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Funk in Italy



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Un’esplosiva serata di musica dal vivo a cui parteciperanno i migliori artisti di Funk in Italia, marchio creato da Alberto Debenedetti (in arte Bobby Soul) ed Ernesto De Pascale per riunire sotto la stessa effige i più attivi artisti italiani del genere e dimostrare che la scena del funk italiano è oggi più viva che mai.

Si alterneranno sul palco al seducente ritmo del funk Bobby Soul & Les Gastones da Genova, con la straordinaria partecipazione della sezione fiati dei Sex FM, The Soul da Bologna e Passogigante da Firenze, con in coda il dj set di Soulsick Sound.
Nato nel 2008, il marchio Funk in Italia ha già firmato numerose serate dal vivo in tutta Italia e dato vita nel 2008 alla compilation “Funk in Italia”, selezione di 33 brani per documentare il meglio della scena Italiana, prima di approdare nel 2009 alla collaborazione con Cramps Music.

L’intenzione di dare al funk un vero e proprio manifesto si è concretizzata con l’uscita per Cramps Music de “L’Anthologia Funk” (2009), prestigiosa doppia compilation antologica curata da Bobby Soul ed Ernesto De Pascale il cui primo cd ripercorre la storia del funk italiano dagli anni Settanta ad oggi (con brani di Loredana Bertè, Area, Andrea Mingardi, Eugenio Finardi, Patty Pravo, Pino Daniele), mentre il secondo è una fotografia di quei coraggiosi moschettieri che in Italia tengono ancora alta la bandiera del funk (con Bobby Soul & Les Gastones, The Soul, Bisca, Ridillo, Sex FM, Elio e le storie tese).
Cramps Music ha così abbracciato il manifesto, offrendo al marchio “Funk in Italia” il proprio supporto in termini operativi e mettendo a disposizione la propria piattaforma per la pubblicazione delle produzioni legate al genere, tra quelle più meritevoli, selezionate da Bobby Soul ed Ernesto De Pascale.

La serata sancisce anche la partnership di Funk in Italia con Gold, brand di street wear fiorentino e punto di riferimento per la scena hip hop del capoluogo toscano, che promuove Funk in Italia attraverso i propri canali (www.goldworld.it) e sponsorizza l’evento con la produzione di una t-shirt creata per l’occasione. La sinergia tra Gold ed il progetto Funk in Italia prosegue nel dj set dei Soulsick Sound, duo di dj attivo dal 2003 affiliato alla scuderia musicale del brand fiorentino, attraverso un viaggio musicale in grado di rappresentare tutto lo spettro del groove: dalla triade funk Sly-Brown-Clinton fino agli ultimi fenomeni della scena nu-funk rappresentata da nomi come Breakestra o Feature Cast.

Deiv: Come e soprattutto perchè nasce il progetto Funk in Italy?

Bobby: Beh nasce soprattutto dal fatto che non temiamo di sembrare foilli. Il Funk è una musica del passato che appartiene totalmente alla cultura afro-americana. Ma ci siamo accorti che dalle nostre parti (in realtà in tutto il mondo) moltissimi musicisti lo praticano e tanta gente lo ascolta e lo balla senza magari neanche sapere che si tratta di Funk. Quando una musica anche contemporanea ti fa muovere “il culo”, quello è Funk. Il Funk è la radice dell’HipHop, sta in molto Rock e in tantissime produzioni Pop contemporanee. Con Funk-in-Italia intendiamo mettere l’accento sia sulla parte vitale e culturale di questo genere, sia sul fatto che è una musica che diverte chi la fa e chi la ascolta e balla. Funk-in-Italia nasce come una mappatura e un censimento di quanti nel nostro paese lo praticano, lo amano, lo spingono in tutte le maniere

Ernesto: Perchè non esisteva ed era ingiusto che non se ne parlasse, visto che si parla di tutto anche dell’aria fritta

Deiv: Come avete conosciuto il vostro partner in crime?

Bobby: Beh, ero innanzutto un suo ammiratore e ascoltatore. Quando ho proposto al Meeting delle Etichette Indipendenti una compialtion sui gruppi Funk italiani ho pensato subito di coinvolgere Ernesto, per la suia competenza, la sua passione e l’energia davvero Funk che mette in tutto quello che fa, a prescindere dal fatto che credo sia uno dei più grandi conoscitori in Italia di buona musica a 360 gradi ed egli stesso un ottimo musicista. Ernesto con il suo nome autorevole è stata la persona che in pratica ha permesso che tutto questo avvenisse e io sono felice di imparare da lui ogni giorno qualcosa.

Ernesto: Chi non conosce Bobby Soul ? Se ti piacciono le tipe giuste, tutte parlano di lui. E come ben sai con il tuo più acerrimo contendente o ci vai a cena fuori o lo accoppi. noi abbiamo deciso di coalizzare addirittura.

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Deiv: Cosa si evince quindi da questo progetto? Qual è lo stato di salute del funk in italia?

Bobby: Posso senz’altro dire che in ogni ancolo del paese, dalla Val D’Aosta alla Saredegna esistono gruppi di musicisti e deejay che praticano e spingono questo ritmo, perchè soprattutto di ritmo stiamo parlando. Miriadi di cover band con sezioni fiati, un circuito di club che spazia dal Blues al R&B all’HipHop dove trova posto una programmazione anche Funk, alcuni Centri Sociali e grossi Club che propongono gruppi che fanno Funk in italianmo, contemporaneo, contaminato, con contenuti interessanti nei testi e con un approccio alla critica sociale e politico vitale e non malinconico.

Ernesto: Lo stato di salute del funk in Italia è ottimo perchè Funk Is The Healer, Il funk guarisce e il funk senza k è fun = piacere. Da queste progetto si evince che non dovete chiedere a bobby ed ad ernesto cosa possono fare per il funk ma cosa Voi potete fare per loro due

Deiv: Non credete che il funk in Italia sia sempre stato considerato un genere di serie b o comunque sottovalutato e di nicchia?

Bobby: Più che altro è stato confuso con la Disco Music che veniva tradizionalmente fruita nel circuito delle discoteche. Inoltre la natura fortemente sensuale ed erotica che è così evidente in questo genere di musica ha suscitato imbarazzi a destra e a manca in un paese bacchettone come il nostro. Solo una piccola nicchia di fruitori ben avvertiti conosce il vero valore del Funk che è sì una musica sensuale ma anche impregnata di grande impegno politico e sociale, visto che si è sviluppata proprio nel periodo delle lotte per i diritti civili degli Afrop-Americani. Quindi è anche una musica di lotta. Una musica di lotta assolutamente non violenta e piena di gioia di vivere, però.

Ernesto: Il funk in Italia era un genere di serie B quando c’era in campo il povero Gigi Meroni e Gianni Brera scriveva di calcio come se nel pallone ci fossero stati gettoni d’oro. No diciamo senza scherzi che il Funk in italia era il mezzo per esprimere dei concetti e quindi era “camuffatO” dai contenuti mentre in America il Funk è sempre stato In The Face, un pugno in un occhio. In Italia per via dei principi di Santa Romana Chiesa per darti un cazzo ti devo chiedere il permesso. Tantum ergum, Sacripantum (rispondere con tono compassato : Hey Man )

Deiv: Qual è il futuro di funk in italy e del funk in italia?

Bobby: Funk-in-Italia è diventato un marchio discografico in collaborazione con Cramps. Abbiamo dato alle stampe i primi lavori di due gruppi della scena, i toscani Sex Fm e il bolognese The Soul. In programma un’ulteriore compilation, dopo l’Anthologia con i classici del Funk italiano degli anni ’70 e la scena contemporanea, su gli artisti afro-americani che hanno interpretato brani in italiano. Intendiamo perciò mettere l’accento sull’uso della nostra lingua e sulla contaminazione con la nostra cultura, per dare vita ad una scena originale, riconoscibile e in cui il pubblico possa trovare un punto di riferimento altro rispetto a quello a cui è abituato

Ernesto: diventare un partito politico, oppure diventare una associazione culturale e partecipare ai forum della cultura, oppure, ancora, trasformarsi in un circo equestre con tutti i funkeeters schiavizzati a tirar fuori pietre dalle miniere di Parchman Farm in Tennessee, o diventare una agenzia di viaggi

Deiv: I 5 dischi che vi hanno fatto innamorare del funk?

Bobby:

  • Fresh – Sly and the Family Stone
  • Ecstasy – Ohio Players
  • Just a Touch of Love – Slave
  • Cosmic Slop – Funkadelic
  • Composite Truth – Mandrill

Ernesto: Ernesto:

  • Baby Huey – The Baby Huey Stry, The Living Legend ( Ri Fi in Italia, 1969)
  • James Brown – Live at the Garden ( King )
  • Muddy Waters – Electric Mud ( Chess )
  • Booker T & the Mg’s – Melting Pot ( Stax )
  • DannY Hatway – live ( Atlantic )

Deiv: I 5 dischi di funk italiano che tutti dovrebbero conoscere?

Bobby: Più che altro ci sono dei classici italiani che sono delle autentiche bombe funk ma nessuno lo sa.
I tre album della metà degli anni’ 70 di Lucio Battisit sono gemme funk originalissime. Lo stesso Lucio Dalla si è cimentato col Funk, esiste un suo brano “Stronzo”, titolo emblematico e groove portentoso. Ma gli alfieri del funk in italia per me restano Napoli Centrale, Andrea Mingardi ed Enzo Avitabile.

Ernesto:
Lightshine – Lightshine ( base rec)
Hypnodance – Hypnodance ( Contempo )
qualsiasi disco degli Area (Cramps )
Nino Ferres – Metronomie ( Barclay, Nino Ferrer è genovese !)
Enzo Carella – Malamore (Rca)

Deiv: Varie ed eventuali: volete aggiungere qualcosa?

Ernesto: “E’ anche colpa mia lo ammetto ma non potevo farne a meno !.
Ringrazio la mia mamma per avermi fatto così funky!”

L’appuntamento quindi è per sabato Primo Maggio all’Auditorium Flog. Ore 21,30, ingresso 7 euro.

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