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ORA RINGO, CONTERÒ FINO A TRE
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Si può fare



Oggi si chiude la campagna elettorale. Domani qualche indeciso rifletterà su chi votare e qualcun altro se andare a votare.

So bene che la politica sia di destra che di quello che è rimasto di sinistra ci ha molo delusi. Ma è anche vero che non si può abbandonare il paese proprio adesso.

Qualcuno dice rialzati Italia, ma forse si è dimenticato che in Italia c’è tantissima gente che la mattina presto è già in piedi per lavorare e che molto spesso non gli basta comunque per arrivare a fine mese.

Sempre questo qualcuno non fa che ironizzare sulle donne dicendo che dovrebbero far crostate e sposare i suoi figli. Questo signore ogni volta che perde le elezioni parla i brogli elettorali, peccato poi che gli unici due arrestati per brogli in Sicilia siano membri del suo partito.

Vuole un’Italia libera e democratica dice, poi però si rifiuta di confrontarsi in tv con gli altri candidati.

Di contro abbiamo una persona che parla giovane, che conosce internet e che ha sempre usato questo mezzo per confrontarsi con le persone. Abbiamo un uomo finalmente umano che parla di donne e le candida capolista. Parla di asili nido di aumentare salari e pensioni minime e di smetterla con l’odio tra chi è dipendente e chi ha una sua attività, perché i padroni e gli schiavi non devono esistere più, c’è bisogno di un paese che collabori e non che si faccia la guerra.

C’è bisogno di un paese in cui tutti paghino le tasse ma ne paghino di meno. C’è bisogno di un paese che cresca e riesca a guradare lontano proprio come la Spagna di Zapatero.

Ma per fare questo c’è bisogno di gente che vada a votare non solo per fermare il pericolo Berlusconi, che tra l’altro il qualunquismo e il non voto lo stanno aiutando, ma che voti per l’Italia perché il cambiamento se vogliamo si può ancora fare.

E allora facciamolo insieme.