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SONO STATE LE CAVALLETTE
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È SUCCESSO UN FATTACCIO BRUTTO



Disclaimer*: sono contrario alla pena di morte e alla tortura, però per i pedofili farei delle eccezioni.

PROLOGO
Fino a non più di 40 anni fa la Walt Disney Company pubblicava fumetti in cui le persone di colore venivano tranquillamente definite “negri”, venivano disegnate e rappresentate narrativamente come delle scimmie col vago dono della parola e dovevano tassativamente “essere sottoposte al loro padrone bianco”.
E non voglio nemmeno iniziare a parlare del problematico camerata Qvo e del suo tormentato rapporto con manganelli e olio di ricino.

SVOLGIMENTO
Sono più o meno alla terza iterazione di questo pezzo. I primi due tentativi erano solo una lunga lista di bestemmie maschili e femminili.

Ricapitoliamo per chi ha vissuto su Ganimede le ultime 12 ore:
James Gunn, il geniale regista e sceneggiatore punk di St.Louis che ha dato vita ai due migliori film del MCU prendendo un gruppo eterogeneo di sfigati sconosciuti e trasformandoli in icone pop adorate in tutto il mondo e che lo ha fatto infondendo in loro tutto il suo amore, le sue inquietudini e manie…
James Gunn, che in quinta elementare frequentava una scuola ed una parrocchia in cui il monsignore a capo della baracca dava alcolici e droghe agli alunni e li costringeva in uno stanzino a guardare film pornografici assieme a lui…
James Gunn, che per sua stessa ammissione in una intervista a BuzzFeed dell’anno scorso ha probabilmente sviluppato un sense of humour folle e macabro su certi argomenti proprio come reazione a quell’orrore…
Ecco, proprio QUEL James Gunn, è stato ieri licenziato in tronco dalla Disney, parent company della Marvel e dei Marvel Studios di Feige, per una serie di tweet vecchi di 10 anni portati alla luce da un supporter di Trump, complottista e famoso troll, oltre che attivissimo narratore su Reddit di incontri sessuali forzati con ragazze indiane (definite delle “puttane pretenziose e provocatrici”) e fermo sostenitore della teoria che vede “dannatamente impossibile stuprare una donna senza l’uso della forza, dannazione”.
I tweet in questione sono alcune decine (non 10.000 come qualcuno sostiene) e sono una lunga carrellata di humour nero e super scorretto su temi quali l’AIDS, la pedofilia e altre cose scottanti.
Roba anche pesante e, in alcuni casi, per nulla divertente (in altri invece sì, eccome) scritta da Gunn nel periodo in cui lavorava per la Troma e scriveva sceneggiature su Romeo e Giulietta in cui quest’ultima si trasforma in una vacca antropomorfa con un cazzo di due metri.
O sceneggiature di corti in cui un uomo vende il suo sperma ad una compagnia di Bratislava per creare un ibrido uomo-scimmia col quale, se non erro, accoppiarsi.
Il periodo in cui certa televisione o certa musica sembravano imporre una sorta di obbligo alla battuta ultra scorretta e premiavano tale scorrettezza col successo.
Televisione come quella proposta da Seth McFarlane con “Family Guy” (I Griffin), serie animata nella quale, giusto per nominare le prime cose che mi vengono in mente:

-Un poco più che neonato (Stewie) fa da pusher e da pappone a Madre Teresa di Calcutta, arrivando a scaricarla, mentre è preda di un overdose, davanti ad un ospedale dopo averla apostrofata con un secco “puttana tossica”.

-Dio per il suo compleanno chiede del sesso anale ad una prostituta rifiutandosi di indossare il preservativo.

-Il vicino di casa ultrasettantenne dei Griffin sogna di sposarsi, fare sesso ed avere dei figli (sic) col nemmeno adolescente Chris Griffin e, più in generale, viene COSTANTEMENTE usato per fare battute anche pesantissime sul tema della pedofilia.

-Gesù ritorna sulla Terra e diventa un rapper volgare e sboccato à la Kid Rock, inneggiando al sesso con prostitute minorenni e alla droga.

Just to name a few, come direbbero dall’altra parte della pozzanghera.

Gunn ha fatto un errore oggettivo a pubblicare alcuni di quei Tweet, non tanto per il contenuto, quanto più per la sua posizione di personaggio pubblico (anche se all’epoca non se lo inculava quasi nessuno).
Se sei in quell’ambiente lo sai che prima o poi ti vengono a controllare anche i peli del cazzo.
Non ha fatto un errore oggettivo a SCRIVERLI, anche quelli più “efferati”, se volete sapere come la penso.
Non sono un fan sfegatato dello shock humour e non amo particolarmente chi ricorre unicamente a quello per far parlare di sé, ma allo stesso tempo so distinguere con precisione qualcuno che scrive cazzate sulla pedofilia e sui malati terminali, da qualcuno che è effettivamente un maniaco criminale e, spero, lo sappia fare anche la maggior parte della gente.
Anche perché altrimenti l’intero cast de Lo Zoo di 105 dovrebbe essere in Siberia da anni.

Evidentemente in America la questione è diversa.
L’orda di analfabeti che ha supportato e supporta il parrucchino che hanno messo alla Casa Bianca ha male interpretato la notizia, probabilmente perché, essendo in larga parte figli di consanguinei, non hanno nemmeno capito cos’hanno letto e hanno iniziato in massa a scrivere messaggi d’odio e minacce di morte sui social dell’ormai ex-regista Marvel, pensando che quest’ultimo FOSSE EFFETTIVAMENTE UN PEDOFILO.

Ecco, appunto.
Trump e la sua cricca.

Il vero problema che mi gela il sangue nelle vene, il vero nocciolo marcio e malato di tutta ‘sta faccenda, non è il licenziamento in sé e per sé di James.
La Disney, al CEO della quale auguro comunque che gli si stacchi il cazzo e gli rimbalzi nel culo, non ha fatto altro che tagliare i ponti con una questione scomodissima alla vigilia di un’operazione da 70 miliardi di dollari (l’acquisto degli assett entertainment della Fox), per pararsi il culo e salvare il salvabile.
Azione codarda, ipocritissima ed opinabile, ma perfettamente comprensibile.

Il vero problema è il clima di Maccartismo 2.0 gestito da troll analfabeti sui social che si sta venendo a creare a tutte le latitudini.
Gunn è solo una delle tante facce di una medaglia che rischia veramente di affossare l’intera esperienza umana sotto una spessa coltre di merda, fake news e commenti al vetriolo su Facebook.
Lo vediamo in Italia quotidianamente, lo vedono in America e suppongo che la lista non si fermi così in fretta.
Basta una fake news condivisa da più di dieci stronzi e subito si scatena il panico, l’odio razziale, l’omofobia.
Gunn in questi ultimi tempi è stato particolarmente attivo sui social e ha sempre detto la sua su ogni azione (“azione”ok? Non “scritte su uno schermo”) riprovevole commessa dall’attuale amministrazione USA.
In primis il disgustoso, folle, disumano caso dei bambini in gabbia alla frontiera col Messico.
La cosa infastidiva da parecchio tempo parecchia gente, che finalmente ha trovato il modo di metterlo a tacere, rovinando la carriera di un artista di talento a causa di qualche tweet scritto 10 anni fa probabilmente da ubriaco (e vi assicuro che in 36 anni ho sentito robe MOLTO peggiori dette da amici e conoscenti, ma anche da me in prima persona, in condizioni di totale sobrietà) e subito dimenticato.

Brava, bravissima AltRight americana, ora tutti quei bambini rinchiusi nelle gabbie al confine potranno dormire sonni tranquilli, sapendo che avete distrutto un pericolosissimo regista di film di fantascienza.

Questo pianeta deve essere inghiottito al più presto da un buco nero.

*Non credo che ai lettori di Gold serva un disclaimer di questo tipo, ma con i coglioni che girano su internet non si è mai troppo prudenti.