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CINQUECENTO BRUM BRUM
Rap

Blue Thrills | Quattro volte Danomay



Nell’ultimo mese è uscita molta musica nuova di qualità, ma i riflettori puntati verso i nomi più noti della scena rischiano di lasciare in ombra realtà molto valide che però non vantano della stessa popolarità. Per fortuna spesso queste brillano di luce propria, rendendosi così facilmente individuabili anche al buio. È il caso dei nuovi pezzi di Danomay, emcee from Gro Town che si conferma come una delle migliori penne del granducato con le quattro gemme appena rilasciate che compongono il progetto Blue Thrills, del quale ci parla qui di seguito.

Danomay

Da inizio Ottobre hai fatto uscire quattro brani, i primi tre ogni sette giorni mentre l’ultimo ha visto la luce dopo tre settimane dal precedente. Perché questa scelta?

Ho voluto semplicemente dare un po’ di tempo alle persone per tuffarsi nelle canzoni più di una volta, essendo pezzi che difficilmente arrivano al 100% al primo ascolto.


Quattro brani, due dei quali prodotti da Simoo, Sogni neri da D-gene e Nuovo Mondo da Karas. I testi sono nati sulle basi oppure hai cercato i beat dopo aver già scritto tutto?

Approffito per mandare un abbraccio a tutti i produttori di questo progetto, c’è un grande affetto che ci lega. Ho scritto tutte le canzoni dopo aver ascoltato il beat, fatta eccezione per Marlboro che in origine era su un’altra strumentale, Simoo ha superato la prima versione senza problemi ed è nato il pezzo così com’è oggi.

Cover di Nuovo Mondo – 4 Ottobre

Questo è il filo logico dove inciampiamo… ” Testo carico di attacchi verso un certo tipo di artista, ma anche verso un certo tipo di pubblico. Non mi sembra il classico testo da rapper col nemico immaginario, e conoscendo un minimo del tuo percorso artistico so che hai una maturità tale da scrivere solo con basi fondate. Cosa ti ha spinto a scrivere questo pezzo?

Tutti siamo il prodotto del nostro ambiente, crescendo devi fare una scelta: se una stanza non ti piace devi riuscire a metterti nella posizione di cambiare stanza. Nella musica io ho sempre voluto trovare la mia dimensione ad ogni costo, è una ricerca continua, diversa per ognuno ma che ognuno effettua nella stessa maniera, in sintesi: liberandosi di alcune costrizioni. Per chi delle volte ha paura di cambiare o liberarsi di qualcosa io dico sempre di guardare ai grandi artisti, studiare la loro storia, è di grande aiuto.


Il nuovo mondo che da il titolo al brano è quello imposto in cui ci troviamo a vivere o è una tua proposta di cambiamento?

Il significato che gli ho dato è quello opposto al famoso libro di Huxley e allo stesso tempo lo cito. Per me rappresenta un dubbio profondo: perchè questo nuovo mondo è così brutale e cinico quando doveva essere una promessa di qualcosa di migliore? E’ una presa di coscienza, vale per la società come credo per la musica, che ne è uno specchio. Infine è assolutamente anche una proposta, per nuovo mondo intendo anche ciò che faccio nella mia musica, è un piccolissimo mondo ma dentro c’è un’idea.

Cover di Dei – 11 Ottobre

Le paure sono involontariamente protagoniste della prima strofa, chiamate come elemento che ti accomuna alla persona alla quale ti rivolgi nel brano. Ho avuto la sensazione che le elenchi per esorcizzarle, è così?

Certo è così, penso che è ciò che va fatto sempre con le paure: nominarle. La paura è un sentimento universale, quindi credo che la musica dovrebbe parlarne così come parla dell’amore. Questo perchè attraverso le canzoni di un altro si possono superare paure personali, a me è successo e non sento di esagerare nel dire che è qualcosa di molto simile ad un miracolo.


Nel pezzo è come se ti muovessi in cerca di aiuto esaminando le tue sensazioni, ma mentre lo fai rispondi alla richiesta di soccorso di chi ha gli stessi tuoi timori. C’è una persona in particolare alla quale hai dedicato questo testo? 


Molte volte scrivo con in mente qualcuno che poi durante la scrittura diventa un’altra persona e i volti via via si confondono. Questo perchè seguo una sensazione e in quella sensazione si nascondono diverse persone della mia vita. Dei è diretta alle persone che in qualche modo mi sono simili, sono certo che chi è in grado di coglierla ha davvero tanto in comune con me.

Cover di Sogni Neri – 18 Ottobre

Qui ti cimenti in una prova di tecnica: il pezzo cambia colore e tempo in maniera improvvisa, segnando passaggi di ambientazione che variano insieme al tuo flow, accompagnandoci in un viaggio onirico che sul finale si confonde con la realtà. Scrivendo questo testo sei partito dall’idea di strutturarlo in questo modo o è stata una decisione presa sul momento?

Una via di mezzo. Volevo dare al pezzo un atmosfera scura e onirica come quella della prima strofa per rappresentare il torpore del sonno. Poi sentivo che mancava qualcosa, quel qualcosa era il momento del risveglio, quindi si può dire che la musica è scandita dalle fasi del sonno. In breve si può sentire: sonno profondo, fase REM e risveglio.


Dicevo, dal sogno alla realtà. Meglio continuare a sognare o svegliarsi?

“A volte dorme più lo sveglio che il dormiente” diceva Aldo Baglio (ahahahaha). Io sono un sognatore, oggi fa spesso rima con illuso, ma io mi sento bene, mi affido alle mie sensazioni e lavoro come un matto dalla mattina alla sera.

Cover di Marlboro – 7 Novembre

Dopo tre brani dai toni scuri, con Marlboro il clima si fa leggermente più chiaro. È una riflessione al termine di un viaggio, a quali conclusioni sei arrivato?

Non si arriva mai a conclusioni definitive, ancor meno da giovani. Ciò che posso aver maturato negli ultimi anni è la convizione che scrivere e fare musica sia la mia strada nella vita, che io possa avere un grande successo o nulla non mi interessa. Questa effettivamente è una conclusione se ci penso ( ride ). Consiglio di ascoltare Tutta la vita di Lucio Dalla a questo proposito


Cercavo parole forti ho rotto la matita/mi chiedi ci riproverai? Tutta la vita” questa frase mi ha colpito: se negli altri brani la carica comunicativa era accompagnata da un flow piuttosto serrato, in questo pezzo ti trovo più rilassato ma ugualmente esplosivo, lasciando che a colpire siano i concetti piuttosto che il modo in cui li esprimi. Quante matite intendi rompere ancora?

Parecchie perchè ancora non mi sono abituato a scrivere sul cellulare.


Marlboro è accompagnata da un video girato a Marrakech. Vuoi parlarci di questo viaggio e del perché hai deciso di abbinare un video proprio a questa canzone?

Quando eravamo in viaggio con la mia ragazza, riprendevamo delle scene che ci colpivano (lei è una fotografa molto brava ma non aveva mai fatto un video). Una volta tornati abbiamo lasciato quelle immagini in un HD per molto tempo. Quando ho avuto modo ho iniziato a montare quelle immagini sotto Marlboro, che è un pezzo che ho scritto appena tornato da quel viaggio, quindi alla fine il cerchio si è chiuso. Ci tengo a dire che tutti i pezzi di Blue Thrills sono stati scritti e registrati dai 3 ai 2 anni fa.

Se non erro dopo Bandito EP del 2016 hai fatto uscire solo singoli. Ricordo che mi avevi parlato di un possibile album, è ancora nei tuoi progetti futuri?

Sto lavorando a moltissime cose (di solito si dice per fare impressione ma è così). Non occorre parlarne adesso, ci tengo soltanto a dire che ho iniziato nell’ultimo anno a collaborare assiduamente con Filippo Scandroglio, che è un grande chitarrista e musicista, e con Andrea Deckhard coi qualii stiamo facendo la maggior parte delle cose che ho in cantiere. Come sempre aspettatevi tutto e tutto l’opposto di ciò che ho fatto fino ad ora.