Hip Hop con la gonna da Toronto
Ho fatto passare un po’ di tempo prima di fare uscire quest’intervista, ma il concetto è questo: Eternia a Genova mi ha dato una lezione importante, sia di Hip Hop che di professionalità.
Lei che, in tournée europea da mesi, ha suonato presa benissimo davanti a poche persone, portando IL FUOCO sul palco, mi ha fatto sentire un po’ merda per tutte le volte che mi son preso male perché c’era poca gente ad una jam.
Spero che quest’intervista fatta da me e da Il Della (che in realtà è stata una bellissima chiacchierata) vi aiuti a rendervi conto del bellissimo personaggio che è.
Quando e perché hai iniziato a fare rap?
Beh, penso che una partenza ad 8 anni con gli NWA non sia cosa da poco…
No, infatti, mi hanno plagiato il cervello…
So che ne 2009 hai suonato all’Hip Hop Kemp…come è stata come esperienza?
Poi ho avuto l’onore di avere a che fare con Roxanne Shante, incontrata al palco principale, che è stata meravigliosa. Mi ha sostenuto tantissimo, incitata… Mi ha detto: “Se io sono “grande”, vedo la stessa grandezza in te”… Fantastico.
E l’anno successivo sei tornata poi all’HipHop kemp?
No, ho fatto lo Splash Festival nel 2010 e spero di tornare all’HHK nel 2011, ma voglio salire sul palco principale. Qua lo dico ufficialmente: voglio il main stage.
So che hai collaborato con We B*Girlz a Berlino…come è nata e cosa puoi raccontarmi di questa esperienza?
Però, in compenso, è stato un perfetto esempio di come le donne fossero… “unite” (n.d.R.: Il palco a loro dedicato era lo UNITY stage): lei nemmeno mi conosceva e l’ha fatto… Mi ha vista, gliel’ho detto, “sono febbricitante, non ho voce, per favore, puoi farlo tu per me?” e lei l’ha fatto. Così, senza chiedere nulla di più… E’ stato bello.
Quand’è che hai iniziato a lavorare con Moss?
Nei due anni successivi… la prima traccia incisa è stata “32 bars”, nel novembre/dicembre 2007, e l’album è stato finito di registrare, mixaggio e mastering compresi, nel giugno 2009… ed è uscito quasi un anno dopo.
Wow… indubbiamente un gran lavoro…
Ha richiesto molto da me e molto da Moss, ma siamo dei perfezionisti, era un continuo sistemare problemi. Ma ce l’abbiamo fatta.
E al momento stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Ho appena iniziato a lavorare ad un nuovo lavoro che PENSO si chiamerà “The Path” (N.d.R.: “Il Percorso”/”La strada”) e… è come se fosse la colonna sonora di un tour.
Un concept album?
Questo perché ho già fatto un tour americano, ma senza tutto questo discorso delle collaborazioni e mi sono resa conto di avere amici che conosco da 10-14 anni che fanno musica e con cui non ho mai collaborato. L’idea quindi è quella di fare l’album con tutte le persone che ho conosciuto in più di dieci anni di attività, per pubblicarlo e portare tutti sul palco durante il tour.
Sarebbe bello.
Non è la tua prima volta in Europa, quali differenze hai trovato fra la visione dell’hip hop in America e qua?
Cioè… stiamo parlando di aperture a NECRO… E’ gente che non ama le donne (N.d.R: rapper tendenzialmente misogeno/maschilista)… E impazzivano comunque!
Quindi qua ho sentito gente valutarti per la tua abilità, avere ancora amore per l’HipHop originale, per il rap dell’età d’oro, i roots… qua la gente ama i vinili!
Non riesco a vendere un vinile in America! O meglio, riesco, ma è molto difficile…
Qua invece la gente non è interessata a comperare i CD! Vuole i vinili! Se non avessi avuto in programma il tour europeo, probabilmente nemmeno avrei stampato il vinile…
Ed è per questo che preferisco qua: non perché non ami la mia terra, ma là è come se la gente si fosse assuefatta alla cosa… qua la folla trasmette amore, passione, gioia… anche senza capire le parole!
Anche se, ammetto, ho levigato le mie abilità nel posto dove l’hip hop è nato. E l’ho fatto di proposito. Perché ho voluto essere spronata, sfidata, spinta a fare meglio, e non esiste posto migliore di New York per questo…
Allora è proprio vero quello che dice Bassi Maestro: “… se ti piace l’hiphop, devi volare a New York.”
Questa è Eternia, chiaro?