“There’s not a problem that I can’t fix, cos I can do it in the mix” Indeep, Last Night a Dj Saved my Life
Cantavano così gli Indeep nel lontano (ma nemmeno troppo) 1982. Citata e remixata un’infinità di volte, non è della canzone che volevo parlarvi.
Ma bensì della pubblicazione editoriale che ne ruba il nome.
“Last Night a Dj Saved my Life” (ed.Arcana) è uno dei volumi musicali più completo sulla storia e la cultura di un personaggio che oggi è al centro dell’intrattenimento notturno di tutto il mondo: il DJ!
Scritto a quattro mani, quelle di Bill Brewster, giornalista musicale e fondatore dell’etichetta dance “Forensic”, e quelle di Frank Broughton, autore della “Time Out New York Guide”, questo volume è la PRIMA storia del disc jokey mai scritta.
Partendo dal lontano 1955, anno in cui furono costruiti i primi double turntable, passando attraverso le prime radio pionieristiche, i primi club ed i jukebox, fino ad arrivare alla moderna figura del dj, questo è un vero e proprio viaggio dentro la creatività dell’underground, che si fonde con le culture gay e le culture giovanili in generale. Non solo analizzano quello che accadeva negli Stati Uniti, ma anche come si muoveva in parallelo la scena in Inghilterra e nel resto del mondo, influenzati da contesti storici politici differenti.
Un viaggio nella musica (ci sono le playlist dei dj più famosi dell’epoca), nei locali che hanno segnato svolte fondamentali sia per la fruizione che per la nascita di veri e propri sottogeneri musicali, e attraverso le voci ed i ricordi di personaggi che veramente possono vantarsi di aver creato qualcosa.
Dal funk, all’hip hop, passando per la scena raggae, fino alla disco music che piano piano è diventata house, che successivamente ha subito ancora trasformazioni, il DJ è colui che ha reso tutto ciò possibile.
Questo libro è un capolavoro di letteratura musicale che chiunque utilizza queste due lettere per definirsi dovrebbe avere nella sua libreria!