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Granada – Marrakech



Algeciras
13 Febrero 2oo4

Tappa 1: Granada- Marrakech

Eccoci qua, pronti per nuove avventure…

Breve aggiornamento: è Febbraio, ieri ho finito i miei snervanti esami a Granada. Ecco SNERVANTI è la parola giusta. Lunghi, noiosi, stupidi e stancanti…SNERVANTI!

Per rifarmi da questa lenta agonia, oggi, a nemmeno 24 ore dal mio fantastico, in quanto ultimo, esame di sociologia sono partita alla volta …del MAROCCO!

Compagni di avventura, due (invece dei 10 dichiarati a mamma e papà)

1. Marco, molto carino, di Torino con Dam, vedremo come si comporta fuori da ambiti universo/accademici. In attuale tempesta ormonale…bah.

2. Damiano, al momento incazzato come un picchio perché siamo riusciti a perdere il traghetto, che tra l’altro parte ogni ora o poco più.

Io e sottolineo io, non credo di aver mai perso nulla nei miei viaggetti.

Ora, se poi uno viaggia di venerdì 13 deve essere mentalmente e fisicamente preparato alle conseguenza che questo comporta.

Dal fast ferry perso alle 14, tocchiamo suolo marocchino alle 19 passate. Un’ Odissea…altro che Itaca!

Sfiorata Tanger, abbiamo fatto un giro per la Medina, centro storico, poi mangiato in quello che abbiamo concluso essere un bordello e poi alla stazione. Dove in attesa per il treno abbiamo farcito il tempo con tornei di briscola.

Io rimango dell’idea che ci abbiano un po’fregato con il biglietto e le cuccette, ma dopotutto un viaggio di più di 10 ore a meno di 25 euro…non ci si può lamentare.

Ora ‘notte…a Marrakech.

Marrakech
14 Febrero 2oo4

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Entrando a Marrakech il treno ha bucato la foschia, la città ci ha accolto col sole.

Una volta attraversata la bolgia di guide e scelto uno dei mille taxi, siamo arrivati in centro e deciso tra i tanti per l’hotel Afriquia.
Gestito da uno che per buona parte dell’anno vive a…nientepopodimenoche a Livorno.
IMPENSABILE…ho sentito un deh e pensavo di avere già i miraggi. Una tripla a 50 MAD, meno di 5 eu…a provà!

Alle 10 eravamo già nel souk, o zoco. L’atmosfera è favolosa.

Appena si arriva nella piazza principale, immensa e larghissima, ci sono in pianta stabile dei banconi vendono succo d’arancia fresco, e oltre a quello…
c’è di tutto: incantatori di serpenti, tipi strani con cappelli ancor più strani e colorati chiamati aguadores immagine (in spagnolo) che vendono acqua, poi ci sono quelli con le scimmie, ma loro fanno pena, mentre i serpenti…
paura, le donne che leggono le carte, e gli uomini che raccontano storie berbere, e per ovvie ragioni non ne ho sentita nemmeno una, oppure semplicemente un circolo di gente che si mette a chiacchierare e beve tranquillamente il tè.

In effetti ci abbiamo messo una mezz’ora buona solo per attraversare la piazza.

Nella mattinata ci siamo persi nelle meraviglie del mercato e a pranzo abbiamo sperimentato il primo tagin: ovvero pappa buona (ciccia) con verdure cotte e stracotte. Ottimo.

Anche lì per pochi centesimi nostri.

Il pomeriggio abbiamo… sorpresa sorpresa, guardato una PARTITA: Marocco vs Tunisia, finale della Coppa d’Africa! La città si è fermata e il Marocco ha perso 2 a 1.

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