È una strana e-mail quella che il team di Oculus ha mandato ad ogni sviluppatore coinvolto la mattina del 24 Giugno. Una mail dove dice che avrebbero interrotto la produzione di Oculus Go, per concentrare le forze della VR sulle piattaforme a 6DOF come Oculus Quest.
Il team Oculus sceglie Quest e dismette Oculus Go.
Se non vi ricordate cosa significa 6DOF, potete tranquillamente andare a rileggerlo qua ne parlavamo solo qualche mese fa, anche se sembra una vita fa.
La scure si abbatte su Go e il team di Oculus sceglie Quest. Nel farlo, ringrazia animatamente gli sviluppatori, si augura di doppiare il successo di Oculus Go con Oculus Quest, ma informa che non avrebbe più accettato nello store app aggiornamenti per Oculus Go a partire dal 4 Dicembre 2020 e non ne avrebbero più pubblicate dal 18 Dicembre 2020. La e-mail rassicura, tuttavia, chi ad oggi avesse app nello store: saranno sempre scaricabili e fruibili.
E poi il segreto
La mail prosegue, quasi raggiungendo toni allegri e gioiosi, mettendo a conoscenza lo sviluppatore che si era appena risvegliato con un piccolo segreto.
Sì, un segreto.
Ve lo dico?
A partire dall’inizio del 2021 il team Oculus offrirà un nuovo modo di distribuire il lavoro dello sviluppatore nell’ecosistema Quest. Come? Permettendo di condividere le app a qualsiasi persona in possesso di un Quest, senza la menata di passare prima dall’Oculus Store con il concept document e senza side loading. Un canale, a detta del team Oculus, perfetto per condividere, testare le prime versioni delle app e distribuirle a users specifici.
Ma il segreto non finisce qui.
Il team Oculus ci mette a parte anche un nuovo canale per i clienti business, dedicato agli sviluppatori ISV che lavorano con Oculus for Business, dando così la possibilità di distribuire tra i visori ai clienti aziendali esistenti.
Dai, dispiace
Diciamocelo, a noi questa notizia un po’ dispiace perché i film VR hanno solo bisogno di 3DOF e a noi ci bastava così, per ora. Ma consoliamoci col fatto che sicuramente potremmo usare i nostri visori Oculus Go fino al 2022, anno in cui il Team Oculus ci assicura l’assistenza.
E poi ammettiamolo, il grande merito del Go è che ha fatto diventare portatile un visore che non lo era. Ma pecca un po’ nella grafica, nei limitati sistemi di riferimento, ed è quello che ha fatto partire il conto alla rovescia.
Il Go, che era il visore più portatile che esiste, presenta un hardware gigantesco e, ahimè, le dimensioni contano. E noi siamo abituati agli smartphone. La direzione in cui stiamo andando dismetterà presto il concetto di visore in sé per integrare l’hardware in qualcosa di più piccolo.
Occhiali? Lenti?
Chissà se questo sarà il nuovo segreto che ci svelerà una mattina una mail del Team Oculus.
Fonte: skarredghost