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NON HO PENSATO, HO SOLO AGITO
ARTS

Il passato da New York



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A parte il museo che ospita questa mostra che è un’ opera d’arte a se; l’esposizione di foto, video, e performance visitabile al momento al Guggenheim di New York vuole raccontare come la fotografia contemporanea peschi inevitabilmente nel passato, rievocandolo in maniera romanticamente melanconica con la consapevolezza del fatto che sia un tempo finito.

Questo “umore” emerge sia dall’ utilizzo di tecniche datate e in disuso sia dai soggetti e dalla datazione che incorporano le opere stesse. Consiglio è quello di vedersi il video “linkato” sotto, l’ inglese dei relatori dell’ esposizione è conprensibilissimo e (chiaramente!) distinto.

Tra i nomi più importanti della mostra salta all’ occhio l’ artista Marina Abramović che tra i vari riconoscimenti ha ricevuto il Leone d’ Oro alla biennale di Venezia nel 2007 con la performance “Balcan Baroque”

Link alla pagina del Gugghenheim con video illustrativo dell’ esposizione

Foto del mese

Le parole del fotografo:

This shot was filmed in the circus. circus stage lighting and Canon 30D, canon 50mm F1.4.was used. The masterpiece shooted is: “Expressed thought is a lie” (F. Tyutchev, Russian poet).

I want to tell by this picture that every one of us gets hints, signs or messages from a higher power during our life. But even if we got a hint, we can’t always interpret it correctly (the leaf with inscriptions represents it).

Since we are paying more attention to the form of letters, but not its meaning. The man in the picture feels the truth by his heart, but not reads it by the eyes.

Trad:
Questo scatto è stato realizzato al circo con una Canon 30D, montante un 50mm F 1.4, l’ illuminazione uno spot del circo.

L’opera che sta interpretando l’artista è: “Expressed thought is a lie” (F. Tyutchev, Russian poet).

Interrogata sul significato dello scatto, la fotografa ha spiegato che tutti noi durante la nostra esistenza riceviamo suggerimenti, segni o messaggi da un “potere superiore”. Pur ricevendo questi suggerimenti, non riusciamo ad interpretarli correttamente (il pannello con sopra le scritte lo rappresenta).

Da quel momento iniziamo a dare più attenzione alla forma delle lettere ma non al loro significato. L’ uomo nello scatto sente la verità grazie al suo cuore e non ai suoi occhi.

La pagina del fotografo:
Anastasia Anesti

John Verga