Scopri l'universo
espanso di Gold
Gold enterprise
Goldworld Logo
DOVE VANNO A FINIRE I TUBI?
MUSIC

Pepi’s Corner: Freddie Gibbs



Rieccoci di nuovo su Pepi’s Corner, la rubrica del Rap Metropolitano!

Nella puntata precedente mi sono permesso di parlare del defunto Pumpkinhead e dei suoi incredibili freestyle, ora vorrei spostarmi in Indiana e riservare un po’di spazio ad uno degli emcee’s più talentuosi e interessanti degli ultimi anni, nonché uno dei miei rapper preferiti, ovvero Fredrick Tipton, meglio conosciuto come Freddie Gibbs, nato a Gary, (città Natale dei Jackson 5!) il 28 gennaio del 1982.

Noto per le sue doti liriche con tematiche profondamente radicate al ghetto dove lui stesso é cresciuto, è in attività dai primi anni 2000, autore di svariati mixtape, alcuni dei quali usciti in free download.

Ispiratosi soprattutto a Scarface (il suo rapper preferito) e a Tupac, DMX e Big Pun, Freddie riprende un po’ il filone del gangsta rap West Coast degli anni ’90. Diventa famoso con la super strofa in Scottie Pippen, traccia presente in un mixtape dell’amico Curren$y prodotta dall’inconfondibile Alchemist.

Nel 2009 pubblica alcuni mixtape molto interessanti, tra cui The Miseducation of Freddie Gibbs, dove all’interno troviamo diversi freestyle tostissimi come 93 til infinity, omaggio ai mitici Souls Of Mischief di Oakland e Flamboyant in memoria al grande Big L.

L’anno dopo, sotto Decon Records, incide Str8 Killa, ep che lo porta alla posizione numero 13 della classifica Billboard Heatseekers, e sempre nella classifica Billboard, ma nella categoria RnB, alla posizione numero 48.

Al di là di tutti i suoi progetti tra cui come dicevo molti mixtape e collaborazioni varie con gente come Statik Selektah, Black Thought dei Roots, Krayzie Bone e altri, nel 2013 pubblica ESGN, il suo primo album da solista dove troviamo la presenza di moltissimi emcee’s di cui la maggior parte esponenti della sua crew, per l’appunto la Evil Seeds Grow Naturally.

Nel 2014 con l’appoggio del geniale produttore e polistrumentista Madlib esce Piñata, a mio avviso la sua vera perla in cui troviamo la partecipazione di nomi storici come Scarface, Raekwon, Danny Brown, Earl Sweatshirt, Ab-Soul e altri. Considerato uno dei dischi più interessanti dell’anno da riviste come Rolling Stones, Freddie calza a pennello sulle atmosfere soul/jazz dell’abile produttore di Los Angeles.

Lo stesso Madlib ha affermato come Gibbs sia uno dei pochissimi artisti in grado di sostenere un album interamente prodotto da lui.

Il disco lo definirei un trattato di sociologia sulla comunità afroamericana e latina degli States, nonché un’opera d’arte a livello musicale e di contenuti lirici…Assolutamente da ascoltare!!!

Lo stesso anno poi, per l’esattezza il 4 novembre 2014, dopo essersi esibito al Rough Trade di Brooklyn, New York, Freddie e il suo entourage sono stati raggiunti da diversi colpi di arma da fuoco ma fortunatamente senza conclusioni troppo drammatiche.

Dopo il successo ottenuto con Madlib, nel 2015 pubblica quindi il suo secondo progetto da solista, Shadow Of A Doubt, e l’anno seguente durante una tournée in Europa, viene accusato di stupro e arrestato per una vicenda accaduta in Austria tempo prima, ma dopo tre mesi in cui tutte le accuse risulteranno alla fine cadute, viene ufficialmente assolto.

In carcere scrive così la bellezza di 3 album tra cui You Only Live 2wice uscito nel 2017, Freddie nel 2018 e l’attesissimo Bandana (Piñata 2) che dovrebbe essere rilasciato a breve e che sicuramente in molti, me compreso, saranno ansiosi di sentire.

Freddie Gibbs ha anche lavorato nella composizione delle colonne sonore di diversi videogames come Nba 2k12, Grand Theft Auto 5, Max Payne 3 e Sleeping Dogs.

Eccoci così anche questa settimana di nuovo alla conclusione di Pepi’s Corner. Volevo ringraziare Laszlo Kovacs aka Side aka Nobita, un amico e grande estimatore di Gibbs, che mi ha aiutato moltissimo nella stesura del mio ottavo articolo.

Grazie ancora fratello!

Pepi aka Bobby Sahiba