Un omaggio ad uno degli scrittori americani biograficamente e letterarialmente più inquietanti di tutti i tempi; H. P. Lovecraft (1890; 1937). Un padre dell’horror, un vero pioniere, mai apprezzato in vita e, come spesso succede, quasi osannato da alcuni dopo la morte. Lovecraft fin dalla fanciullezza si dimostra estremamente dotato per la scrittura e lo studio della narrativa, spinto in questo dal nonno materno. Non iniziò tuttavia a frequentare la scuola fino all’età di otto anni (tra l’altro venendone espulso un anno dopo), a causa di un carattere marcatamente indipendente ed indisciplinato. Successivamente non potrà per problemi economici portare a termine le scuole superiori e di conseguenza non riuscirà mai a frequentare l’università, come avrebbe desiderato. Una serie di sciagure segneranno la sua infanzia e la sua intera vita: la psicosi e la morte per sifilide del padre; la perdita del patrimonio familiare, dal quale Lovecraft non si riprenderà più, vivendo in ristrettezze economiche il resto della sua vita; l’isteria e la depressione della madre, e la sua morte in seguito ad un intervento chirurgico; il suo tumore all’intestino, che lo costringerà a forti dolori fino al decesso.
Il suo genio artistico è ormai unanimemente accettato, ma il suo stile letterario, fatto di toni cupi, tinte gotiche e sensazioni claustrofobiche, non è stato minimamente apprezzato mentre era in vita. Lovecraft ha creato un vero e proprio sistema mitologico, fondato sull’esistenza di un presunto libro scritto dall’arabo yemenita Abdul Alhazred, il Necronomicon, un libro maledetto di cui per anni si è discussa la reale esistenza e che ha portato alla pubblicazione in tutto il mondo di innumerevoli versioni del testo. Ancora oggi molte persone credono nella sua esistenza e nella possibilità per colui che possiede il testo di mettersi in contatto con “Quelli al di Fuori”, le razze extraterrestri che avrebbero secondo Lovecraft abitato la Terra prima dell’uomo.
Un pazzo che ci affascina con la sua pazzia.
Da 055News.it