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SOTTO LA CURVA FA LA MITRAGLIA
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Carta Contemporanea



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La carta è un materiale che mi ha sempre affascinato. Per scrivere, per disegnare, da sfogliare. Quando mi sono ritrovata sul sito di Giulia sono rimasta molto colpita, ma ancora di più quando ho toccato con mano i suoi quaderni interamente rilegati a mano con carte da parati anni 60 (e non solo). Sono belli, eleganti, realizzati perfettamente e rifiniti nei minimi dettagli. Subito ho pensato “Quanta pazienza ci vuole”. Poi alzo lo sguardo: è riccia come me, non può essere così calma e precisa…E invece lo è, calma, precisa e paziente, ma anche determinata e con le idee chiare…

Morgatta: Giulia Materia è il tuo nome e il tuo marchio. Chi è Giulia?

Giulia: Giulia in realtà è Giulietta, come iniziano a chiamarmi le persone dopo un pò che mi conoscono, Giulia è la ricciola spettinata. Nata e cresciuta ad Arezzo ho poi frequentato l’ISIA di Firenze e fatto l’Erasmus presso la Bauhaus Universtät di Weimar dove ho trovato un mondo nuovo, un modo più che altro di progettare e di vivere gli oggetti e la loro quotidianità, un intreccio di discipline e modi di fare, una sperimentazione continua e spontanea, un gioco dei segni, un’ “utilizzazione poetica del materiale” (A. Branzi). L’esperienza tedesca è alla fine durata quasi due anni, stavo progettando di spostarmi a Berlino a vivere ma poi nell’estate 2008, durante le vacanze in Italia, mi è tornata voglia di tornare per vivere nella campagna vicino Firenze e adesso, dopo altri due anni mi sto trasferendo giù in città. Non so ancora se tornare in Italia sia stata la scelta giusta e non lo voglio sapere!

Morgatta: La tua produzione parte da un materiale semplice, quasi “antico”. Da cosa nasce la tua passione per la carta?

Giulia: Sempre da Weimar! non è un caso se faccio sempre riferimento a quel luogo per parlare di me! La sperimentazione cambia il rapporto con le cose, con la carta così come con tutti i materiali, oggetti e forme che si hanno a disposizione. Lì ho imparato a lavorare con la carta, a conoscerla, a riconoscere i suoi molteplici caratteri e reazioni a determinate situazioni e trattamenti. Uscita da una facoltà di Design, piena di dubbi e perplessità riguardo alla mia futura professione di Designer, in occasione della tesi stessa ho esplicitato queste perplessità progettando un libro intitolato “Nostalgia del futuro”, contenitore di una serie di riflessioni riguardanti il Design come concreto mezzo di comunicazione e il ruolo di questo nella nostra società.

Morgatta: L’arte della rilegatura non è per niente semplice (e ci vuole una notevole dose di pazienza). Dove hai appreso questa tecnica?

Giulia: E’ proprio in occasione della mia tesi che ho imparato a rilegare, per la tesi era richiesta obbligatoriamente la realizzazione di “un prodotto” e io ho scelto di progettare un Libro, che tra l’altro non è stato facile far accettare come tale. Uno dei miei coinquilini di Weimar aveva seguito un corso di rilegatura all’Università e mi ha insegnato quest’arte. La pazienza sicuramente serve ma è anche una cosa che si acquista, così come la precisione. Lo stato d’animo è fondamentale, serve la calma necessaria per affrontare la giornata di lavoro ma è anche il lavoro stesso che a sua volta mette calma. La musica mi accompagna sempre, a volte, quando magari il movimento è ripetitivo, mi capita di entrare come in una bolla in cui lavoro senza accorgermene!

Morgatta: Quaderni, album, ma non solo…

Giulia: Si, i quaderni che sto realizzando adesso hanno la particolarità di avere le copertine fatte con carte da parati, decontestualizzare secondo me attribuisce all’oggetto un qualcosa in più, un’emozione. Creo quaderni di diversi formati, adattandomi anche alla forma dei pezzi di carta che ho a disposizione, a volte di scarto a volte no. Inoltre realizzo album fotografici, agende, e adesso anche scatole e cornici di tutte le misure.

Morgatta: Dove si possono trovare le tue creazioni?

Giulia: Presto avrò un laboratorio presso lo Spazio SAM, situato nel vecchio Conventino in via Giano della Bella qui a Firenze. In questo spazio avrò la possibilità di costruire anche un laboratorio di serigrafia per creare e stampare io stessa nuove fantasie di carte e rendere il prodotto ancora più “mio”.
Potete trovare le mie creazioni a Firenze in posti come Brac, la Citè e LibriLiberi e anche a Parigi in una decina di negozi tra cui la Librairie Flammarion du Centre Pompidou.
Partecipo anche a mercati ed esposizioni di artigianato nelle piazze italiane.

Morgatta: Cosa ne pensi dei Temporary Store? E nello specifico dell’idea di 27GIORNI? Come mai hai deciso di parteciparci?

Giulia: Le mie amiche Bolli Sartoria Creativa mi hanno parlato di questo Temporary Shop, tra artigiani si tenta di aiutarsi! E’ un’ottima occasione per farsi conoscere e per creare nuovi contatti, credo sia un ottimo scambio. Inoltre secondo me qua a Firenze è necessario creare una rete di conoscenze, c’è un substrato artistico rispetto a quello dei musei e delle bellezze architettoniche che ha bisogno di emergere, di interagire e di muoversi nella città, il Temporary Shop è un evento che da anche la possibilità di conoscersi e di progettare insieme.

Ancora per poco da 27GIORNI, nel sito – www.giuliamateria.coma – trovate tutti i link e le news.