Dicono che l’aria condizionata porti via l’abbronzatura, ci sarà una spiegazione anche per questo. Magari, una volta finito questo post, mi metterò in cerca del motivo e vi farò sapere. Sempre che vi interessi. Nel frattempo mi godrò l’appenninico clima posticcio di questa stanza, pagherò il fio d’esser più bianco, ma guadagnerò il rispetto del mio organismo. Tutto questo condito col piacere d’un caffè e la compagnia di una colonna sonora. Quindi, terminata la prefazione, i polpastrelli inizieranno a sbattere ossessivi, liberi da metri ma condizionati da grammatiche. Creeranno qualcosa, con quella inconsapevolezza scriteriata che appartiene a tutti coloro che iniziano a scrivere, non con l’idea di farlo bene, ma con l’idea di farlo e basta. Perché non c’è gioia più bella d’esser letti, di provare a spiegare qualcosa che la voce non è in grado di portare così in alto e sapere che dall’altra parte c’è pure qualcuno che si è emozionato, o infuriato, o schifato. Oggi, martedì 29 luglio 2008, ho il piacere di postare il millesimo articolo. Poche righe, perché il senso, il contenuto e il significato lo troverete tra queste pagine, scoprirete pensieri, impegno, fatiche e passione. “MMille” direbbe l’ingegner Cane. “Mica cazzi” risponderei io.
