Il mondo dietro gli impegni dovrebbe essere l’ultimo murales di Zed1, ma è da considerare un’opera collettiva, data la partecipazione della piccola comunità di Laives, vicino Bolzano. Il muro è posto ad uno degli ingressi dell’Istituto Comprensivo di Laives, che ospita le scuole medie italiane e tedesche, la scuola dell’infanzia, una palestra con piscine ed un teatro, oltre ai vari bar e parchi nei dintorni. I ragazzi di Gen_era, che hanno organizzato l’intervento, sono stati bravi nella gestione dei rapporti con gli enti pubblici, facendo approvare un bozzetto generico che consentisse all’artista un notevole margine d’improvvisazione sul territorio.
Si intravedono due occhi, tra centinaia di post-it gialli che riempiono il primo livello del Second Skin*. Svolazzano appunti, impegni, consigli e pro-memoria: “Fare i compiti”, “Andare a lezione di nuoto”, “Bisogna essere coraggiosi”, “Dare un nome al vento”, “Votare Capo Fortuna”, “Fare l’artista”.
Sono centinaia i messaggi raccolti dai bambini, genitori, persone di passaggio e vicini. L’interazione e lo scambio attivo con il territorio è uno degli aspetti fondamentali del lavoro di artista di strada, impossibile da prevedere in un bozzetto ed incasellare in un processo burocratico, eppure, ne incarna la parte più vera ed affascinante. Tanto più se ci troviamo in piccole comunità.
L’ultimo giorno di scuola i bambini sono stati invitati a strappare via dagli occhi i post-it, per scoprire stelle alpine, marmotte e stambecchi nascosti sotto al muro dal Second Skin. Giocando su una forte senso di auto-ironia, considerato che gli artisti urbani viaggiano molto ma spesso vedono solo il muro che devono dipingere, Zed1 ha voluto dire di non perdere mai di vista il bello che ci circonda e di trovare il tempo per godersi la vita senza pensare solo agli impegni. Intervento curato da @streetlevelsgallery e prodotto da @gen_era
*Zed1 e il Second Skin: