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SARAH CONNOR MUST DIE
VARIE

Che barba che noia che noia che barba



Assisto annoiata alle campagne elettorali dei vari candidati premier del mio paese. Tanti tantissimi, troppi e in sostanza i volti non sono poi così diversi dal solito.
Berlusconi che gia stato premier per due volte, Casini che si conosce già da tempo immemore, Bertinotti per la sinistra l’arcobaleno, Santanchè per la lista di Storace: La destra, Ferrara lista pro-life, Turigliatto della sinistra critica, Boselli per il partito socialista, Ferrando per i comunisti lavoratori e infine Veltroni per il partito democratico.
Panta rei, tutto scorre e si ricicla in Italia dai premier ai candidati. Ognuno lancia nomi più o meno invitanti: dalla presunta candidatura di Fiona May ( che ha declinato l’offerta ) per il pdl, a nomi improponibili quali quelli di Cuffaro e Moggi tra le fila dell’udc, operai sopravvissuti che danno l’idea di attenzione verso una delle classi più disagiate del paese, subito affiancati da nomi che non sono mai stati vicini a quel mondo come quello di Caleari da sempre contro l’aumento salariale, contrario a un’ora di assemblea annuale retribuita per i lavoratori e proclamatore dello sciopero fiscale entrambi militanti del partito democratico.
Cosa sta succedendo alla nostra politica, di quale contaminazione genetica si sta ammalando il nostro paese. Perché non sappiamo più chi votare: è solo colpa dei volti noti o per la mancanza di un programma chiaro. Qual è la destra in cui posso riconoscermi o la sinistra che crede in ciò che mi ha insegnato a credere.
Le liste del pd sono già visibili e Pannella stamattina ha proclamato il suo milionesimo sciopero della fame perchè non ha tutte le poltrone che ha chiesto.
Visco è stato fatto fuori dopo che ha fatto della battaglia per l’evasione fiscale l’unica nota positiva dello scorso governo.
E poi che dire del pdl che dice solo che gli hanno copiato il programma e che l’Italia deve rialzarsi. Slogan su slogan e zero sostanza e proposte concrete. E’ per questo che mi appassiono di più alle primarie negli Stati Uniti. Noi il nostro Obama bello, giovane, di colore e così progressista e attento ai nuovi media non ce l’abbiamo ancora, ma in cuor mio spero che almeno l’america lo candidi contro Mc Cain.