Ieri è uscito “Quarantena Diaries” dei Romanderground! Il progetto era già stato annunciato tempo fa. ( Link articolo )
“Quarantena Diaries” è una raccolta composta da 7 episodi nei quali il gruppo dà forma ad un personalissimo storytelling.
I primi freestyle erano nati come metodi creativi per affrontare il lockdown, poi piano piano il progetto ha preso forma e si è strutturato.
I Romanderground hanno appena pubblicato una rivisitazione di tutti e 7 gli episodi. Il progetto è stato registrato presso l’Hardente Records di Roma.
Cogliamo l’occasione per farci raccontare qualcosa in più dai ragazzi riguardo al progetto “Quarantena Diaries” e riguardo al futuro.
Ciao ragazzi! Quarantena Diaries “Reload” suona davvero forte e qualche barra mi ha riportato la mente a qualche mese fa, raccontateci come è nato il progetto?
Prisma:
Il progetto è nato in maniera spontanea durante il duro periodo di lockdown. Così come è stato per tanti artisti della scena, anche io ho buttato giù le mie Rime un po’ per sfogo, un po’ per tenere la testa impegnata.
Le faccio sentire a mio fratello che subito si fomenta ed inizia a scrivere. Dopo aver sentito le sue prime misure ( “Piombo e fango remake” ) propongo al gruppo di iniziare una sorta di diario/bollettino in webcam che potesse fissare quei giorni attraverso la nostra musica.
Il progetto è piaciuto subito a tutti quelli che ci seguono e con i ragazzi abbiamo deciso che – finita la quarantena – avremmo registrato ed impacchettato tutto in un piccolo mixtape in attesa del nuovo disco ufficiale.
Nei mesi di quarantena mi son chiesto spesso come sarà in futuro ascoltare quelle tracce, quei freestyle e quegli EP che sono stati fatti. Ricostruendo un progetto come “Quarantena Diaries” c’è una sorta di volontà nel voler fissare questo progetto nel tempo?
Mister T
E’ proprio così. Dopo avere pubblicato i primi episodi ripresi da una webcam, abbiamo capito che c’era del potenziale in questi “freestyle”. Oggi come oggi tutti i freestyle, le barre e gli sfoghi dei vari rapper sui social, lasciano il tempo che trovano. Magari riscuotono anche un discreto successo, ma dopo 24 ore sono destinati a lasciare spazio ad una nuova storia, e piano piano finiscono nel dimenticatoio.
Registrare “Quarantena Diaries”, reinterpretare le strofe, gli scratch, curare il suono e gli arrangiamenti del progetto, è il nostro modo di bloccare la musica nel tempo. Diamo un significato oltre che un senso a quello che produciamo musicalmente, affinché non vada perduto e possa restare negli anni, in questo caso a testimonianza di un periodo storico specifico e difficile che tutti noi abbiamo sperimentato.
I diari della quarantena sono stati incisi, per quello che riguarda il futuro invece? Raccontateci cosa vorreste fare al più presto e quali progetti avete per il futuro?
Mister T
Prima del lockdown stavamo lavorando ad un nuovo album ufficiale, che stiamo producendo insieme a Squarta e Gabbo dei CorVeleno. Avevamo chiuso quasi tutte le strofe, eravamo a buon punto e se non fossimo stati costretti alla chiusura forzata di tutto, probabilmente ora avremo il master in mano. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, infatti ora ci ritroviamo con un mixtape nuovo appena uscito fuori dal nulla e nel frattempo abbiamo potuto finire di scrivere anche il resto del disco.
Nelle prossime settimane riprenderemo le registrazioni dell’album. E’ ancora presto per parlare di date o svelare dettagli, ma siamo veramente a buon punto. Ora è proprio l’uscita del nuovo album il nostro più importante progetto per il futuro e presto sarà realtà.