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Hip Hop Kemp 2009



HIp Hop Kemp 2009

Ci sono situazioni che le parole non possono definire nel modo più sincero e reale.
Ci sono momenti in cui vorresti fermare il tempo, dimenticare tutto quello che fa parte della tua vita e riempire quel vuoto con l’energia, la forza e la fotta che quei momenti ti regalano.
Ci sono situazioni e momenti che a noi piace definire da HIP HOP KEMP.

Questo è il Festival Park di Hradek Kralove (Repubblica Ceca), questo lo ricordiamo ogni anno, è il “Festival con Atmosfera !!!”

Benvenuti all’ottava edizione quindi, la seconda per quanto riguarda Gold in veste di media partner dell’evento.
Anche per il 2009, troviamo una kermesse forbita di artisti e appassionati di ogni risvolto che questa grande cultura può darci: dai writers, ai breakers, flotte di dj’s, mc’s a non finire ed una quantità senza pari di b-boys e fly girls vogliosi di festa!

Partecipano a questa edizione grandi nomi del calibro di Method Man, La Coka Nostra, Termanology, El Da Sensei, Reef The Lost Cauze, John Robinson, J-Live, Camp Lo, Black Milk, Planet Asia, Torae, Reks, Devin The Dude, Killa Kela, Lady Sovereign, Kosha Dillz, Blu & Exile, U-N-I , Cymarshall Law ecc.. oltre naturalmente, come tutti gli anni, centinaia di altri validi artisti provenienti dalle più svariate zone del globo.

A rappresentare l’Italia nei ‘live’ la combo formata da Noema, vincitore del contest Tecniche Perfette 2009, Chiodo, mc della crew Fuoco negli Occhi accompagnato da Ill Boiazz, altro rapper di Bologna, Dj Dsastro e Dj Ego (quest’ultimo reduce da pochi giorni dalla partecipazione al Dmc World Dj Championship 09 con il team Simple But Funk).
Mentre per il writing a far ben figurare la scena nazionale sui muri del Kemp sono stati i veterani Sir Two, Spider e Reser (Tots crew).

Il festival 2009, per il primo anno, si presentava con una nuova formula, anticipando tutto di un giorno rispetto alle scorse edizioni, dando così inizio al classico open party nella serata di mercoledì, sapientemente gestito dai nostri amici stranieri Dj Tuco, C-Monts, Emdee, Sticky Dojah, trovando poi il suo effettivo svolgimento nell’ arco dei tre giorni da giovedì a sabato.

Forse per la novità, forse perchè realmente quest’anno la gestione delle line up e degli orari è stata notevolmente migliorata rispetto allo scorsa edizione, i ritmi del festival si sono piacevolmente allungati, e quest’anno non sono state necessarie le corse da un palco all’altro per vedere i diversi shows; ed a parte forse una concomitanza per qualche manciata di minuti di un paio di live principali nei diversi stages nell’arco delle tre giornate, tutto è filato liscio.

Per fortuna quest’anno, inoltre, nessun artista principale ha dovuto dare forfait all’ultimo minuto come quasi sempre in passato, quindi stavolta nessun grande buco nella line up e nessun grande artista presente, bene o male ha deluso le aspettative; anzi, la stragrande maggioranza degli artisti ha dato sempre quel qualcosa in più durante i giorni del Kemp, difficile veramente trovare grosse pecche nei live.

Possiamo quindi affermare con certezza che tutto è stato all’altezza, se non oltre, di quello che ci aspettavamo da questa edizione, che tutto si è svolto senza intoppi e con il tempismo giusto; anzi, ci sono state addirittura piacevolissime sorprese, vedi la presenza inaspettata di Maylay Sparks, gradito ospite nello show case di Reef The Lost Cauze, vedi il grande party improvvisato nell’ hangar di Hip Hop Vinyl del venerdì sera, dove tutta la kermesse o quasi, delle tre giornate, si è riunita in un cerchio di freestyle dai nomi d’oro, cosa mai avvenuta gli scorsi anni, e cosa ancor più bella, decisa dagli artisti stessi, talmente infottati e felici di ritrovarsi tutti assieme per una grande reunion.
Wow !! Mai visti cosi tanti stage diving !! Emozioni ed esplosioni di carica adrenalinica sia da parte del pubblico, che degli artisti stessi quindi.

Scendere poi nei particolari di ogni live dei tre giorni è praticamente impossibile, a meno che non si voglia fare un’ enciclopedia e non un riassunto di quello che è stato questo festival, ma a nostro avviso, l’ottava edizione, è sicuramente da annoverare tra una delle migliori del Kemp.

Gli errori di gestione dello scorso anno evidentemente ci sono serviti di lezione, ma come si dice: “Sbagliando s’impara” e l’alchimia creatasi poi quest’anno tra i kempers italiani e non, organizzatori, artisti, pubblico, è stata molto forte!

Si è veramente respirata quell’atmosfera, quell’energia che abbiamo sentito particolarmente nelle prime edizioni a cui partecipammo, quell’energia che fa crescere e sviluppare alla fine le cose più belle che questo festival regala: le connessioni, le amicizie, la sensazione di stare veramente in una grande famiglia.

Concludendo, in parole povere, come tutti gli anni il Kemp è quindi un grande viaggio, dove prima di partire hai grandi domande, desideri, paure, incertezze, ma al momento del ritorno ti rimane solo un punto fisso e deciso in mente: l’incontenibile voglia di poter esserci anche il prossimo anno !!!

Di seguito trovate la galleria fotografica del festival: