Se ad Empoli adesso c’è una scena, invece dei soliti cani sciolti, lo dovete, anche, a questi ragazzi qua.
Ci sono i beatboxers Tommaso e Niccolò, ci sono Donkey PDN, Black M e Nigno che scaldano i microfoni, c’è Inos che suona la batteria ma sogna di fare gli scratch di Qbert: alle produzioni ci pensa Let One, Nico e Cristopher sono i writer, lo Zucca è il ragioniere/manager. Zero donne? Ma no, ce ne sono due: Angelica e Camilla, grafiche e partner in crime.
“L’hip hop a Empoli prima stava a zero. C’era il Forma, c’era qualche writer, qualche piccola situazione individuale, certo non si poteva parlare di scena. Noialtri ci si conosceva di vista, o avevamo qualche amico in comune. Abbiamo preso spunto dalle varie esperienze di altri laboratori hip hop persi nello stivale ed abbiamo pensato di riproporre la stessa cosa ad Empoli. Per fortuna l’Intifada ci ha appoggiato da subito.”
Ed è proprio il laboratorio tirato su da questi ragazzi il primo e più tangibile segno del passaggio della crew di Urban Being.
“Gli appuntamenti si tengono ogni martedì, dal giugno 2009. Qualcuno conosceva già il centro perchè vi era impegnato in qualche modo. Ci sono state serate tematiche, come quella antirazzista o quella sui diritti del lavoro. Ricerchiamo un impegno sociale, nel nostro piccolo, come crew. La stessa crew non esisterebbe se non grazie al laboratorio. Ci abbiamo messo mesi per conoscerci, capire cosa si potesse fare assieme. Nel frattempo, siamo anche diventati amici.”
Le cose vanno bene per i ragazzi dell’Urban Being, il momento è positivo. Ci sono tour, da fare ed ospitare, mani da stringere, idee da promuovere.
“Per fortuna stiamo girando tanto (a proposito: oltre alla data di giovedì alla Casa della Creatività per Local Heroes potrete vederli in azione anche il 30 aprile a Brescia, il 7 maggio a Fibbiana e l’8 a Siena) e abbiamo diverse persone che ci supportano. Che non fanno necessariamente rap. Ci sono dei ragazzi marocchini che vengono al laboratorio solo per cantare, così per dirne una. A noi invece piace trasmettere qualcosa: crediamo che sia questa l’idea alla base dell’ essere artisti. Per questo, ad esempio, il prossimo 18 maggio terremo un dibattito sul writing, tra vandalismo ed opera d’arte. Ovviamente ci sarà anche un nostro live condito di freestyle. Portiamo avanti tematiche sociali o personali, senza ricercare lo scontro con altri soggetti che si muovono nella scena. Non ci interessa l’autoesaltazione. Parliamo di rap sociale inteso come sentimenti quotidiani, con la scrittura degli mcs vista come un diario. Certo siamo 3 mcs differenti con stili personali, ma questa è l’idea alla base della crew: siamo un gruppo che è fatto da individualità.”
Ci piace lo spirito. Piedi per terra e poche ciane.
“Parliamo della nostra realtà, senza essere chi non siamo. Senza il bling bling, senza il “ghetto” da inserire nel personaggio.”
Musicalmente parlando le influenze sono da ricercarsi per lo più nell’undrground americano, nel soul, nel jazz. C’è del beatbox e una batteria minimale ma non mancano neanche i sample.
“Abbiamo creato una crew in un posto come Empoli: qui prima non c’erano i concerti, qui prima non c’era proprio l’hip hop dal vivo.”
Veri e propri eroi locali a tutti gli effetti.
Per ulteriori informazioni i siti da cliccare sono:
Altrimenti potete scrivere alla crew blackfamilia@hotmail.it o urbanbeing@inventati.org.
Top 5 della crew di Urban Being in nessun ordine di preferenza
- Lord Bean
- Kaos
- Sanguemisto
- Stokka & Madbudd
- Wu-tang Clan
il laboratorio si tiene ogni martedì sera, ore 21,30 presso il CSA Intifada di Empoli