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All In



Che sia quella degli All In la mano vincente?

Provenienti dai luoghi più ameni della terra (Rifredi, Scandicci e Tokyo) ma rilocatisi a Novoli, questo quartetto di belle speranze punta tutto su di sé decidendo di giocare a carte scoperte.

Questa la formazione: Zana (mc), Narchetti (mc/beatmaker) e Frammento (mc/beatmaker) a cui si aggiunge, per le prove dal vivo, il giovane dj Fumo, tecnico del suono dalle dita svelte.

Provenienti da diverse esperienze singole molto eterogenee fra loro (probabilmente il punto di forza del gruppo, a parere di chi scrive) decidono di unire le forze il 28 novembre 2007, trovandosi accumunati da un simile pensiero.

Palpita by ALL IN

Cazzo allora non sono il solo a fare questa cosa!

Il resto, come si suol dire, è storia, breve ma intensa. Oltre 60 concerti ed un gruppo nutrito di fans che cresce grazie a social network come myspace (prima) e facebook (poi).

Se dopo un live hai guadagnato anche solo 2 fan in più, beh, è già una vittoria!

Il nome, All In, è ovviamente un riferimento all’ormai uber famoso gioco del Texas Hold’em (il poker all’americana per i meno anglofoni) e si riferisce a quella fase della partita dove il giocatore mette le carte in tavola perchè si è giocato tutto e non ha quindi più nulla (ma in realtà tutto?) da perdere.

Il nome proviene da quello, ma vi si possono trovare ulteriori significati. Comunque sì, l’idea di fondo è quella. Avere la mano vincente e giocarsi tutto. Andiamo insieme verso un obiettivo.

L’obiettivo è, tra gli altri, quello di ottenere un contratto con un’etichetta per tradurre in disco i sogni di una vita. A questo proposito, i ragazzi hanno appena sfornato il loro nuovo demo del quale potete ascoltare qui qualche estratto.

Lo abbiamo registrato in casa, nel nostro studio con un microfono a condensatore, una scheda sonora e dei pannelli fono-assorbenti. Questo è il massimo fattibile con i mezzi che avevamo a disposizione.

Allora è un trans! by ALL IN

Gli All In, sono in giro da poco, ma hanno già le idee molto chiare sul da farsi e sulla scena hip hop fiorentina.

Noi facciamo intrattenimento. Siamo quattro balordi con una base.
Assieme a noi spesso ci sono gli Alti e Bassi, i De’Canters, la Primiera o la Tullo. Il problema è l’assenza di un pubblico puro, che vada oltre i soliti amici oppure i colleghi di altre crew. Qui manca la cultura hip hop a 360 gradi a differenza, per esempio, di una città come Roma. Firenze è ancora legata alla house music e, comunque, mancano le commistioni fra generi e scene. L’hip hop è ancora troppo di nicchia e sempre troppo legato a certi tipi di ambiente. Finchè le cose saranno così, difficilmente si riuscirà ad arrivare alla massa. Qui al massimo ti lasciano fare l’apertura ad una serata drum n bass. E’ difficile fare una serata puramente hip hop. Noi portiamo avanti questo discorso qui: scindere l’hip hop da tutto per farlo sentire ovunque
.”

Florenthia by ALL IN

Discorso che viene puntualmente confermato ascoltando il demo, dove il gruppo si dimostra in gradi di esprimersi su registri molto diversi, facendo spesso l’occhiolino ai club grazie a basi molto danzereccie.

“L’hip hop è una cultura.
Il rap è musica e, quindi, si evolve.
Alcuni di noi sono cresciuti nei club ed è naturale che quell’influenza fosse forte nel nostro sound.

Per ulteriori informazioni potete cliccare il myspace degli All In www.myspace.com/theallin oppure contattarli su facebook: All In. Infine potete scrivere una mail a allin@live.it

Top 5 degli All In in nessun ordine di preferenza.

  1. Snoop Dogg
  2. Flo Rida
  3. Jay-Z
  4. Dj Shadow
  5. Dr. Dre

Gli All In parteciperanno all’evento Local Heroes, una collaborazione fra Gold e Switch alla Casa della Creatività, il prossimo 18 febbraio.

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