’auto a portata di tutti, sembrano esagerati ed eccessivi, sicuramente pazzi nella guida, ben più dell’italiano medio tanto criticato all’estero…
La Cina si sta misurando con il resto del mondo, nelle abitudini, nei tempi, nella cultura, nel cibo, nella segnaletica, e non sono sicuro che questo sia un buon segno. E’ comune vedere sotto i grattacieli illuminati a giorno un uomo in bici ricoperto dal suo carico, o ancora vederlo viaggiare lento nella corsia d’emergenza dell’autostrada. Ma anche piccole cose, come lo spazzino che insegue un sacchetto impazzito dal vento per raccoglierlo, scene per noi forse mai neppure immaginate.
La Cina è tutto questo, sembra essere in mezzo a qualcosa, in certi momenti ne vedi l’inizio e in certi dove si è arrivati, e chissà cosa sarà quando torneremo lì, tra soli 6 mesi…
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