Il freestyle in Italia | dal “2 The Beat” al “Mic Tyson” fino al F. E. A.
di Andrea Golinucci18 Settembre 2019
Il freestyle è una disciplina in continua evoluzione con sempre più giovani appassionati. Ha fatto passi avanti anche in Italia.
In cosa consiste il freestyle: l’improvvisazione su di un beat, contro un avversario, in squadra o accompagnati da un b-boy.
Un esempio? “8 Mile” di Eminem.
Come per le altre discipline dell’hip hop, alla base c’è il mettersi in gioco, il confronto e lo scontro. Quando le battle non sono ad argomento, si attacca l’avversario con le peggiori rime, spesso offendendo anche la madre e l’aspetto fisico. Nonostante questo, l’importante dovrebbe comunque essere stringersi la mano alla fine dello scontro, il rispetto resta fondamentale.
Tra gli artisti che hanno fatto la storia, citiamo solo alcuni: Ensi, Tormento, Danno, Kiffa, Moddi, Shade e tanti altri, oggi divenuti artisti di punta del genere. Ognuno in questa disciplina è unico a suo modo: chi utilizza un lessico forbito, punchline, extrabeat, incastri… Ognuno ha le sue armi e durante la battle le usa al meglio.
In ogni parte dello stivale si organizzano contest sempre più frequentati da pubblico e partecipanti. Da quelli storici degli anni’90 ad oggi: “2 The Beat”, “Tecniche Perfette”, “Fight Club”, “Tritolo Battle” e tanti altri fino al “Mic Tyson” di qualche mese fa.
Dietro l’organizzazione di quest’ultimo c’era la Machete, che ha trasmesso sul suo canale twitch l’evento, contando una grossa affluenza di visitatori virtuali alla diretta, oltre ad aver riempito fisicamente i Magazzini Generali. Molti artisti del roster Machete hanno partecipato all’evento come giuria e presentatori. Scelta criticabile: non basta avere un nome primo in classifica per poter giudicare un contest di freestyle oppure essere un vincitore del passato, considerata l’evoluzione che ha avuto la disciplina ultimamente.
Questi ragazzi vengono da tutta Italia, si fanno mille trasferte solo per riuscire ad arrivare su un palco e sentire il calore del pubblico, per poter sfidare un “amico” e magari aggiudicarsi il primo premio. In molti si sono fatti un nome calcando svariati palchi e accumulando vittorie. Ma nonostante i nomi richiamino un sacco di pubblico, gli organizzatori non riconoscono mai cache adeguati.
Si sente moltissimo la distanza con altri paesi, dove agli artisti che praticano solo questa disciplina viene data la giusta rilevanza, e dove vengono organizzati eventi che riempiono palazzetti e si creano spettacoli unici. Se qualitativamente gli artisti sono ineccepibili, l’organizzazione italiana lascia molto a desiderare. Sembra difficile trasformare l’opinione diffusa che coloro che fanno per lo più freestyle siano “rapper meno importanti”.
Per questo nasce F. E. A. (Freestyle Elite Agency): un gruppo di ragazzi con il bisogno di farsi sentire e un unico obiettivo più grande di loro.
L’agenzia ad oggi è composta dai più forti, quelli che vincono più contest e che hanno sposato la causa: Shekkero, Blnkay, Morbo, Reiven, Debbit, Drimer, Lethal V, Keso a.k.a Kid Kontrasto, Frenk, John Durrel a.k.a. Dr. Jack, Bruno Bug & Poomba.
Erano sfidanti singoli di parecchie battle, oggi membri di F. E. A.
Un gruppo di amici unico, mai visto prima in Italia.
L’agency si occupa del booking degli artisti. Non nasce per presunzione di protagonismo, ma per armonizzare lo scenario delle battle e le nuove leve. Per far sì, ad esempio, che non ci siano contest di minor rilevanza vinti a mani basse da artisti esperti e allo stesso tempo competizioni grosse senza teste di serie.
Per essere ingaggiati i membri di F. E. A. dovranno essere contattati e compensati, solo tramite l’agenzia. Limitando e regolamentando la loro presenza ai contest, i membri di F. E. A. migliorano la disciplina e danno spazio ai giovani. In questo modo succederà sempre più raramente che ci siano organizzatori di eventi che chiedono prestazioni artistiche per aumentare la rilevanza del contest e l’affluenza degli spettatori, senza corrispondere il giusto cache, o per l’opposto, artisti esperti che si presentino a manifestazioni piccole vincendo in maniera sistematicamente sbilanciata contro artisti meno esperti.
I componenti di F. E. A. stanno uscendo con parecchio materiale, come brani inediti scritti a più mani e riprese dai live. Da poco è stato aperto il loro canale youtube, in cui si vede la prima royal rumble tra tutti i componenti, che si è tenuta al Bababoom Festival con il loro primo live al completo. Oltre al freestyle molti componenti di F. E. A. hanno al loro attivo diversi progetti discografici. Forse uno dei più produttivi è Drimer che negli ultimi anni oltre ad alcuni ep è uscito con due album da solista, l’ultimo “La Prova Vivente” e nel 2017 con il mixtape “Scrivo Ancora”.
Tra un progetto e l’altro ha collaborato con Ares Adami con l’album “Antigravity”. John Durrel aka Dr. Jack, dopo l’album “Jataka”, è da poco uscito con due singoli per prima dell’imminente pubblicazione del prossimo progetto, di cui ancora si sa poco. Kid Kontrasto dopo il suo album “Per Sempre” è uscito da poco con il singolo “Male” prodotto da Dj West. Shekkero sta portando in giro il suo nuovo progetto “Nostralgia Malincomia”.
Questa è F. E. A. La realtà del freestyle in Italia sempre più in crescita, supportatela e portate il rispetto che merita.