Un film di Danny Boyle
Produzione Gran Bretagna/Usa 2002
Sarà stato il tema del film, sarà stata la colonna sonora potente, saranno state le immagini meravigliose e angoscianti al tempo stesso che mi hanno fatto innamorare perdutamente di 28 giorni dopo.
La storia è semplice: da un gruppo di ambientalisti viene liberata una scimmia con un virus che si propaga tramite sangue e saliva, ha un’incubazione di 10 secondi e rende le persone aggressive e affamate.
28 giorni dopo un ragazzo si sveglia dal coma e inizia a vagare per Londra deserta, irriconoscibile, tanto bella quanto abbandonata e piena di cartacce, alla ricerca di altre persone. Ma non troverà proprio quello che cercava.
Il film è carico di tensione e suspance, ci si immedesima completamente nel protagonista vivendo con lui i momenti di angoscia , disperazione, paura e rabbia. Non ci si sente mai al sicuro né di giorno né di notte. Né a casa né all’aperto, il pericolo è ovunque è la guerra che si combatte è per la sopravvivenza: da una parte gli zombie malati che hanno bisogno di carne umana per sopravvivere, dall’altra i superstiti resi dalla paura individualisti e infine i militari resi folli e senza cuore come i malati stessi.
E’ questa la cosa che ci salta di più agli occhi: la crudeltà degli uomini e il proprio individualismo sempre e comunque contro pochi che riscoprono in questo viaggio, fatto da scenari bellissimi come le splendide campagne inglesi, i valori dell’amore, dell’amicizia e della famiglia. Solo grazie a sentimenti tanto forti si può scampare a diventare zombie, inteso come senza cuore, e a sfuggire alla pazzia e alla disperazione di essere realmente soli al mondo.
A questo meraviglioso film fa seguito nel 2007 28 settimane dopo, di Fresnadillo, da vedere perché sì con più sangue del precedente ma ci regala altrettanti brividi e anche qui la morale è ben marcata.
Nel 2008 si è affacciato invece sugli schermi Io sono leggenda. Da buon film americano grandissima promozione, realizzato con molti più soldi tanto che gli infetti fanno davvero paura grazie alla computer grafica.
Bello anche questo, ma la storia del disegno divino a me sdubbia parecchio.
Comunque guardateli guardateli guardateli!!