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A NESSUNO PIACE MILHOUSE
MUSIC

Eternia



Hip Hop con la gonna da Toronto

Ho fatto passare un po’ di tempo prima di fare uscire quest’intervista, ma il concetto è questo: Eternia a Genova mi ha dato una lezione importante, sia di Hip Hop che di professionalità.

Lei che, in tournée europea da mesi, ha suonato presa benissimo davanti a poche persone, portando IL FUOCO sul palco, mi ha fatto sentire un po’ merda per tutte le volte che mi son preso male perché c’era poca gente ad una jam.

Spero che quest’intervista fatta da me e da Il Della (che in realtà è stata una bellissima chiacchierata) vi aiuti a rendervi conto del bellissimo personaggio che è.

Lo Snooze Quando e perché hai iniziato a fare rap?

Eternia Avevo circa 8 anni, e mio fratello, che ne aveva 2 più di me, era assolutamente il mio eroe e portò a casa NWA, Public Enemy, LL Cool Jay, Black Shep, e mi introdusse all’Hip Hop . Ho iniziato a rappare che avevo 8 anni e non ho mai smesso. Tanto che ora mio fratello ascolta tutt’altro genere, mentre io sono ancora fissata con l’hip hop.
Beh, penso che una partenza ad 8 anni con gli NWA non sia cosa da poco…
No, infatti, mi hanno plagiato il cervello…

Lo Snooze So che ne 2009 hai suonato all’Hip Hop Kemp…come è stata come esperienza?

Eternia Io ho condotto quel palco per un giorno, mi sono esibita solo il giorno dopo… veramente memorabile. Era all’inizio di un tour di 3 settimane, con Roxanne Shante, Bahamadia, DJ Shortee, Stacy Epps, Invincible, un sacco di gente… era proprio l’inizio ed era difficile, perchè eravamo in questo enorme hangar, ma il palco principale era preparato per 10.000 persone, mentre noi potevamo contenerne circa… 800. Quindi ogni giorno riuscire ad attirare la gente alla nostra era difficile, ma quando il posto era pieno era incredibile. Tipo un giorno, mentre stavo presentando, è andata via la luce, e abbiamo iniziato a fare beatbox, a rappare, a versare shot alla gente in prima fila… tanto che quando è tornata la luce c’era più gente di quando era andata via: non solo non se n’era andato nessuno, ma ne erano arrivati di nuovi. E’ stata una grande lezione nell’affrontare gli imprevisti…
Poi ho avuto l’onore di avere a che fare con Roxanne Shante, incontrata al palco principale, che è stata meravigliosa. Mi ha sostenuto tantissimo, incitata… Mi ha detto: “Se io sono “grande”, vedo la stessa grandezza in te”… Fantastico.

Lo Snooze E l’anno successivo sei tornata poi all’HipHop kemp?

Eternia No, ho fatto lo Splash Festival nel 2010 e spero di tornare all’HHK nel 2011, ma voglio salire sul palco principale. Qua lo dico ufficialmente: voglio il main stage.

Lo Snooze So che hai collaborato con We B*Girlz a Berlino…come è nata e cosa puoi raccontarmi di questa esperienza?

Eternia Il collegamento era già di base fra il progetto We B*Girlz e lo Unity Stage dell’HipHop Kemp, quindi in realtà le due cose già lavoravano insieme in quei giorni. Personalmente però è successo che il giorno in cui dovevo esibirmi per lo show delle We B*Girlz, che era una cosa veramente grossa, mi ritrovai malata. E potevo a malapena cantare, mentre in realtà avrei anche dovuto presentare il tutto. Quindi chiesi a Mauikai, dei Backpack Jax: “Per favore, presenta tu per me, sono a pezzi”. E lei ha presentato tutta la notte, io ho fatto giusto una canzone perché a quel punto se n’era andata pure la voce, son tornata a casa e me ne sono andata a letto… [ride] E questa è stata la mia esperienza per quello show.
Però, in compenso, è stato un perfetto esempio di come le donne fossero… “unite” (n.d.R.: Il palco a loro dedicato era lo UNITY stage): lei nemmeno mi conosceva e l’ha fatto… Mi ha vista, gliel’ho detto, “sono febbricitante, non ho voce, per favore, puoi farlo tu per me?” e lei l’ha fatto. Così, senza chiedere nulla di più… E’ stato bello.

Lo Snooze Quand’è che hai iniziato a lavorare con Moss?

Eternia Ci siamo conosciuti di persona nell’estate 2007, che già ci conoscevamo e ci rispettavamo a vicenda, ma non ci eravamo mai incontrati. E quelle per me sono le basi per la collaborazione: non voglio qualcuno che mi idolatri, voglio che ci sia un rispetto reciproco, e con lui era così. E in pratica è successo che lui mi vide esibire sul palco, mi venne a cercare dopo lo show e disse: “Vedo già un intero album nella mia testa. L’ho visualizzato guardandoti sul palco.” …e il resto è storia.
Nei due anni successivi… la prima traccia incisa è stata “32 bars”, nel novembre/dicembre 2007, e l’album è stato finito di registrare, mixaggio e mastering compresi, nel giugno 2009… ed è uscito quasi un anno dopo.
Wow… indubbiamente un gran lavoro…
Ha richiesto molto da me e molto da Moss, ma siamo dei perfezionisti, era un continuo sistemare problemi. Ma ce l’abbiamo fatta.

Lo Snooze E al momento stai lavorando a qualcosa di nuovo?

Eternia Ho appena iniziato a lavorare ad un nuovo lavoro che PENSO si chiamerà “The Path” (N.d.R.: “Il Percorso”/”La strada”) e… è come se fosse la colonna sonora di un tour.

Lo Snooze Un concept album?

Eternia Sì, in pratica pezzo dopo pezzo farò differenti collaborazioni con diversi artisti in giro per gli Stati Uniti, e sto sperando di riuscire ad averli sul palco durante le date del tour nei loro paesi in modo da avere una collaborazione diversa su ogni palco.
Questo perché ho già fatto un tour americano, ma senza tutto questo discorso delle collaborazioni e mi sono resa conto di avere amici che conosco da 10-14 anni che fanno musica e con cui non ho mai collaborato. L’idea quindi è quella di fare l’album con tutte le persone che ho conosciuto in più di dieci anni di attività, per pubblicarlo e portare tutti sul palco durante il tour.
Sarebbe bello.

Lo Snooze Non è la tua prima volta in Europa, quali differenze hai trovato fra la visione dell’hip hop in America e qua?

Eternia Vi dirò, a parte Toronto, che è la mia città natale, preferisco esibirmi in Europa: è appagante. C’è amore per il buon hiphop qua, anche se non hai idea di chi sia la persona sul palco. Secondo me in Europa, rispetto agli US, se la gente vede qualcuno sul palco e non ha idea di chi sia, ma SA rappare, la gente gli dimostra l’apprezzamento. E io lo so, perché comunque in Europa ho sempre fatto live di apertura, e in quei casi la gente non mi conosceva, ma impazzivano comunque…
Cioè… stiamo parlando di aperture a NECRO… E’ gente che non ama le donne (N.d.R: rapper tendenzialmente misogeno/maschilista)… E impazzivano comunque!
Quindi qua ho sentito gente valutarti per la tua abilità, avere ancora amore per l’HipHop originale, per il rap dell’età d’oro, i roots… qua la gente ama i vinili!
Non riesco a vendere un vinile in America! O meglio, riesco, ma è molto difficile…
Qua invece la gente non è interessata a comperare i CD! Vuole i vinili! Se non avessi avuto in programma il tour europeo, probabilmente nemmeno avrei stampato il vinile…
Ed è per questo che preferisco qua: non perché non ami la mia terra, ma là è come se la gente si fosse assuefatta alla cosa… qua la folla trasmette amore, passione, gioia… anche senza capire le parole!
Anche se, ammetto, ho levigato le mie abilità nel posto dove l’hip hop è nato. E l’ho fatto di proposito. Perché ho voluto essere spronata, sfidata, spinta a fare meglio, e non esiste posto migliore di New York per questo…

Allora è proprio vero quello che dice Bassi Maestro: “… se ti piace l’hiphop, devi volare a New York.”
Questa è Eternia, chiaro?