Peace, love, unity and having fun!
Non poteva che iniziare così questo articolo, dal momento che qualcuno si è affacciato sulla scena minacciando i valori di base della cultura Hip Hop.
Come sapete, tutta la combriccola di Gold è molto vicina all’ambiente in questione, anzi, a dirla tutta ci sguazziamo da ben prima che il marchio e il magazine fossero fondati.
Chi per un motivo chi per l’altro, dobbiamo tutti qualcosa a questa forma espressiva che, possiamo affermarlo, ha formato il nostro carattere e il nostro modo di relazionarci al mondo e agli altri.
Ed è per questo che oggi, quando i valori che l’hanno contraddistinta finora, sono messi in dubbio, decidiamo di scendere deliberatamente in campo in sua difesa: per rendere il favore sicuramente, ma anche per permettere alle future generazioni di entrarvi in contatto, in quanto crediamo che sia assolutamente genuina nella sua capacità di apportare positività al mondo.
Alcuni se ne saranno già accorti. Da qualche giorno sul web è comparso un video rap (perchè, essendo il rap una forma di cantato, effettivamente di questo si tratta) che però ha ben poco con i valori del movimento HH: stenterete a crederci, ma è apertamente a favore delle politiche di estrema destra. Peggio ancora, ne trasuda un’incomprensione della situazione dei migranti da fare letteralmente rabbrividire. Con tutto il rispetto per il credo politico di ognuno, ma già il titolo “Io sto con Salvini” contestualizzato in una canzone rap dovrebbe lasciarvi quantomeno sgomenti.
NB: Postiamo il video, ma solo a condizione che ci mettiate un bel pollice giù.
Libertà di espressione, direte voi.
Se non che questa accozzaglia di luoghi comuni (questa è la nostra, di libertà di espressione) ci va a toccare nel profondo.
Si passa dal paragonare la presenza dei migranti a dei tumori che intaccano il tessuto sociale, a generalizzazioni assurde sul fatto che siano tutti criminali, passando per poco simpatiche battute sostenendo che vengano qui per “mangiare e bere negroni“. Allo stesso tempo il pezzo tende ad accaparrarsi il supporto dei lavoratori italiani già schierati politicamente con la Lega, per non dire di peggio.
L’apoteosi dello squallore sta nel ritornello, un triste gioco di parole tra “barconi” e “barboni“, che sicuramente ha fatto imbarazzare molti della propria appartenenza alla specie umana, ma al di là di questo, anche poco originale a livello stilistico.
A proposito, il flow e la strumentale sono gli unici elementi sui quali non ci soffermeremo, perchè – permettetecelo – sono l’ultimo problema di Italo X.
Caro il nostro uomo del mistero, è evidente che non hai ben chiaro il background del genere musicale in cui dici di bazzicare da 20 anni.
Come sostiene Afrika Bambaataa, tutta la musica che ha dato forma all’Hip Hop, proviene da diverse nazionalità e razze ed è generalmente senza colore, incompatibile con ideologie razziste.
Ha dato voce ad intere comunità impegnate in nobili lotte sociali, ed allo stesso tempo ha coltivato l’introspezione e l’arte in tutte quelle persone che l’hanno accolta nel proprio cuore.
Avendo letto i commenti sulla sua pagina fb, su una sola cosa concordiamo con Italo: la nostra cultura è in pericolo ben prima che lui facesse la sua comparsa, contaminata da consumismo, sessismo, violenza e omofobia.
Con tutta probabilità, i poteri forti, rendendosi conto dell’estrema forza rivoluzionaria di questa cultura, hanno fatto in modo di demolirla dall’interno, creando a tavolino personaggi che portassero avanti valori opposti a quelli originari (sara mica Italo X uno di loro?). Ne sono conseguiti per esempio il culto del denaro e la considerazione della donna come oggetto, e per noi, nemmeno questo è Hip Hop.
Ce lo conferma sempre Afrika Bambaataa: “Ci sono molte persone che tramano e cercano di distruggere la cultura Hip Hop. Questo perché molte persone del governo vedono nella musica Hip Hop e nella sua cultura qualcosa radicale che va dritto al punto, la vedono come qualcosa che sveglierà i giovani e i ragazzi adulti in tutto il mondo. Gli stessi hanno la possibilità di usare l’Hip Hop in maniera che si autodistrugga ritorcendosi dal proprio interno.”
Starete pensando che il miglior modo per debellare un tale male da un movimento culturale sia quello di ignorarlo, e quindi non dargli visibilità.
Saremmo d’accordo, se non fossimo in questo particolare periodo storico in cui un personaggio come Italo X può fare facilmente presa su un certo tipo di pubblico e non solo, può addirittura essere strumentalizzato dai potenti (sempre che non l’abbiano creato loro a tavolino) per radicare nella popolazione questo innaturale odio verso il diverso. E’ tutto non solo molto plausibile ma altamente probabile.
Per questo, esponendoci noi per primi, vi chiediamo non solo di condividere questo messaggio e di boicottare Italo X, ma anche di scrivere in massa agli altri magazine del settore perchè prendano la situazione di petto e facciano la loro parte per fermare sul nascere questo tipo di ideologie.
Se ti definisci una Hip Hop Head, se questa cultura ha cambiato per sempre la tua vita, non puoi fare altrimenti.