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La risposta che non ho dato



Domenica mattina al mare. Svegliata con il malditesta, dopo aver passato la notte nel divano letto con mia mamma a casa di mia nonna al mare.
Ringhio. Rimando a dopo il caffè’ tutti i possibili convenevoli con tutte le persone che mi conoscono da quando sono nata. anzi, mi metto gli occhiali da sole senza le lenti a contatto, cosi’ non vedo proprio nessuno.
E poi arriva la vecchia.
La vecchia ha tipo 1000 anni, avrà guardato le guerre puniche in diretta. Almeno.
La vecchia e’ amica di mia nonna, ha visto mia mamma crescere e secondo la sua linea temporale, io sono nata tipo l’altro giorno.
MA NONOSTANTE QUESTO, la vecchia si avvicina al tavolo dove sto bevendo il mio primo caffè’ e guardando me chiede a mia mamma se sono sua figlia (certo e’ ovvio, lo sa, ma la vecchia lo chiede uguale).
E parte con le domande scomode: ma tu sei quella sposata o l’altra?
ORA mia sorella e’ stata sposata tipo un quarto d’ora, ma per certe persone esistono solo 2 categorie, le ragazze sposate e le ALTRE.
No. Io sono l’altra, ovviamente.

Poi lo dice.
Io non ci credevo.
Ma l’ha detto.
PERCHE’, TU SEI ANCORA ZITELLA?

Cioè’ stiamo parlando di Tirrenia, non ero al paese in provincia di Catania dove sta l’altra mia nonna. tecnicamente eravamo in provincia di Livorno nel 2008. Ma improvvisamente c’e’ stato uno squarcio nel continuum spazio-temporale.
E la vecchia mi ha chiamato ZITELLA.

A quel punto ero sveglia, occhi spalancati e vedevo benissimo, una vecchia di merda che insulta i miei nemmeno 28 anni e fa crollare in un secondo anni di lotte civili e silenziose rivoluzioni per far guadagnare un’identità’ che sia diversa da SPOSATA o…misero, banale, insignificante altro.

Le avrei voluto dire mille cose, iniziando con un vecchiadimerdacometipermetti. ma non l’ho fatto. ho boccheggiato. e le ho detto tra i denti, zitella anche no.
E la vecchia ha rincarato la dose: si vabbeh…single (leggasi singhle all’italiana) diciamo che sposarmi non e’ nei miei programmi dell’immediato futuro.
E lei ha sferrato l’ultimo colpo dicendo: ah la libertà’, gran bella cosa.
MA IN REALTA’ VOLEVA DIRE, PATETICA SE TE LA VUOI RACCONATRE COSI!
E la vecchia se n’e’ andata così.

E mi ha lasciato furiosa, con la vena nel collo che pulsava e quella nella tempia che mi sconquassava.
Le avrei potuto dire di tutto, insultare la sua veneranda età’, chiederle chi tifava tra sparta e atene, chiederle notizie della gran maiala badante di suo marito, proporre una gara di deambulatori dove io sarei stata all’arrivo a sghignazzare della sua poca mobilita’.
Le avrei potuto dire che io sono una ragazza indipendente, che mi mantengo da sola da anni, che guadagno almeno 4 o 5 volte la pensione del marito.
Le avrei potuto dire, che per quanto magra, se la mia vita sessuale finisse QUI e ADESSO, sarebbe stata immensamente più interessante, variopinta e popolata della sua.ma non l’ho fatto.

Diocomeodiolevecchie