“Clube da Esquina” e il mistero dei meninos sul ciglio della strada.
di Marco Lupetti29 Ottobre 2020
Ho letto stamani una incredibile storia affiorata sulla stampa brasiliana nel Febbraio scorso, riguarda il doppio album “Clube da Esquina” di Milton Nascimento e Lô Borges. (Link Spotify)
Pubblicato nel 1972, è stato una pietra miliare della nuova musica brasiliana: un’opera seminale la cui influenza ha superato non solo i confini brasiliani, ma anche quelli tra generi musicali.
Nei mesi precedenti alla pubblicazione del disco, il fotografo Cafi si sta recando alla fattoria dell’amico e paroliere Ronaldo Bastos. Bastos, insieme a Márcio Borges, Fernando Brant ed altri, è in quel momento impegnato a scrivere le liriche per “Clube“.
La “fazenda” è situata nelle campagne di Rio de Janeiro, nella zona conosciuta come Rio Grande de Cima. Sulla strada sterrata che porta alla fattoria nota due “meninos“, due ragazzi seduti sul ciglio della strada e… clic! Cafi cattura l’attimo e prosegue. Qualche tempo dopo, la musica di “Clube da Esquina” è pronta, Nascimento e Borges hanno completato il lavoro.
I discografici della EMI si occupano del packaging. Salta fuori la foto dei due meninos fatta da Cafi e viene scelta per occupare l’intera parte frontale della copertina. Il disco viene pubblicato e, come detto, ha un successo epocale, che lancia l’album tra le opere iconiche del XX secolo.
A lungo si pensa che i ragazzi ritratti in copertina non siano altri che Nascimento e Borges in età giovanile, ma Cafi stesso smentisce; non ha la minima idea della loro identità e racconta le circostanze in cui lo scatto ha avuto luogo. Per decenni il mistero sull’identità dei ragazzi rimane impenetrabile.
Nel 2012, a quarant’anni dalla pubblicazione del disco, la giornalista Ana Clara Brant e il fotografo Túlio Santos, svolgono un reportage per il quotidiano “Estado de Minas“. Compiono così un viaggio nella città di Nova Friburgo, nelle immediate vicinanze di Rio Grande de Cima. Si recano nella zona dello scatto e, vinile di “Clube da Esquina” alla mano, cominciano a chiedere informazioni sui due meninos ritratti in copertina.
Incredibilmente, prima i vicini di casa, poi alcuni parenti riconoscono i due ragazzi: sono Antônio Carlos Rosa de Oliveira, noto come ‘Cacau’, ora 56 anni, e José Antônio Rimes, ‘Tonho’, 55 anni.
Due figli di famiglie di agricoltori che ai tempi della foto lavoravano in una fattoria della zona. Secondo le testimonianze, i due ragazzi sono rimasti molto vicini fino all’età di venti anni, quando si sono trasferiti a Nova Friburgo in due diversi quartieri.
Pare che Cacau e Tonho fossero completamente all’oscuro della cosa. Vista la loro foto sulla copertina, hanno chiesto un risarcimento di 500 mila real (circa 75.000 euro) per danni morali e uso improprio dell’immagine. Sono stati così chiamati in causa Milton Nascimento, Lô Borges, la EMI ed altri a vario titolo.
Pare che per la legge brasiliana il termine per il tipo di richiesta fatta da Cacau e Tonho sia di tre anni dalla pubblicazione della foto. Perciò sembra proprio che le speranze di vincere la causa – contro un colosso come la EMI – per i due siano ridotte al lumicino. L’immagine dei due ragazzi ha fatto il giro del mondo, senza che nessun beneficio arrivasse ai diretti interessati.
Al di là della legge e del diritto, la storia lascia un po’ di amaro in bocca. Invece di un finale tra bolli e scartoffie, forse avremmo preferito che il mistero dei due meninos sul ciglio della strada fosse rimasto per sempre irrisolto. Quell’immagine di povertà assoluta – tra rassegnazione e disperazione, il sorriso di uno e lo sguardo serio dell’altro – dice tutto sul contenuto di questo fantastico album.