“Come dicevo, il mondo della realtà virtuale è molto più vasto di ciò che percepiamo. Personalmente penso che lentamente (ma neanche troppo) pervaderà quasi tutti gli aspetti della nostra vita. Se ci pensate bene si tratta solo di un modo diverso di fruire di uno schermo, cosa che ormai fa parte del nostro quotidiano in modo quasi imprescindibile.“
Queste sono le parole del nostro amico, nonché Direttore Creativo, Omar Rashid nell’intervista rilasciata a Zoom Magazine che potete trovare al completo qui in occasione della vittoria di Firenze VR del premio Rai Cinema Channel al Digital Media Fest.
E se non fosse solo uno schermo?
Nuovi studi sulla realtà virtuale e aumentata hanno per messo di costruire un dispositivo che simula la sensazione del tatto, quindi del dolore.
È stato pubblicato un articolo sulla rivista scientifica Nature. Nel documento si legge: “L’intero processo è molto complesso. Il senso del tatto è una raccolta di diverse sensazioni, che comprende pressione, dolore e temperatura. Fino ad ora, è stata una grande sfida incorporare le sensazioni del tatto nella realtà virtuale e nella realtà aumentata. La pelle è un’interfaccia sensoriale relativamente elevata per la tecnologia VR e AR che potrebbe, tuttavia, migliorare notevolmente le esperienze a livello qualitativo, con rilevanza diretta in settori come la comunicazione, l’intrattenimento e la medicina.”
Parlando del puro entertainment, non entro nemmeno nel settore ludico, dove il dispositivo potrebbe portare i video giochi picchia picchia a tutto un altro livello, mi limito a pensare ad un film. Dove si potrà abbinare la sensazione visiva ed uditiva a quella del tatto.
È fantascienza.
È realtà.
Oppure inizia ad andarci molto vicino.
Vado a dirlo a Omar.
P.S.
Benvenuta Iris ?
P.P.S.
Buon Anno!