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RMOGRL8120: sperimentazione senza fine



Nessun limite, zero schemi.

RMOGRL8120” è un pezzo del suo codice fiscale, così si presenta Gabriele Romei, artista toscano.
La sua arte è una miscellanea di colori, forme e materiali; legno, carta, pietre, tele: nessun limite, zero schemi ma una sola regola: minimalismo.

La sua è una continua ricerca, una sperimentazione senza fine.

Quando e cosa ti ha spinto ad iniziare a dipingere?

Intorno ai 21 anni ho iniziato a fare quadri su tela, da piccolo ho sempre avuto la fortuna di poter sporcare, disegnare, sperimentare… cosa che oggi manca un po’ ai bambini purtroppo.

RMOGRL8120
Foto: RMOGRL8120

Lavori con diverse tecniche e svariati supporti, quali sono quelli che preferisci?

Dipingevo più che altro con materiali poveri, colla, terra, sabbia, foglie… sperimentavo l’informale, mi ha sempre affascinato la pittura materica.

Poi ho sentito il bisogno di forme e di colori e da lì è iniziato un processo di ricerca involontaria che mi ha portato a disegnare e a dipingere su legno, tela, sassi e muri.

Di quest’ultimi mi affascinava l’idea di dipingere su superfici grandi e da lì ho cercato posti abbandonati dove provare.

Non mi ritengo uno street artist ma solo “artist” che già mi sembra troppo 🙂

RMOGRL8120
Foto RMOGRL8120

“Poi ho sentito il bisogno di forme e colori”.

Adesso dipingo su legno, tela, pietre e carta, elementi molto differenti, ognuno con le sue difficoltà.

Ultimamente mi trovo benissimo con il legno, duro, ruvido, materico, liscio, usurato, mi ritrovo a cercare linee guida sulla superficie e da lì inizio.

RMOGRL8120
Foto: RMOGRL8120

A livello compositivo, cos’è che ti ispira?

La composizione di un lavoro è un’idea molto intima, calibrata da momenti, forme, reazioni e azioni.

Cerco un equilibrio visivo che a volte viene fuori subito, altre ci vogliono anche settimane… lo riguardo e ci rilavoro fino a quando non scatta quell’“ok” dal cervello che non saprei definire.

È come una piccola liberazione. Ora è finito!!!

Foto: RMOGRL8120 – Ink Tattoo

Negli ultimi tempi si sta assistendo ad un processo di legalizzazione dell’arte urbana. Cosa ne pensi a riguardo?

“Arte urbana”… boh! C’è molta confusione, mi sembra che vada troppo di moda.

Quello che dipingo di solito lo faccio perché mi piace non perché deve piacere.

È un processo mio, mi serve per star bene, non per avere più followers!!!

Ci sono festival fatti bene con persone serie che sanno quello che fanno e altri che lo fanno solamente per politica, soldi e altre cazzate che con l’arte di strada non c’entrano niente.