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VORREBBE VIVERE NEL '42 PERCHÉ TANTO È UN SITO E NON FAREBBE IL MILITARE
Rap

In Vino Metricas



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E dire che ero pure a conoscenza della tua deviazione mentale per i pacchetti fatti a mano…

Poi oh, uno che si laurea portando come tesi l’imballaggio della tesi stessa non può effettivamente essere la persona più affidabile a cui chiedere un confezionamento adeguato per il nostro disco, ma l’alternativa qual’era? Pensarci IO?

E quindi bon, vuoi per pigrizia, vuoi per reale mancanza di tempo, vuoi perché effettivamente (al di là dello scetticismo iniziale) la custodia che t’eri inventato per il mio era risultata economica e funzionale, ho deciso di deporre tutto il lavoro creativo nelle tue mani.
L’avessi mai fatto.

Oh Snooze… Cos’è QUESTO?
Hai taccheggiato la carta gialla a tutte le pizzerie del Valdarno?
Figo lo stencil eh, per carità, tutti pezzi unici e quello che vuoi, ma con lo spago intorno sembra più un roastbeef che un disco rap del 2010…

Sì, vabbè, ho capito che l’avevano fatto anche quelli de “La Famiglia”, ma il loro era FINTO! Era stampato su una copertina rigida, dio mio… Hai presente? Non era bomboletta su carta gialla e spago fissato con…
Frate’, è’ CERALACCA questa?

E sbaglio o il sigillo impresso sulla ceralacca altro non è che il bicchiere del nostro logo?
E sentiamo, quanto ci sarebbe costata questa finez- No, anzi. Non dirmelo. Lascia fare…
Lasciami nell’illusione che la superba artigianalità di tutto ciò porti con sé anche una corrispondente mancanza di spese: non ho intenzione di andare oltre l’idea iniziale di 3€ a disco e non voglio sentirmi piangere il cuore ad ogni copia data via.
Meglio così.

Oh, il sigillo che viene via restando attaccato allo spago piglia bene, almeno non è sprecato.
L’incarto va smontato tutto oppure…? Ok, bon, basta far scorrere un lembo del filo ed è praticamente aperto… per far scorrere fuori… Ah. Certo.

Uno spartito.
Ahahah! UNO SPARTITO??
Ma che minchia ti fumi, CRETINO? Che viaggi ti fai??
Hai incartato il nostro disco in una pagina di partiture per pianoforte???
Quale assurda presunzione da indie-snob ha portato il tuo cervellino di designer a partorire una trovata del genere? Per carità, come produttore delle basi è quasi un onore, ma mi sento sporco se penso alle reali “partiture” che ci stanno dietro…
Per altro hai sventrato un quaderno di esercizi?
Mh… Mi pareva.

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Ma gli altri due cos’hanno detto in proposito?
Vabbè, En si fida ciecamente quando tiri fuori dal cilindro ‘ste idiozie, ma il DJ? Nemmeno S-One ha provato a fermarti?

Ah. Era ancora a pensare a sfruttare la ceralacca come nuova frontiera della street art.
Perfetto.

Ricordatemi di non lasciarvi mai più carta bianca, ok?
Stavolta posso aprire fiducioso di trovarci il disco o mi devo aspettare altro?
Vado.

Ohhh… Finalmente un po’ di professionalità.
Sì, assolutamente, il disco è venuto figo: bella la stampa, bella la grafica… Titolo, autori, logo Creative Commons…

Poi vabbè, tu giochi scorretto: sai che le scrittine lungo il bordo mi fanno impazzire, danno un colpo d’occhio troppo professionale…

Che ci hai messo?
“Cotto e mangiato dentro la casetta di Gennaro,”…

Snooze?
“…stampato grazie al buon cuore di Afro, il grande Dio di Spaghetti gli renda merito…”

Lorenzo “Lo Snooze” Masini?
“…nei secoli dei secoli, Ramen”.

Ti stai vergognando?
Ok. L’importante è che tu te ne renda conto da solo.

E sia chiaro. Questi 100 dischi ve li impacchettate da voi, che fosse stato per me si faceva tutto con le bustine trasparenti.
Megalomani.

Per saperne di più: L’album su Facebook

I’della