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DEVE UCCIDERE BOE....WEEEEE
Street art

Ritratti dall’infanzia negata



ACHE77 per COPULA MUNDI FESTIVAL 2019
Parco delle Cascine, Firenze

È tornato anche quest’anno COPULA MUNDI, Festival per la creazione di immaginari condivisi dal 29 Agosto al 1 Settembre, all’interno della Q1 ARENA nella suggestiva cornice del Parco delle Cascine, nel centro storico di Firenze.
Protagonista è ACHE77, lo stencil artist ha utilizzato come supporto i teli in PVC mash che ricoprono la struttura appositamente costruita per il progetto, e ha dipinto a mano bambini di diverse età, fotografati dal situazionista Pino Bertelli, alla sua seconda collaborazione con Ache77. Il progetto è a cura di Street Levels Gallery.

CONTRO LA GUERRA – Ritratti dall’infanzia negata di Pino Bertelli, è una raccolta di sessanta ritratti di bambini traAfrica, Medio Oriente e Chernobyl, che hanno visto la guerra, la fame, la paura, inviandola a noi con i propri sguardi. Questo libro è un atto di accusa contro l’indifferenza e la barbarie di tutte le guerre, ma anche un invito alla pace.

Il progetto di Ache77 prende il nome di RITRATTI DALL’INFANZIA NEGATA e, partendo dalla selezione di dieci scatti tratti dal libro, espone sembianze di bambini che ci guardano con la loro bellezza estrema e ammaccata. Tutto qui: non si vedono né soldati, né macerie, solo volti di bambini che accusano la malvagità di tutte le guerre. 
Già in passato Ache77 e Pino Bertelli si sono trovati a collaborare per la realizzazione del murales “Gente della Città del Ferro” nel complesso ex-Ilva di Follonica; questa fruttuosa collaborazione ha trovato il suo perfetto connubio nell’attenzione che entrambi gli artisti rivolgono allo sguardo dei soggetti rappresentati.

Le dieci opere che vanno a comporre l’installazione Ritratti dall’infanzia negata, sono state interamente dipinte a mano in una settimana dall’artista assieme al team di volontari messi a disposizione dal festival, senza i quali non sarebbe mai stato possibile tutto questo.

Carlo Leoni su CONTRO LA GUERRA

Arrivo sempre alla conclusione che chi vuole la guerra non conosca l’amore, la gioia, la felicità di un abbraccio, di un bacio, di una carezza. Il piacere di dividere un pezzo di pane con chi ti tende la mano, di ascoltare la necessità di un altro essere umano, di condividere i desideri di un figlio, di discutere con degli amici attorno ad un tavolo ubriacandosi di nuove idee, di fermarsi a guardare chi condivide il tuo cammino e considerarlo come un tesoro inestimabile. La guerra crea solo odi, divisioni, rancori, vendette e ferite devastanti. Ha un colore tetro e oscuro, dove la luce non riesce ad esprimere i colori dell’iride. La pace invece cresce rigogliosa ovunque e su tutte le macerie, sbocciando con bellissimi fiori ogni volta che consideriamo la nostra vita e quella altrui come un bene unico e irripetibile. Possiamo e dobbiamo lasciare ai nostri figli un mondo di Pace.