E poi uno si chiede se valga la pena. Io credo fermamente che valga sempre la pena. Un video è il mezzo più potente a livello mediatico oggigiorno per veicolare quello che è la tua musica (contraddizioniamo… “Video kill the radio stars” [cit.]), e se la tua musica è ciò che ti rappresenta e in più contiene dei “messaggi” da veicolare, sei acavallocostretto.
Perciò vale la pena sbattersi per trovare degli sponsor che ti coprano almeno le spese sostenute, perché i video, pur promuovendo un prodotto con il loro marchio non sono oggetto del tuo rapporto con l’etichetta, tipo come se il contadino che produce i fagioli per il marchio Conad dovesse pagare una parte dello spot che va in tv “sottoquestociééééééloooo”….
Tuttavia vale la pena convincere amici, conoscenti e fans a recitare parti ignobili da (quasi) soprammobili, esporli a insolazioni u.v.a.(.f.f.a.n.c.*.*.o.) e ustioni di terzo grado alle piante dei piedi senza poterli rimborsare, perché poi alla fine, è bello saper che c’è ancora qualcuno che crede in qualcosa e a cui piacerà raccontare “io c’ero per lui perché lui c’è per tutti quanti”.
Vale la pena conoscere un’équipe di registi/aiutiregisti/montatori di un livello superiore, che anche a low budget e con problemi logistici di non poco conto, riescono a trasformare in qualità ottima un’idea dai buoni spunti.
Vale la pena per non esser passati da “Deejay TV” perché “ci sono troppi riferimenti a fatti e persone che potrebbero crearci danni d’immagine per i quali dovremmo rivalerci su di Lei Sig. Zatarra”, e, nonostante gli sforzi di validissimi ragazzi dal futuroprecariomasoloinquestianni che si sbattono sotto forma di Ufficio Stampa (perché così almeno la aprono la posta…), perché far intasare la mail di Linus e ricevere “La preghiamo di comunicare ai suoi cosiddetti fans di non inviare più posta a questo inidirizzo o ci tuteleremo in altre sedi” non ha prezzo, godo gratis il doppio…
Vale la pena per aver fatto una presentazione in un’osteria storica della tua città, amataodiatachesia, dove anche il 65enne sposato col fiasco o il bambino dell’asilo, tuttora spaccano le cosiddette ai proprietari con “Abracadabra-cadabra-abra-a-ah!”, perché cosa c’è di meglio di una sbornia a simboleggiare la reazione spontanea di una buona parte di italiani a questa realtà?!?
E poi uno si chiede se valga la pena.
Da Marseille, je fais la bise à tout le monde, hasta pronto.