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FRANK’S VINYL: la passione e il talento di Mauro



Siamo qui con uno dei più promettenti producer italiani. Comincio col chiederti di raccontarci chi sei, da dove vieni e come nasce il nome FRANK’S VINYL.

Ciao! Mi chiamo Mauro, ho 31 anni e vengo da Vailate in provincia di Cremona. Da un paio d’anni mi sono trasferito in zona Crema.
Io nasco come ascoltatore e collezionista di musica. Essendo un grande appassionato, sono sempre pronto a cercare nuovi artisti da ascoltare per trovare stimoli e ispirazione. Frank è un soprannome con il quale mi chiamano i miei amici ormai da tantissimi anni.

Come nasce FRANK’S VINYL?

Faccio musica da oltre 10 anni e nel 2018 ho dato alla luce il progetto FRANK’S VINYL. É una realtà dalle due facce: Frank’s vinyl è sia l’etichetta che gestisco che lo pseudonimo che uso quando produco. Ovviamente oltre ai miei lavori l’etichetta distribuisce anche titoli di altri artisti.

NDR: Per dare un occhio alle uscite vi lascio il link alla pagina instagram che viene aggiornata regolarmente e tramite la quale potete anche mettervi in contatto con Mauro.

Oggi che DAUPE!, de rap winkel records, TUFFKONGRECORDS e da poco FRANK’S VINYL fanno sold out con prodotti estremamente di nicchia possiamo dire che la gente è tornata ad avere fame di barre crude su vinile. A cosa pensi che sia dovuto?

Non è una domanda semplice a cui rispondere, gli aspetti da tenere in considerazione sono molteplici.

Prima di tutto va sottolineata la qualità della musica. Questo rap underground indipendente ha veramente una qualità altissima: il livello dei beats e delle barre mostrano prodotti originali fatti talmente bene da creare un grande interesse.

In secondo luogo l’esposizione che certi membri di questa scena sono riusciti a ottenere rimanendo indipendenti. Penso soprattutto ai membri di Griselda che in pochi anni si sono fatti conoscere in tutto il mondo senza promozioni o altro, solo imponendo il loro stile.

Infine il fatto che le copie fisiche vengano vendute in edizioni estremamente limitate. Questo aspetto è, oltre che un’ astuta mossa di marketing anche un’ esigenza per le etichette che, ricordiamolo, sono indipendenti. Il grande successo sta nel fatto che, nonostante questa musica non abbia l’esposizione mediatica di cui possono godere altri artisti, i supporters sono fortemente legati a questa qualità e stile messo in gioco. Saranno dunque ben felici di supportare gli artisti acquistando copie fisiche e merchandising.

NDR: Chi riesce a stare al passo con tutte le uscite finisce per crearsi un personale “Griselda Crates” dove trovano posto i vinili di Westside Gunn, Conway e Benny separati da tutti gli altri. Le copertine sono spesso vere e proprie opere d’arte commissionate ad artisti come Sam Jones. Le grafiche sono curatissime in ogni aspetto e rimandano a un immaginario che per molti è diventato CULTO.

A questo punto ti chiedo: come sono nate le collaborazioni con Benny the Butcher e Crimeapple?

Oggi siamo fortunati a poter contattare e lavorare con questo genere di artisti senza troppe complicazioni. La collaborazione con Benny nasce in un periodo in cui avevo lasciato il lavoro e, avendo un sacco di tempo libero, producevo tantissimo e postavo i lavori su instagram. Un giorno mi arriva un messaggio di Benny con la classica immagine del fuoco riferita a un mio beat e io molto emozionato gli rispondo: “Ti piace questo beat? Se lo vuoi è tuo”. Lui ha risposto che ci avrebbe scritto e, dopo qualche mese, con il pezzo ancora da chiudere, ho preso in mano la situazione. Gli ho mandato altri beats dicendogli di scegliere e sono nate così FOREVER e MAC MUSIC (feat EL CAMINO): le due tracce della prima uscita della mia etichetta: FVR001.

Il preordine è stato un successo: le 300 copie sono andate sold out in meno di 48 ore.

Con Crimeapple invece ero già in contatto, gli avevo mandato dei beats e anche qui la proposta di collaborazione arriva da me. Avevo eseguito per lui dei lavori particolari, un po’ sperimentali che ritenevo si adattassero bene al suo personaggio. I due che ha scelto sono diventati i singoli della seconda uscita di FRANK’S VINYL.

Anche qui, con le copie in vendita raddoppiate a 600, il preorder è stato un successo con ancora qualche copia disponibile sul sito a questo link .

Quest’estate esce l’EP di Sunday con Ill Bill. Quando un produttore spacca la sua grandezza viene riconosciuta in tutto il mondo. Tu a chi sogni di affidare un giorno i tuoi tappeti musicali per un disco?

Innanzitutto complimenti a Sunday che è un produttore incredibile. Avrei detto BENNY, ma avendo già avuto la possibilità di collaborarci dico CONWAY. Non per fare quello in fissa con Griselda, ma loro due sono davvero i miei due rapper preferiti al momento. Fare un disco con Conway sarebbe veramente un sogno. Se in futuro ci sarà la possibilità mi farò trovare pronto.

Tre dischi recenti: uno che ti ha colpito, uno che ti ha ispirato, uno che ti ha motivato.

Un progetto che mi ha colpito molto è stato il progetto degli Imported Goodz: Untitled Drums. Nonostante la breve durata (10 minuti) ogni aspetto è stato curato nei minimi dettagli: dai beats alle strofe di Conway passando per le grafiche. Interessantissima la scelta di fare un traccia unica con i beats che cambiano durante il pezzo. Essendo gli Imported Goodz un gruppo che conta diversi produttori si sente l’atmosfera variare in modo significativo ed esaltante durante l’ascolto.

Un progetto che mi ha ispirato è quello di SULLY NOMAD: CHROME & THE 2 WHEEL MADMAN, interamente prodotto da Bohemia Lynch che è un produttore giapponese veramente forte. Un disco consigliatissimo che mi ha ispirato sia per le liriche che per le basi. Un disco da 10+.

Un progetto che mi ha motivato è stato l’instrumental di Daringer: Barker’s Dozen. Una super chicca per la quale ci sarebbero da spendere troppe parole.

Ci tengo anche ad aggiungere una cosa: aldilà dei dischi la cosa che mi ha più ispirato, motivato e colpito è stato il lavoro che ha fatto TUFF KONG RECORDS qui in Italia. Loro lo sanno, ne abbiamo parlato tanto e prima di iniziare il mio progetto ho cercato la loro approvazione. Un’altra realtà che consiglio a tutti di seguire è PORNOFUNK OSCURSO del TORSOLO che si occupa principalmente di instrumental e collaborazioni con rapper USA come Al Divino, Estee Nack e Tha God Fahim.

Infine da collezionista volevo chiederti: qual’è stato il primo disco che hai comprato e se collezioni solo hip hop o anche altri generi.

Ho cominciato a collezionare musica quando avevo 13-14 anni e ciò che mi arrivava più forte ai tempi erano Punk, Metal e Rock (sia italiano che straniero). I primi acquisti furono in cd. Verso i 16 anni mi sono avvicinato all’hip hop e di conseguenza al vinile. Una volta presi piatti e mixer ero pronto a darci dentro. Il primo disco che ho comprato è stato il remix del ’98 di Kaos One. Lo volevo tantissimo e feci la “follia” di prenderlo su ebay per 40-50 euro. Da lì non mi sono più fermato e unendo la produzione agli scratch che già facevo ho iniziato a ricercare dischi con cui produrre. Non è stato facile dato che nella mia zona non c’era nessuno che potesse insegnarmi a produrre quindi cominciai a comprare dischi funk, jazz, blues oltre ai dischi con le batterie già campionate per capire come si muovevano i maestri della disciplina. Oggi la mia collezione comprende per la maggior parte dischi rap con una buona parte però di vinili e cd provenienti da altri generi musicali.

La musica è musica, ognuno sceglie cosa sentire ed è inutile farsi la guerra per i gusti musicali. Io personalmente invito tutti quelli a cui piace questo genere di suono a seguire FRANK’S VINYL perché è senza dubbio un grande artista e un vinyl dealer di qualità.

Grazie per il tuo tempo Mauro, in attesa della prossima uscita continuo a far saltare i finestrini della macchina quando Benny attacca in “Forever”!