E io che studiavo giornalismo. E io che collaboravo coi giornali, a salari da fame che somigliano sempre più e rimborsi piuttosto che a stipendi.
Dovevo mettermi in mutande!
L’ispirazione rivelatrice l’ho avuta ieri mattina scoprendo che anche da noi è sbarcato, con somma gioia di tutti i pipparoli d’Italia, “Naked News” format americano (e c’era da chiederselo?) di informazione (…) dove la seducente anchorwoman si toglie un pezzo di vestiario tra una notizia e l’altra. Ma non è questo che mi ha fatto incazzare. Sapevo dell’esistenza del format, tra i tanti troiai con cui ci vogliono rendere schiavi uno più uno meno non fa differenza. Sono le dichiarazioni di chi ci lavora che sono talmente ridicole da divenire surreali.
Queste le parole di Marco Ottolini, amministratore delegato di Small Formats la società che diffonderà il programma in Italia “Le news sono troppo deprimenti, la gente non guarda i tg e non compra i giornali: noi ci proponiamo di veicolare le notizie diversamente ed abbiamo delle speaker all’altezza”.
Al di là dell’involontaria comicità della dichiarazione (le speaker sono all’altezza giusta.. le battute si sprecano) il messaggio che si legge fra le righe è “meglio le tette del senato, il culo è superiore alla politica”.,
Beh, vista la politica odierna come dargli torto. Dallo show saranno bandite sia la politica italiana che la cronaca nera. Perché deprimono. E perché essere depressi come cittadini italiani?
Perché siamo sempre più lontani dall’idea di volontà del popolo, ad esempio? Ma c’è altro.
Questo è il brillante commento di Michela Fiore di 25 anni, una delle quattro ragazze che animeranno questa baracconata. “Trovo che sia un lavoro molto interessante e che contribuirà sicuramente alla mia formazione”.
Ma in fondo è colpa mia. Sono io che non sono al passo coi tempi. Guardando le cose in grande si capisce che una vera novità questa non è. Sono anni infatti che l’informazione italiana si è calata le braghe..
