Sebbene l’evento fosse ben curato e gli artisti fossero effettivamente dei grandi nomi del panorama artistico proveniente dal mondo dei graffiti, c’era qualcosa che non mi tornava troppo.
Mentre ero li a fare foto e a vedere come queste tele enormi piazzate a cospetto dei fori imperiali prendevano forma sentivo le varie interviste di molti organi di informazione e i commenti del pubblico.
Le parole che ricorrevano di più erano “writer pentito”, “graffiti legali”, “spazio per la street art“…
Perché si continua a parlare di graffiti (o peggio ancora di street art) quando quasi la maggior parte degli artisti coinvolti ha abbandonato questo mondo da anni?
Quello che voglio dire è che il writing, così come la street art, è una disciplina che ha come caratteristica principale l’illegalità.
Come dice il mio amico Luca Barcellona, la street art nasce quando uno non ha uno spazio per esprimersi e decide di prenderselo senza farsi beccare.
Se ti danno uno spazio al Circo Massimo (spettacolare) perché si continua a parlare di street art?
Ovviamente non mi sto riferendo all’organizzazione, bensì al pubblico e alla stampa accorsa che tende sempre a fare di tutta l’erba un fascio e con un approccio estremamente superficiale sminuisce il lavoro di questi artisti relegandoli ad un passato che per molti di loro è ormai un ricordo sbiadito.
Per fare e farmi chiarezza ho intervistato tutti gli artisti che hanno partecipato all’evento cercando di approfondire il loro percorso di writer.
108
32 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Le prime cose che mi fa piacere aver fatto risalgono invece al ’96. Mi ispiravo molto a Delta e al panorama svizzero. Ad ogni modo mi piaceva più il wild style europeo rispetto a quello americano (Svezia e Francia). “Underground Production” mi ha cambiato artisticamente.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Come 108 mi piace molto dipingere cavalcavia o zone abbandonate.
Rispetto a molti sono meno “urbano” perché mi piace di più ricercare spot interessanti.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Poi verso il 2000 è esplosa la moda della street art (che per me non vuol dire niente), che è diventata la versione europea del writing, e siamo stati messi tutti nello stesso pentolone.
Agostino “Mhos” Iacurci
24 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Ho iniziato a dipingere a quindici anni a Foggia, nel momento in cui esplose il fenomeno dei graffiti, perché ero appassionato della cultura hip hop.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Quando capita faccio ancora qualche graffito, ma in realtà ho dipinto per poco. Ho smesso definitivamente verso i sedici anni perché ho iniziato a studiare arte in modo più serio e questo mondo non mi rappresentava più. Comunque grazie a WALLS (l’organizzazione che ha realizzato l’evento) ci sono “rientrato” a distanza di anni.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Come ti ho detto ho smesso di fare le lettere quasi subito, quindi non saprei cosa risponderti.
Angelo 142
43 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Ho cominciato da pochi anni, ma ho sempre disegnato. Ho iniziato ad usare gli spray perché è uno strumento che ti permette di disegnare su qualsiasi tipo di superficie.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Non ho mai fatto cose illegali perché per me non ha senso.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
È un discorso di maturità. Se ti accorgi che sei bravo a far altro ti sposti verso un altra direzione.
Dem
32 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Nel ’90 fui folgorato da una rivista skate dove c’era un articolo sui graffiti. Mi ricordo ancora che c’era la foto di un hall of fame di Monaco dove spiccava un pezzo “Chris” con la I fatta a puppet e ho detto “voglio farlo anche io!”
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Ho smesso quando sono andato a vivere da solo per vari motivi. Un po’ perché non avevo abbastanza soldi per comprare gli spray, un po’ perché mi ero stufato e soprattutto per fare i miei personaggi avevo bisogno di utilizzare il pennello e gli spray erano diventato un limite. Ogni tanto faccio ancora qualche lettera, ma legalmente.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Avevo l’esigenza di esprimermi in modo diverso.
Haero
38 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Su carta nell’88 e con gli spray nel ’92 dopo aver visto la metro di New York.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Non ho mai fatto cose illegali perché le ritenevo un autogol.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Vorrei chiederlo io a te. C’è chi vede le lettere come una sorta di gavetta. Ci sono varie sfaccettature.
JBRock
31 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Nel ’93 ero appassionato di musica rap e due dei più grossi esponenti romani, il Danno e la Beffa (Colle der Fomento. NdR), abitavano nel mio quartiere e facevano i graffiti e mi coinvolsero in modo naturale.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Non ho mai smesso e non smetterò mai. Sono un amante della tag e del throw up. Chi fa queste cose lo fa per se stesso.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Successivamente ho iniziato ad inserire la figura umana perché mi piace molto e un’altra parte importante della mia ricerca è quella dei bambini che scrivono cose da adulti.
Lo definirei un lavoro catartico.
Una cosa che ci tengo a sottolineare è che spesso sento dire che questo tipo di iniziative serve ad avvicinare la gente ai graffiti, ma in realtà è il contrario. Con queste cose siamo noi che ci avviciniamo al pubblico.
Joys
36 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Nel ’92 cominciai per gioco perché vedevo un sacco di scritte in città e vi ci volevo lasciare il mio nome anche io.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Quando mi è ricapitato di fare un treno illegale ho capito che per me i graffiti sono quello.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Ci sono varie tipologie di percorso. Chi abbandona prima è perché non è capace, se no si smette di fare lettere quando la fama del nome ha raggiunto il culmine del suo percorso.
Luca Barcellona
32 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Ho cominciato nel ’94 dopo che avevo visto a scuola delle tag fatte da persone bravissime (TDK) che avevano frequentato prima di me.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Verso il 2000 ho smesso perché ad un certo punto avevo esaurito i miei “passamontagna”. Mi beccavano sempre. Ogni volta che tiravo fuori il pennarello per fare una tag mi sgamavano. Al ché ho capito che forse era il caso di smettere.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Chi abbandona le lettere per fare altro secondo me non ne era molto affascinato. Nel mio caso io ho abbandonato il nome che era legato a quel mondo perché la ritengo una scelta coraggiosa per offrirsi ad un pubblico più maturo.
Lucamaleonte
27 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Ho cominciato nel ’96/’97 perché era affine alla mia cultura, ma non ho mai fatto molte lettere perché non mi riusciva molto.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Ogni tanto metto a giro qualche poster, ma considero quel percorso concluso. Mi piace molto di più la tecnica dello stancil e la sento più mia.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Abbandonare le lettere e dedicarsi ad altro nasce dalla necessità di aprirsi ad un pubblico più ampio perché il writing ha un codice di lettura molto chiuso.
Matteo “Krisa” Milaneschi
28 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Era il ’94 e non c’erano molte riviste di graffiti reperibili, ma a Viareggio venivano in vacanza writer milanesi che portarono quest’ondata di graffiti anche sulla costa.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Nel 2002 ho smesso gradualmente di fare le lettere perché lo vedevo fine a se stesso.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Nel mio caso il percorso dei graffiti lo considero concluso. Quello che posso dire è che aver fatto parte di quel mondo permette di ragionare su superfici ampie.
Sparky
29 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Comunque fondamentalmente disegnare in grande è figo!
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Non ho mai fatto troppe cose illegali. Nei graffiti ho sempre cercato altro e faccio fatica a farli di notte.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Penso che sia giusto cambiare. Le lettere sono un percorso che poi finisce. La cosa più importante è sviluppare un proprio stile, poi il resto è un evoluzione.
Emiliano “Stand” Cataldo
37 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
In fondo cosa c’è di più divertente di distruggere una proprietà privata, nutrire il proprio ego e diventare celebre nel tuo entourage?
Giocare a pallone era divertente, ma il mio ego aveva bisogno di più.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Ho smesso nel ’97 perché mi ero rotto i coglioni di passare le notti nei depositi e avevo smesso di dover nutrire il mio ego.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Il luogo destinato alla lettera per me è la metro e quindi è per questo che le ho abbandonate pubblicamente.
Thoms
31 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Nel ’97 sentivo una forte necessità di esprimermi e vedendoli a giro pensai che quella poteva essere la strada giusta.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Ho smesso da qualche anno. Non ho più l’età né il tempo. Dopo un po’ perdi l’aspetto ludico.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Credo che non sia sempre così. Molti hanno sviluppato uno stile ben riconoscibile anche senza lettere. Il processo di evoluzione è diverso per tutti.
Useless Idea
29 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Cominciai nel ’93 dopo aver visto le prime tag di Phase2 su libri di graffiti e mi colpì l’astrazione delle lettere.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Non ho mai smesso e continuo a taggare tuttora. Ovviamente dopo un po’ mi sentivo dissociato ad andare a giro sempre con il pennarello in tasca, quindi ho rallentato, ma continuo a farlo con gente come me.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Va bene se abbandoni la lettera, ma mantieni la forma. Comunque ritengo che alla fine vale solo la storia della persona.
Verbo
33 anni
Quando hai cominciato a fare i graffiti? Cosa ti ha spinto a cominciare?
Era il ’92. C’è stato un amore magnetico per le forme di ciò che vedevo.
Quando hai smesso di fare cose illegali? Cosa ti ha spinto a smettere?
Non ho mai smesso. Ho un po’ calato, ma sono sempre attivo.
Come mai un writer abbandona le lettere e inizia a fare altro nel momento in cui viene riconosciuto proprio grazie a queste?
Io ho cercato di rimanere all’interno del mio percorso. Sono uno dei pochi che è riuscito a vendere queste forme nate dal lettering, quindi mi sento a posto.