Sandro, in arte Er Drago, nasce a Roma il 21 giugno 1992. Il suo primo approccio con la musica è stato ascoltando i vinili rock del padre, fino alla scoperta dell’Hip Hop grazie ad un amico.
Ha partecipato e vinto nel corso degli anni numerosi contest, girando l’Italia e condividendo il palco con artisti del calibro di: Esa, Tormento, Rancore, Inoki, Mr. Phill, Dj Myke, Dj Shocca, Dj Fastcut, En?gma, Alien Dee, Ice One e Colle Der Fomento.
Proprio con Ice One e Danno dei Colle Der Fomento realizza il video e la canzone, che anticipano l’uscita dell’album Basalto di qualche giorno. Noi di Gold ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda:
Ciao Sandro, Album e singolo sono fuori su tutti i digital store, parlaci di “Basalto”.
Il ritornello della canzone recita “Nasco da un vulcano e faccio strada tu chiamami Basalto”; ti spiego, gli antichi Romani costruirono tutte le strade dell’impero lastricandole di Basalto e quindi rappresenta il mio legame con la città di Roma, nonché un paragone filosofico personale sul fatto che ognuno di noi durante il corso della vita, crescendo, si crea la propria strada. Inoltre come roccia vulcanica, rappresenta il cambiamento che può fare una persona, rendendosi conto di quali siano i suoi difetti trasformandoli in punti di forza.
In che periodo hai scritto l’album?
Questo disco l’ho scritto tra il 2017 e 2018 quando abitavo a Bologna, tranne le ultime due tracce (“Le Mejo Stelle” e “Scaglie Di Drago”) che ho scritto appena sono tornato a vivere a Roma.
Per un annetto hai vissuto a Bologna. Qual’è il motivo che ti ha portato a vivere a lì?
Mi sono trasferito a Bolo a Maggio 2017, sentivo il bisogno di cambiare aria e provare nuove emozioni, conoscere nuove persone e avere nuovi stimoli, però non volevo scegliere Milano. E’ una città fantastica, l’unica città europea che abbiamo in Italia (la stessa Roma non è una città nello stile europeo), però mi sembrava troppo facile andare lì, quindi ho scelto una città come Bologna, più piccola, con tante università e piena di fermento.
Infine avevo voglia di vivere nella città in cui si è creato il brodo primordiale che ha dato vita all’Hip Hop italiano.
A parte le ultime 3 tracce, tutte le produzioni dell’album sono di Kiquè Velasquez. Come nasce questa collaborazione?
Ci siamo conosciuto a Bologna, lui è un fenomeno delle produzioni ed ha collaborato con tanti grandi artisti.
Dal primo giorno in cui ho messo piede in studio abbiamo avuto l’idea di fare un mini EP di 3 tracce e alla fine ne abbiamo fatte 9, poi per l’album ne ho scelte 7 e 2 sono state scartate. Con lui mi sono trovato troppo bene perché è un grandissimo artista. Poi c’è la produzione di Ice One “Basalto” che doveva essere la stella alla quale avrebbero dovuto gravitare attorno il resto delle tracce dell’album.
Una volta sceso a Roma ho registrato nuovamente tutte le canzoni da Alan Beez (2Loud4Crowd Studio), perché non mi piaceva come l’avevo interpretate e, stando spesso in studio, con Alan è nato un bel feeling sia di amicizia che musicale consolidato dalle ultime due tracce aggiunte all’album.
“Le Mejo Stelle” e “Scaglie Di Drago”?
Dopo un anno lontano da Roma, quando ho iniziato nuovamente a vivere la strada, il traffico, gli autobus, le sirene, le cose stupende e disgustose della capitale, me lo ricordo benissimo, erano circa le 3 di notte (difficile che dormo a quell’ora), mi sono messo a scrivere ed è uscito di getto il testo di “Le Mejo Stelle”. Poi con Alan Beez l’abbiamo curata assieme musicalmente e personalmente; è la traccia che, secondo me, a livello di interpretazione musicale, testo e canto è venuta meglio. Tra l’altro è stata selezionata come finalista per il concorso “Dallo Stornello al Rap”.
Mi piace molto il modo in cui è nato il featuring con Danno e Ice One. Raccontalo ai lettori di Gold.
Questa storia è fantastica.
Era l’estate del 2017 e Basalto è stata la prima canzone del disco che ho scritto. Mi sono accorto subito dell’importanza di questa traccia, allora ho chiamato Simone (Danno) e gli ho chiesto se secondo lui Seby (Ice One) avrebbe accettato di collaborare con me con una sua produzione. Simone mi rassicura dicendo che Ice One è molto disponibile a collaborare con chi spacca.
Così contatto Seby, prendo un treno per Roma e mi ritrovo nella sua casa ad Ostia in cui mi fa sentire una carrellata di sue produzioni tra cui quel beat meraviglioso che mi ha fulminato all’istante; una volta scelto il beat spontaneamente gli chiedo: “Senti Seby, ma secondo te Simone su questo pezzo accetterebbe di fare una collaborazione?” e lui mi ha rassicurato che l’avrebbe fatta.
Avevo bisogno del benestare di entrambi, ho voluto fare una cosa molto umile chiedendo prima a Danno per Ice One e viceversa. Per me sono due maestri e non mi andava di andare direttamente da uno senza avere l’approvazione dell’altro. Una volta registrato il pezzo non potevo non fare il video perché, come rimane eterna la musica, volevo imprimere in eterno una traccia visibile del sogno che ho realizzato.
Nell’album c’è un’altra collaborazione di tutto rispetto, quella con Dj Fastcut. Ci racconti anche questa?
Con Valerio abbiamo avuto modo di conoscerci di persona al W2TJ ed ho sempre provato profonda ammirazione per lui, essendo uno dei pochi che può vantare numerose collaborazioni oltreoceano; un giorno ero a Bologna, lo contatto, gli chiedo se vuole fare quei scratch killer che conoscete benissimo su un mio brano molto introspettivo, mi dice di sì, ed ecco la collaborazione.
In “Questo Sole” dici di sapere il tuo valore, quanto vale ora Sandro? E cosa ti aspetti da questo disco?
Ognuno di noi, chi più chi meno, commette degli errori nella vita ed automaticamente gli errori scatenano dei sensi di colpa. Il messaggio di quel “so quanto valgo” è che evitando di commettere gli stessi errori si diventa persone migliori, acquisendo un valore morale inestimabile. Non mi aspetto nulla da questo album. Il mio unico obiettivo era quello di emozionare e far muovere la testa allo stesso tempo.
La gente spesso associa il contenuto alla pesantezza e col disco ho cercato di sdoganare questo luogo comune.
Hai usato l’auto-tune in 3 canzoni in particolare nel brano “Come Un Lupo”. Sai bene che non sono una amante di questo strumento, però tu lo hai padroneggiato e domato, non ti ha mai sopraffatto. Ci racconti come mai hai scelto di usarlo e se ti è piaciuto?
Hai detto una grande cosa definendolo strumento, perché è di quello che si tratta. Ero curioso di mettermi alla prova, così abbiamo fatto un esperimento con Alan ed è grazie a lui che sono riuscito a domarlo, è stata una sessione di registrazione molto intensa e devo ammettere che usarlo è stato molto divertente.
La canzone che mi ha lasciato i brividi è “Scaglie di Drago”, canzone da grande Artista.
Scaglie di Drago è nata come sempre, a notte fonda, mentre non riuscivo a dormire. E’ stato come cadere in uno stato di trance durato più o meno mezzora, in cui ho tirato fuori uno stato emozionale particolare che stavo vivendo in quel periodo. Ho i brividi se penso a come è stato scriverla, come è stata la composizione del beat da parte di Alan ma anche come è stato cantarla al microfono e poi riascoltarla… brividi.
La copertina dell’album è disegnata da Mattia YEST. Farai anche le copie fisiche?
Sì, ci saranno sia i CD che le T-Shirt sempre graficamente curate da Yest in collaborazione con Respect Project.
Mattia lo conoscevo e seguivo da molto tempo, ed ho sempre apprezzato le sue qualità grafiche (e culinarie aggiungo io). Quando sono tornato a Roma l’ho contattato e poi incontrato per proporgli di curare la grafica completa dell’album e, da una collaborazione soltanto artistica, è nata una forte amicizia che ci lega molto. Siamo persino andati insieme in un folle Hip Hop Kemp 2019. (One love bro)
Ti ho visto cantare dal vivo e ho capito che è sul palco dove devi stare. Ci sarà un Tour di Basalto e dove?
Ho sempre girato l’Italia in lungo e largo tra contest e live ma questa volta posso definirlo un vero e proprio tour (e posso dirti che sono emozionatissimo). Le prime città in cui mi esibirò tra novembre e dicembre sono: Amsterdam, Milano, Macerata, Pisa e Rionero in Vulture. Poi sicuramente si aggiungeranno molte altre date.
L’intervista finisce qui.
Io posso solo consigliarvi di ascoltare questo album che è uscito Venerdì 25 Ottobre su tutti i digital store. Ho avuto l’onore di sentirlo con qualche settimana di anticipo, di apprezzarne la maturità e le metriche che contraddistinguono da sempre Er Drago. Se dovessi descrivervelo con una parola sarebbe: Fresco. Sì, Basalto è un album fresco musicalmente, ma ha una scrittura profonda con molti contenuti su cui riflettere ma allo stesso tempo resta sempre piacevole e orecchiabile anche al primo ascolto.
Bravo Sandro ci vediamo ai live!