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Shooting Silvio



shooting silvio

Regia: Berardo Carboni
Produzione: Italia 2007
Durata: 96’

Sarà un caso che posto la recensione di questo film in questo particolare momento storico della società italiana?
Siamo vicini ad una nuova rinascita come spera metà degli italiani, o abbiamo ulteriormente sfondato il famoso “fondo del barile” come crede l’altra metà??
Lasciando queste considerazioni a chi legge mi soffermo nell’introdurre questa singolare pellicola, registrata in miniDV (ovvero la classica videocamera da filmino delle vacanze) con un budget bassissimo.

La trama ruota attorno a Giovanni (che si fa chiamare da tutti Kurtz come il personaggio di Apocalypse Now interpretato da Marlon Brando) ricchissimo orfano romano che passa le sue giornate cazzeggiando come scrittore, attorniato da persone che si ostina a chiamare amici ma che in realtà poco hanno a che fare con lui.

Il film mostra il tracollo psicologico di un uomo sempre più solo, abbandonato anche dalla fidanzata, che finirà per accusare il premier Berlusconi di tutte le sue sfighe. Unica via di uscita per Giovanni: l’assassinio dello stesso Berlusconi, icona e simbolo, a suo dire, del degrado italiano degli ultimi vent’anni.
Finale tragico.

Il film non è esattamente entusiasmante: molto paranoico e allucinato come il suo protagonista, veleggia in acque torbide fatte di solitudine e confusione. Da segnalare un’innumerevole quantità di cameo: Alessandro Haber nel doppio ruolo di notaio e di “filippino”, il giornalista Marco Travaglio nel ruolo di sé stesso, il mitico Remo Remoti nella parte di un tassista ed infine Erlend Oye, l’occhialuto nerd dei Kings of Convenience anch’egli nella parte di sé stesso.

Il film è sicuramente interessante e va premiato come sperimentazione all’interno del sempre più morto cinema italiano: molto particolare l’idea alla base della distribuzione della pellicola che prevedeva la partecipazione a feste tramite la quale si otteneve il biglietto per andare al cinema.
Coraggioso.

Ps. Un saluto ad Antonio Biondi, mio ex compagno di università che non vedevo da secoli e che ho ritrovato, casualmente, sul monitor del mio pc come comparsa in questo film.