Durante il lockdown noi di Gold abbiamo fortunatamente continuato a lavorare. Dico fortunatamente perché è giusto dirlo. E non perché sia stato facile. Non lo è stato affatto. In quei mesi Omar ha guidato la produzione, scritto e diretto il film documentario VR Lockdown 2020 – L’Italia invisibile.
Da anni – ormai 20 – conosco Omar Rashid e abbiamo condiviso tanti momenti insieme. Tanti momenti di riflessione, soprattutto. Ecco, la cosa che mi piace del mio caro amico è sicuramente l’empatia, l’ironia e quel pizzico di incrollabile ottimismo. È in quell’angolo di testardaggine e infinite possibilità che crea. Dove gli altri cedono allo sconforto, lui vede opportunità.
Io lo so, perché da 20 anni mi tende la mano ogni volta che inciampo.
Durante questo periodo in cui lo conosco, che inizia ad essere ragguardevole, si è guadagnato il titolo di regista. E durante la quarantena, come molti altri, ha messo a frutto il suo particolare punto di vista e ha girato un altro film VR, un documentario.
La vena ironica del regista si impone nella web serie L’Ufficio ai tempi del Covid-19, sempre creata durante lo stesso periodo.
Invece nel nuovo film VR prodotto da Gold e Rai Cinema Lockdown 2020 – L’Italia invisibile, che Omar scrive e dirige, sceglie un tono più serio e la realtà virtuale perché conosce molto bene il potenziale empatico di una tecnologia così immersiva. E usa lo strumento per fare quello che lo strumento fa: elimina la distanza e catapulta lo spettatore proprio al centro della scena.
Il documentario dove porta lo spettatore?
In Italia. Fuori, mentre noi eravamo dentro. Porta lo spettatore a vedere quelle piazze deserte, quelle strade vuote. E non importa essere consapevoli che quel momento è passato, in un attimo siamo subito di nuovo là.
Tra quelle bellezze che in quel momento erano inaccessibili. Che ci nutrono ogni giorno anche se non ce ne rendiamo contro. Che ci rendono veramente tutti uguali e privilegiati di inondarci gli occhi negli scorci più belli del mondo. Non importa che sia il Colosseo o il Palazzo Ducale, non importa che sia la Torre di Pisa, l’Italia forma ogni giorno gli individui che siamo.
Il regista lo sa
Omar- il regista- lo sa. Non strizza l’occhio ai momenti in cui ci affacciavamo dai terrazzi, non ci sono applausi alle 18 in questo documentario, sa che saremo soli in questa esperienza individuale in realtà virtuale. Così come alla fine eravamo soli anche durante il Lockdown nel 2020. Molti di noi erano in famiglia, con tutte le complicazioni che quel momento assurdo e doloroso si portava dietro, ma per la prima volta dopo tanto tempo eravamo soli.
Le poesie e la prosa
Laura Accerboni ha dato voce a questo garbuglio di emozioni. Con quella voce delicata che ha anche dal vivo: una poetessa che osserva in punta di piedi la quotidianità e la traduce in versi. Bellissima e delicatissima come le sue parole, accogliente e attenta, Laura Accerboni ha raccontato dell’inquietudine e dello smarrimento, delle rive a cui cercavamo di aggrapparci come in un sogno da cui non riuscivamo a svegliarci. Matilde Gioli incarna, a tutti gli effetti, la poesia e Vinicio Marchioni ci guida nella prosa.
Rai Cinema e Play Station VR
Grazie all’accordo tra Rai Cinema e Sony Interactive Entertainment Italia potremo vedere dal 1° Agosto il film vr Lockdown 2020 – L’Italia invisibile sulla piattaforma digitale LittlStar, nella sezione VR Stories, e sarà scaricabile gratuitamente da PlayStation Store per tutti i possessori italiani di PlayStation VR.
Fonte: LegaNerd