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Leoni per agnelli



Regia di Robert Redford
Produzione USA 2007

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Leoni per agnelli è il titolo del nuovo film di Robert Redford, ottuagenario eterno ragazzino nonchè alfiere del cinema indipendente. Il tema è quello della guerra al terrorismo vista attraverso gli occhi di diversi soggetti che vi ruotano attorno: Meryl Streep nel ruolo di una giornalista democratica che si scontra con un senatore repubblicano interpretato ottimamente da Tom Cruise che svolge al meglio il ruolo – l’unico – che gli è sempre venuto bene al cinema: quello del paraculo; lo stesso Redford che impersona un professore idealista che si confronta con la generazione dei ventenni, svogliata e disillusa, omogeneizzata a forza di pere di Mtv e di consumismo sfrenato ed infine i soldati, due ragazzi che per l’amore del proprio paese (la Patria – oh my god!) e di una serie di falsi ideali ridondanti che non vi sto qui ad elencare, decidono di giocare le loro fortune in Irak.
Il film è quindi costituito da questo triangolo di situazioni che si vanno a rimpallare sino allo scontato (tragico, e che te lo dico a fare) finale dove, dopo un’ora e mezza di verbosi dialoghi si scopre che la guerra è brutta, sporca e che di solito ci si muore anche. Sui tanti discorsi intrisi di retorica – perdonateli, sono americani – che costituiscono questa pellicola ,che avrebbe potuto essere benissimo una pièce teatrale tanto sono azzerate le scene e le azioni, fanno da sfondo le figure dei due soldati che in medio oriente, come si suol dire, ci tireranno la calza non senza alzarsi in piedi prima di morire davanti ai talebani, perché un soldato americano muore in piedi e non per terra, signorsi!.
Alla fine si risolve quindi in una critica sconclusionata di Redford verso un po’ tutto il sistema americano: dai giornalisti che non hanno il coraggio di osare perché in mano al business (perché di questo si tratta), ai giovani che non hanno voglia di impegnarsi in nient’altro che non sia del sano cazzeggio, alla politica imperialista che come un avvoltoio fagocita cadaveri senza pensarci due volte. Il film ha l’unico pregio di far riflettere su un qualcosa che ormai diamo per scontato perchè parte del nostro quotidiano ma visto il cast stellare di attori ci si aspettava decisamente qualcosa di meglio. Provaci ancora Red.

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