Regia di DJ Caruso
Produzione USA 2007
Durata 104 min
La trama in soldoni: il protagonista, dopo una serie di sfighe, si ritrova chiuso in casa. Annoiato alla morte decide di iniziare a spiare il vicinato, coinvolgendo la sua tipa ed un altro soggetto in questo suo voyeuristico esperimento sociale.
Tra vizi e manie degli ignari personaggi che ruotano attorno a casa sua, un giorno il protagonista crede di vedere un omicidio. Realtà o paranoia? E’ questa in breve la trama del capolavoro del 1954 di Alfred Hitchcock….ooooopps!! Ma non era la recensione de “La finestra sul cortile”? Ah sarebbe un film nuovo questo qui??
Bah.
Se lo dite voi.
Allora ricominciamo.
Dunque “Disturbia” è un nuovo thriller, con protagonisti i soliti teenagers americani annoiatissimi, diretto da DJ Caruso che, col nome che si ritrova, poteva francamente darsi alla musica. Alla fine dei conti come film non sarebbe nemmeno malvagio, ma il debito che paga nei confronti della pellicola del buon Alfred è sinceramente troppo grosso.
La struttura narrativa è infatti identica, a tratti una fotocopia, del capolavoro del maestro del brivido: il film che voleva essere un tributo (svariati i rimandi al regista inglese presenti all’interno della storia: un’amica sfigata del protagonista viene soprannominata “Psycho”) rischia invece di diventare un plagio.
Peccato che Hitchcock sia Hitchcock e la classe, come si suol dire non è acqua. Se proprio dovete noleggiarlo risparmiate i soldi e prendetevi “La finestra sul cortile”.
Il momento migliore è sicuramente quando il protagonista , in un nerdissimo tentativo di rivalsa, cerca di disturbare la festa dei vicini “plasticoni” sparando a tutto volume “Loving you” di Minnie Ripperton dalla finestra di casa sua. L’avevo detto che era meglio se si dava alla musica..