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Phonz Says Black



Phonz Says Black

Intervista a Daniele Bianucci.
Foto di Giulia Donnini

Cece Questa è la vostra terza presenza al Pitti Uomo, qual’è il tema della collezione che presentate?

Daniele Il tema è “L’officina”, un luogo all’interno del quale si elaborano moto che poi diventa anche un punto di ritrovo serale per bikers e musicisti. Per cui la collezione ricorda, soprattutto nella scelta dei pattern e dei colori dei foulard, tutto quello che sono gli strumenti da lavoro, i toni cromatici delle moto, la pelle, le borchie. Un mood un po’ scuro e “sporco”, ma sempre con un senso di ottimismo.

Cece C’è stato un periodo storico a cui vi siete ispirati in particolare per la collezione?

Daniele In realtà no, il design è molto pulito e basico, senza precisi riferimenti a periodi storici.

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Cece Il prodotto di punta rimane per voi la giacca, vedo però che ci sono novità sia per quello che riguarda l’uomo che la donna.
Mi descriveresti un po’ questi nuovi capi?

Daniele Dopo due stagioni basate prettamente sul blazer, abbiamo deciso di inserire un nuovo capo che è il trench, adottando una rivisitazione molto classica e pura del prodotto, con personalizzazioni sulle spalline e una fodera custom che ricorda il nostro logo.
Per quello che riguarda la donna abbiamo lavorato sui volumi, accorciando la lunghezza e stringendo leggermente la vita, in più abbiamo cambiato lo scollo.
Rimane sempre il meccanismo dei foulards all’interno di ogni capo di PSB, inserendo poi una mini collezione di sciarpine in lana, che possono essere abbinate eventualmente al trench.

Cece Collaborazioni e partnership in corso?

Daniele Per adesso abbiamo continuato la collaborazione con Massimo Gurnari, che ha disegnato un foulard ispirato appunto al tema “Officina”.

Cece A livello di distribuzione, come sta andando il rapporto tra Italia ed Estero?

Daniele Cerchiamo sempre di concentrarci sul mercato italiano, che è il nostro territorio per riuscire a coprirlo a pieno. Poi ovviamente cerchiamo di spingerci quanto più possibile anche all’estero. Siamo già arrivati in Giappone e quest’anno abbiamo anche agganciato Cina e Germania.

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