Il Maestrale, in sardo campidanese “Bentu Estu”, soffia forte in Sardegna, l’isola che ha dato vita ai pionieri del Rap made in Sardinia: i Sa Razza.
In questi tempi difficili per la musica, i Sa Razza continuano a far soffiare le loro rime affinché arte e cultura Hip Hop restino vive, un atto di resistenza vera. La produzione del nuovo brano è stata affidata al beatmaker sardo Kassius Beatz, mentre lo street video è stato girato a Cagliari da Roberto Pili.
Dopo l’uscita dell’ultimo singolo Maestrale, abbiamo fatto una chiacchierata con Quilo e Ruido, storici membri del gruppo Rap sardo, Sa Razza.
Per i Sa Razza questo è un nuovo singolo inedito a distanza di quanti anni?
Ruido: Son passati tanti anni dalla pubblicazione di nuove tracce, anche se io e Quilo abbiamo pubblicato, come solisti, tanti pezzi che si possono trovare sui digital stores. Questa song arriva dopo alcune rivisitazioni di pezzoni classici come “Sardos Veteranos”, “Oggi me Pasio” o “Stiamo giù“, quest’ultimo, messo in piedi da Kumalibre e Rhamez Studio.
Gli anni passano ma Sa Razza continua ad essere oggi un punto di riferimento per l’Hip Hop isolano, del resto, a questo nome si lega una storia indelebile che ancora oggi vive ed è seguita anche dai più giovani.
È una risposta per tutti coloro, nel mondo Hip Hop, che vi hanno citato come punti di riferimento e come pionieri di questo genere musicale?
Su tutti penso a Salmo e Vacca, ma anche Frankie hi-nrg mc che vi ha menzionato nel suo libro.
Quilo: Sa Razza è stata una realtà musicale che ha fatto storia nell’isola e oltre mare. Arriviamo da esperienze epiche come quelle della Century Vox di Bologna, siamo tra quelli della prima guardia, ed è più che normale che molti artisti rap ricordino questo nome con affetto.
Il pezzo non si rivolge a nessuno in particolare. Salmo ha dichiarato pubblicamente che “Wessisla” fu uno dei suoi album in playlist e di questo siamo stati contenti; solo che abbiamo cercato, in qualche modo, di averci a che fare in più modi, ma senza esiti. Magari è sempre super impegnato.
Vacca lo conosciamo bene e anche lui ha sempre riconosciuto il vero, Frankie è uno dei pochi con il quale c’è uno scambio di opinioni costanti. Ci sono tante realtà che hanno dimostrato rispetto con i fatti più che con le parole.
Sia chiaro, Sa Razza non cerca visibilità o elemosine del cazzo. In tanti che oggi hanno del successo, anche meritato, si sono dimenticati di molte cose. Però a sto giro magari ci divertiremo un poco a metter in mezzo chi di rispetto non ne ha, facciamo nomi e cognomi? Che dite? Va tanto di moda il Rap merda game… non ci interessa se fai il nostro nome, ci interessa se ci sei.
Cosa dice il Maestrale ai suoi ascoltatori?
Ruido: Dentro ci trovi la voglia di tornare e di esprimere, con il rap, un messaggio chiaro; della serie siamo qui, ci siamo e questo suono arriva dall’isola. Chi lo ascolta dovrebbe entrare in sintonia con questo vento.
“Maestrale” è un pezzo underground che viaggia un po’ tra un suono contemporaneo ed un flow boom bap. Arriva dalla strada, arriva dal mare.
In sostanza, come sempre, vorremmo portare la cultura Hip Hop in primo piano, la bontà di uno street rap genuino e diretto, senza troppi virtuosismi e senza rinunciare ad un suono più fresco.
Questa pandemia ha solo frenato la musica, oppure è servita da stimolo per ripartire?
Quilo: Questa situazione è pesantissima per chi lavora con la musica. Ci siamo in mezzo, sin dal primo istante la categoria degli artisti è stata presa in pieno, molto più di altre. Non abbiamo mai riaperto del tutto.
Certamente stiamo resistendo e ci stiamo impegnando a pensare e progettare nuove produzioni. Ma senza suonare è veramente uno schifo, anche perché gli investimenti, pur se piccoli, non si possono fare.
È triste pensare che in tanti devono cambiare mestiere. I più grossi magari possono resistere, ma il tempo passa e sembra che le cose non si risolvano. Non siamo sulla stessa barca un bel cazzo, questo è chiaro. Non ci siamo mai fermati e non ci fermeremo, la musica non la puoi uccidere.
Com’è nata la scelta di affidarvi a Matteo Erriu aka Kassius Beatz per la produzione?
Ruido: Kassius ci ha passato diverse produzioni ed è saltata fuori questa che ci ha ispirato. Matteo è un bravo producer, con tante idee buone ed un ottimo sound, insieme a lui altri producer sardi che si danno veramente da fare. Diciamo che stavamo e stiamo sempre cercando delle tracce che possano mandare avanti il nostro flow sardo. “Maestrale” è solo la punta dell’iceberg perché in cantina abbiamo buon vino, oltre che mirto, da servire.
Cosa ci sarà nel futuro dei Sa Razza?
Quilo: Una domanda difficile. Il futuro probabilmente non esiste , viviamo nel presente. La musica è un sentire e non sai mai dove ti porta. Noi vorremmo semplicemente continuare a portare la Sardegna vera nei beats, il messaggio verrà trasmesso come si conviene.
Vogliamo ringraziare chi sta supportando “Maestrale”, Roberto Pili che ha realizzato uno street video per noi e chi sostiene e diffonde la nostra musica.
Abbiamo sempre dato amore e passione in tanti anni e vorremmo continuare a farlo.
“Maestrale” è presente in Keep Playin’, la playlist di Goldworld.