L’uscita del nuovo album “Mr. Fini”, avvenuta Venerdì 26 Giugno scorso, ha già riscosso un enorme successo. Le aspettative di tutti i fan di Guè Pequeno, e non solo, non sono state deluse.
A distanza di due anni da “Sinatra”, Guè ci presenta un album ricco di significati, forse, il suo più completo. Dove sono omogeneamente mixati vari tipi di sound, dall’Hip Hop old school alla trap, dalle sonorità giamaicane del Reggae a suoni un po’ più conscious.
I 17 beats del progetto vedono la collaborazione di diversi produttori: 2nd Roof, Sixpm, Shablo, Night Skinny, Takagi & Ketra, Low Kidd, Rvchet ed AriBeatz.
Il concept grafico dell’album, che anche questa volta è stato curato da Corrado Grilli aka Mecna, è molto simile a quello di un altro capolavoro del rapper: “Vero”, album del 2015; lasciando il dubbio all’ascoltatore che “Mr. Fini” possa essere un ipotetico proseguo di quell’album.
L’11 Giugno il rapper aveva annunciato l’uscita di “Mr. Fini” in un incredibile 64 Bars in collaborazione con Red Bull, mostrando tutte le sue skills con delle vere e proprie barre infuocate. Il tutto su una produzione di Shablo, che ha campionato un brano storico come “Survival Of The Fittest”.
Anche alcune informazioni, come titoli e o parti di canzoni, erano state anticipate qualche giorno prima dell’uscita dell’album, tramite l’applicazione in realtà aumentata, realizzata appositamente per l’occasione, “Mr. Fini” – The Experience.
Mr. Fini
Per quanto riguarda il titolo dell’album, il rapper, in una recente intervista ha dichiarato che si è ispirato ai grandi classici del rap americano. Dove, quando un rapper diventa veramente importante, è solito chiamare un album con il proprio nome o cognome. In particolare, si è ispirato è Lil Wayne, Dwayne Michael Carter Jr. che ha chiamato la sua saga di album “Tha Carter”. Da qui, il titolo “Mr. Fini”.
Nel suo insieme “Mr. Fini” si presenta come un vero e proprio film. Potrebbe essere paragonato all’ultimo capolavoro di Martin Scorsese “The Irishman”, dove Guè rappresenta il regista e l’interprete stesso. Dove ogni brano racconta le storie di vita vissute negli ultimi anni dal rapper.
In generale si capisce quanto egli sia appassionato di cinema e di libri; nella sua carriera sono presenti moltissime citazioni e riferimenti a vari capolavori e personaggi cinematografici.
Russell Bufalino, boss mafioso interpretato da Joe Pesci in “The Irishman”, che troviamo nel brano di apertura “L’Amico Degli Amici” ci mostra un personaggio in stile Ray Liotta di “Goodfellas”, come dichiarato da Guè.
La celebre citazione “Gli occhi Chico non mentono mai” detta da Al Pacino interpretando Tony Montana nel film culto “Scarface”, la troviamo nella traccia “Chico” pronunciata da Rose Villain e Luchè. E ritroviamo ancora uno pseudo Tony Montana italiano nel brano “Giacomo”, featuring Young Rame.
Anche ascoltando il brano “Saigon”, di cui è uscito il videoclip, troviamo la frase “la mia way come Carlito”, un omaggio al film “Carlito’s Way“, di cui Guè è storicamente fan.
La traccia “Il Tipo”,invece, è stata ispirata dalla pellicola del 2008 di Paolo Sorrentino: “Il Divo”.
Anche i flow usati da Cosimo sono vari, caratterizzati ovviamente da quel tocco di “G-ignoranza”, sempre diretto e schietto con le parole, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto. Come nel brano “Ti Levo Le Collane” con Paky o nella traccia “Dem Fake” dove, a giudizio personale, l’accoppiata Guè Pequeno – Alborosie si sposa benissimo.
In chiusura invece troviamo brani diversi. Tre brani solisti: “Ti Ricordi?”, “Stanza 106” e “Mercy On Me” ( che ha un sample incredibile, scelto da Night Skinny) ci offrono un racconto più personale, con un Guè più introspettivo e più profondo.
Articolo di Marco Degaz