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Rap

Bullshit | La traccia di Sick Boy Simon e gli Onyx



“Bullshit” è il nome della traccia nata dalla collaborazione tra Sick Boy Simon e Fredro Starr e Sticky Fingaz; due membri dello storico trio del Queens: Onyx.

Il brano è stato pubblicato il 31 Ottobre scorso, ma ha origine nell’autunno 2017. Più precisamente quando gli Onyx stavano girando l’Europa con il loro tour ed hanno fatto tappa (e sold out) a Cagliari.
Dopo la tappa nel capoluogo sardo, il gruppo di New York ha deciso di fermarsi in zona; per motivi logistici riguardanti il tour e per trascorrere qualche giorno di relax nel cagliaritano. E a far loro da cicerone in questa vacanza è stato proprio Sick Boy Simon!

Durante i giorni trascorsi in compagnia, tra viaggi, cucina tipica e serate nei club, gli artisti sono capitati in studio, in Piazza del Carmine a Cagliari; dove molto spontaneamente è nata la collaborazione che ha poi dato vita al brano.

“Abbiamo inventato il ritornello insieme mentre stavamo salendo le scale dello studio.”

Sick Boy Simon

“Bullshit”

La traccia è stata prodotta dai Dirty Dagoes e da Sick Boy Simon; che, insieme, hanno creato un sound che si sposa benissimo al mood delle liriche degli mc.

Anche il videoclip ufficiale del singolo si allinea al mood del brano, e fotogramma dopo fotogramma riesce ad enfatizzarlo maggiormente. Tra atmosfere cyberpunk e splatter, ambientate in un mondo distopico, i disegni del videoclip ci forniscono un immaginario davvero particolare; marcatamente hardcore, in piena coordinazione con lo stile degli artisti.

“Bullshit”Sick Boy Simon ( feat. Onyx) – Prod by Dirty Dagoes

Il video è stato diretto dallo stesso Sick Boy Simon e realizzato da un team di disegnatori e graphic designer.
Stefano Cirina nelle vesti di principale esecutore delle tavole grafiche e nel ruolo di head designer, Luca Devinu, titolista; Pierfrancesco Carta, motion graphic designer e Roberto Ortu il curatore.

Abbiamo colto l’occasione per porre qualche domanda a Sick Boy Simon, per farci raccontare direttamente da lui come sono andati quei giorni.

Qualche domanda a Sick Boy Simon

Come sono stati quei giorni a contatto con gli Onyx? Come è stato condividere esperienze e stare a stretto contatto con un gruppo così importante per l’Hip Hop?

” Quei giorni sono stati devastanti! Ricordo di aver fatto molte poche cose legali… Soprattutto i primi due giorni, per me, sono stati duri giorni di lavoro a Cagliari, come tour manager e road manager. Avevo la responsabilità della band, di tutti i suoi spostamenti e di tutte le sue necessità. Quindi dovevo costantemente essere nel van e prendermi cura di loro.
Per farla breve, Fredro Starr e Sticky Fingaz sono arrivati a Cagliari insieme al loro DJ (Illegal degli Snowgoons); e solo quando sono arrivati abbiamo scoperto che si erano portati al seguito un rapper canadese, Mugshot.

Pensavamo fosse un membro della security della band, poi abbiamo scoperto che il booking ce lo aveva rifilato come Open Act! Mugshot ha trasformato la situazione in un’avventura senza controllo. Quando nei giorni successivi abbiamo portato gli artisti a mangiare cucina tipica ed abbiamo sfoderato il Cannonau, questo personaggio si è perso nell’alcool, dando prova di tutta la sua instabilità.
Sintetizzando, ci ha dato problemi con disordini al centro, ha rubato le chiavi del van al driver e ne ha combinate di ogni nei parchetti pubblici del nostro quartiere
; arrivando a dover coinvolgere la polizia, che si è dimostrata per fortuna piuttosto comprensiva, ma incisiva.
Ci hanno permesso di riportarlo in hotel, da dove poi è partito per Roma e dove poi tramite Instagram, abbiamo scoperto che si era fatto notare allo stesso modo.

Diciamo che sono state delle giornate veramente concitate, veramente faticose, di cose veramente incredibili. “

A livello artistico, ma anche umano, quale è la cosa più importante che credi che ti abbia lasciato questa esperienza? E quale, secondo te, tu/voi hai/avete lasciato loro?

Su entrambi i fronti, sicuramente, la certezza che il fare le cose ripaga. Esporsi, rompersi i coglioni, rischiare, sfibrarsi; innervosirsi nel fare un’operazione come portare dei rapper americani leggendari ed underground in una realtà che non è pronta ad accoglierli – come Cagliari – risulta ripagato. È stato un sold out fantastico.

Dal punto di vista musicale, gli Onyx, prima di andare via, mi hanno regalato questo featuring; non c’è stato nessuno scambio di lucro, niente di calcolato, un brano nato dalla convivenza 24 ore al giorno in quei giorni incredibili. Mi hanno preso sotto la loro ala, la stessa dei Dope DoD e di altri gruppi nel mondo, vedendo in me e nella mia crew una realtà seria italiana con cui connettersi. Dopo anni di stop, ho visto questa come un’occasione per tornare sulle scene con qualcosa di davvero rilevante e di qualità.
Anche le realtà mainstream si stanno interessando alla cosa, stiamo ricevendo molte segnalazioni e molta risposta anche a livello regionale.

A livello personale, sono sempre stato veramente molto fan di questa band, e nonostante le mie collaborazioni estere nel corso della mia esperienza, di questa ne vado particolarmente orgoglioso. La cassetta pirata di “Shut ‘Em Down” all’inizio degli anni 2000 mi ha davvero aiutato ad uscire dai momenti difficili della mia vita. La rabbia degli Onyx ha aiutato a sfogare anche la mia, come una terapia, quindi è quasi un gesto simbolico a livello karmico che sia avvenuta dopo vent’anni una collaborazione con questo gruppo.

Una cosa non cercata, non voluta, ma che è semplicemente successa: se l’avessi pianificata non sarebbe riuscita così bene, come le cose migliori che ti capitano nella vita. Aggiungo che la cosa rilevante è anche come gli Onyx stessi stiano spingendo la cosa sulle loro piattaforme.

Questo brano è nato un po’ di tempo fa ormai, nonostante sia tranquillamente attuale, è sicuramente nato in un contesto molto diverso da quello odierno. Arrivando al presente, ti va di raccontarci qualcosa su quello che stai facendo attualmente e sugli eventuali progetti futuri?

Per quanto riguarda il presente, non voglio fare l’errore che ho fatto in passato di annunciare progetti che poi non sono riuscito a mettere sul tavolo.
Il mio collettivo, Dirty Dagoes, ha subìto dei cambiamenti, non siamo più lo stesso team di prima in termini di risorse umane. Ora ci stiamo riconformando a ciò per cui siamo nati, cioè il beatmaking e gli eventi internazionali, oltre che al merchandising e lo spingere questa cultura underground, che ha bisogno di emergere.

I Dirty Dagoes (che è un dispregiativo per gli italiani usato all’estero!) ritorneranno alle origini, con un ritorno attento alle strumentali: uno dei progetti rilevanti che abbiamo messo in piedi attualmente – e che vi diciamo in esclusiva! – è il nostro streaming 24 ore al giorno dedicato solo al mondo delle strumentali da battaglia, lo trovate sul nostro canale YouTube e si chiama 24/7 Hip Hop Beats Radio.

24/7 Hip Hop Beats Radio

È ancora nella sua fase embrionale, ma coltiveremo il mondo dei beat molto più di quanto fatto prima. Attualmente vedo un panorama underground italiano un po’ povero, ci sono molte meno realtà Hip Hop da coinvolgere; motivo in più per cimentarci sulle strumentali, pubblicando dischi ed iniziative ad esse legate.

Durante la mia assenza dalle scene, in questi anni, ho studiato tanto per capire come lavorare bene in questo mondo, anche e soprattutto dal punto di vista editoriale. La mia prima operazione è stata tirare fuori “Radio Bastardo” su Spotify con una bonus track, una nuova cover e facendo le cose, a livello editoriale, in maniera ufficiale.

Radio Bastardo

Voglio tornare attivo e sto cercando di formare un team dove c’è chi si occupa di video, di comunicazione, di direzione artistica e di merchandising; in maniera tale che io possa dedicarmi in percentuale maggiore alla musica. Ho sempre fatto tutto da solo e alla lunga ne sono stato un po’ vittima, travolto sia da faccende personali che dal peso di fare questa cosa tutti i giorni.

Mi occupo di Ingegneria del suono e di formazione, ho iniziato quando c’era la voglia di creare un’alternativa rispetto alla musica; perché erano anni in cui dovevo decidere cosa fare della mia vita a 30 anni. Eppure vorrei riprendere, per esempio, da “Radio Bastardo 2”, ritornando ad essere attivo. Quindi tenete sotto d’occhio i miei profili social, perché quest’anno ci saranno diverse novità! 


La traccia “Bullshit” è presente in Keep Playin’, la playlist di Goldworld.


Sick_Boy_Simon-Onyx-banner-goldworld

“Bullshit” | Sick Boy Simon and Onyx’s track

“Bullshit” is the name of the track born from the collaboration between Sick Boy Simon, Fredro Starr and Sticky Fingaz; two members of the historical trio of Queens: Onyx.

The song was released on October 31, but it was created in autumn 2017. More precisely when the Onyx were on tour in Europe and they made a stop, which was sold out, in Cagliari (Sardinia, Italy).
After the concert in the Sardinian capital, the New York group decided to stop in this area for logistical reasons concerning the tour, and to spend a few relaxing days. To guide them on this holiday was Sick Boy Simon!

During the days spent in company, between trips, typical cuisine and discos, the artists came to a studio in Piazza del Carmine in Cagliari; where a collaboration was born spontaneously, which then gave life to the track.

“We invented the chorus together while we were climbing the stairs to the studio. “

Sick Boy Simon

“Bullshit”

The track was produced by Dirty Dagoes and Sick Boy Simon, who together created a sound that goes very well with the mood of the lyrics of the mc.

Even the official music video aligns itself with the mood of the track, and frame after frame manages to emphasize it even more. Between cyberpunk and splatter atmospheres set in a dystopian world, the drawings of the music video provide us with a very special imaginary; markedly hardcore, in full coordination with the artists’s style.

The video was shot by Sick Boy Simon and made by a team of illustrators and graphic designers. Stefano Cirina, head designer and main executor of the graphic tables; Luca Devine, titlist; Pierfrancesco Carta, motion graphic designer; Roberto Ortu, the curator.

We took the opportunity to ask Sick Boy Simon a few questions, to let him tell us how those days went.

A few questions to Sick Boy Simon 

How were those days in contact with the Onyx? What was it like to share experiences and stay in close contact whit such an important group for Hip-Hop?

” Those days were devastating! I remember doing very few legal things… Above all, the first two days, for me, were hard days of work as tour manager and road manager. I was responsible for the band, for all their travels and all their needs. So, I had to constantly be in the vans, taking care of them.
Briefly, Fredro Starr and Sticky Fingaz arrived in Cagliari together with their DJ (Illegal of Snowgoons); and only when they arrived did we discover that they also brought a Canadian rapper, Mugshot, with them.

We thought he was a member of security, but then we found out he had to open the concert! Mugshot turned the situation into an out of control adventure. When in the following days we took the artists to eat typical Sardinian cuisine and we took Cannonau (typical Sardinian red wine), this character got lost in alcohol, giving proof of all its instability. In summary, he stole the keys of the van from the driver and combined all kinds of them in the park of our neighborhood; it went so far as to involve the police, who fortunately proved to be quite understanding, but nevertheless incisive. They allowed us to take him back in the hotel. Then he left for Rome, and we saw on Instagram that he did the same things in that city.

Let’s say that those days were really exciting, really tiring, and full of truly incredible things. “

On an artistic, but also human level, what is the most important thing that you think this experience left you? Which one, in your opinion, you/you has/have left them?

” On both front the certainly that doing things pays off. Exposing oneself, taking risks, getting nervous about carrying out an operation such as bringing legendary and underground American rappers into a reality that is not yet ready to welcome them – like Cagliari – in the and it pays off. It was a fantastic sold out.

From the musical point of view, before leaving, they gave me this featuring; in which there has been no profit exchange, nothing calculated. It is a track born from living together 24 hours a day, in those incredible days. They took me under their wing, the same as Dope DoD and other groups around the world, seeing in me and in my crew a serious Italian reality with which to connect. After years of stop, I saw this as an opportunity to return to the scene with something really relevant and full of quality. Even mainstream realities are taking an interest in it too.

On a personal level, I’ve always been a real fan of this band, and despite all my foreign collaborations in the course of my experience, I am particularly proud of this. The pirate tape of “Shut ‘Em Down”, in the early 2000s, really helped me get out of the difficult moments of my life. The anger of the Onyx helped to vent mine as well, like a therapy, so it is almost a symbolic gesture that a collaboration whit this group took place after twenty years.

Something not sought, unwanted, but which simply happened: if I had planned it would not have turned out so well, a bit like the best things that happen to you in life. I add that the important thing is also how the Onyx themselves are pushing the collaboration to their platforms. “

This track was born some time ago, although it is quietly current and it is created in a very different context from today. Coming up to the present, would you like to tell us something about what you are currently doing and any future projects?

” As for the present, I do not want to make the mistake I made in the past of announcing projects that I was not able to finish. My collective, Dirty Dagoes, has had some changes. We are no longer the same team as before in terms of Human Resources. Now we are conforming again to what we were born for, which is beatmaking and international events, as well as merchandising and pushing this underground culture, which so much needs to emerge.

The Dirty Dagoes (which is a derogatory for Italian people used abroad!) will return to the origins, with a particolare attention to the instrumental bases: one of the new project – which we tell you exclusively- is our streaming 24 hours a day, dedicated only to freestyle instrumentals. You can find it in our YouTube channel called 24/7 Hip Hop Beats Radio.

24/7 Hip Hop Beats Radio

It is still at the beginning, but we will cultivate the world of beats much more than before. Currently I see a poor Italian underground scene, and there are few Hip Hip realities to involve; one more reason to try to push on instrumental, publishing records and initiatives related to them. 

During my absence from the scenes, I studied hard to understand how to work well in this world, especially from an editorial point of view. My first operation was to create “Radio Bastardo” on Spotify, with a bonus track and a new cover. This project was created, on an editorial level, in an official way.

Radio Bastardo

I want to get back active and I am trying to form a team where there are some involved in video, some in communication, some in art direction and some in merchandising; in such a way that I can dedicate myself more to music. I have always done everything by myself and over the time I have suffered a little, overwhelmed both by personal matters and by the burden of doing this every day.

I deal with sound engineering, I started when there was the desire to create an alternative to music; because those were years in which I had to decide what to do with my life at 30. I would like to resume from “Radio Bastardo 2”, returning to be active. So, pay attention to my social profiles, because this year there will be several news! “


Bullshit” is in Keep Playin’, the Goldworld playlist about Italian Rap.