“Il Covid negli Spazi Essenziali” è un progetto fotografico di Luca Giorietto.
La raccolta di foto affronta il tema della problematica del virus collegata al mondo della scuola, ed il vuoto fisico e sociale dato dal ritorno della didattica a distanza.
” Viviamo, dopo molti anni, un tragico evento che sta colpendo tutto il mondo, un mondo che sta cambiando, con regole e dinamiche diverse rispetto al passato. Ci sentiamo soli, stanchi, lontani, spaesati, arrabbiati, perché le istituzioni non hanno una visione chiara del futuro, perché nessuno ci ha ancora insegnato come diventare antifragili: invece di farci annientare dal cambiamento dovremmo attraversarlo, indossarlo, viverlo, per scoprire che il futuro ha nuove e migliori possibilità, un futuro che inizia dentro la mente di ognuno di noi.
Fotografare questa scuola è stato un modo per descrivere e documentare uno stato mentale, come nel vuoto Hopperiano: la desertificazione degli spazi che producono cultura, quindi pensiero.
Questo Liceo fotografato come simbolo di tutte le scuole mondiali che tornano alla didattica a distanza. L’annullamento della socializzazione come strumento per imparare a non avere paura.
Un momento storico che rimarrà nella memoria delle prossime generazioni, congelato in questi scatti: non dimentichiamo.
Non serve aver speranza: dobbiamo imparare quale è l’ostacolo e come superarlo. “
Progetto Fotografico di Luca Giorietto. (Link Sito Web)
Testo a cura di Etna. (Link Instagram).
Si ringrazia il Prof. Antonio Sapone, preside del Liceo Marconi (Colleferro, RM)
Abbiamo scambiato qualche parola con Luca Giorietto riguardo a questo suo ultimo progetto.
Ciao Luca! Raccontaci di più sul come e sul perché è nato questo progetto.
” Questo progetto nasce dall’esigenza di voler congelare in una serie di foto uno spazio inedito durante questo sfortunato periodo storico e quindi l’assenza fisica nei luoghi che producono cultura, il ritorno della didattica a distanza. Dopo la prima chiusura delle scuole a Marzo, a causa dell’aggressiva diffusione del Covid, e la breve ripresa delle lezioni in presenza da Settembre ad Ottobre scorso voluta dal ministro Azzolina, mi ha attirato molto documentare questo alternativo vuoto hopperiano.
Ho fotografato e esplorato il Liceo Marconi di Colleferro, in provincia di Roma, quasi come sentendomi parte di un quadro di Edward Hopper. Vedere continuamente sedie e banchi circondati da strisce per il distanziamento ha un effetto “disorientante”. Il virus si è radicato così tanto nella nostra vita che sembrava quasi di trovarmi in un ambiente ospedaliero più che in una scuola. Corridoi come lunghe vuote sale di attesa, strisce a terra, strisce sugli armadi dei vari laboratori, dispensatori per igienizzare le mani, cartelli vari sulle norme da seguire e tutto ciò che riguarda il vivere la nuova quotidianità precipitata nel 2020. Ho evidenziato anche alcuni dei plastici del corpo umano dai laboratori di scienze e chimica proprio perché sigillati con enormi strisce bianche e rosse, in particolare dettagli dei polmoni ovvero un riferimento molto vicino alle triste immagini delle terapie intensive. “
Perché hai scelto proprio l’istituzione scolastica per rappresentare questo “disagio”?
” Ho scelto la scuola sia perché come specificavo precedentemente mi interessava affrontare un lato inedito trattato in fotografia, sia perché volevo documentare in un certo modo il disagio sociale che la cultura e queste nuove generazioni stanno vivendo. Documentare l’assenza tramite la non presenza. Ho evitato di mostrare volutamente persone con indosso mascherine, preferendo evidenziare quello che i ragazzi, gli addetti ai lavori e in generale la società affrontano psicologicamente.
Fondamentalmente ho mostrato le conseguenze del virus in questi spazi sperando che tutto ciò diventerà presto un ricordo.
Mi piaceva l’idea di documentare una situazione straordinaria in questo tipo di luoghi. Non ci sono solo piazze, strade o altri spazi vuoti ma le scuole, gli ambienti che hanno il compito fondamentale di formare il futuro. Intanto sempre più spesso le scuole continuano ad essere fonte di dibattiti politici quotidianamente. “
Dove possiamo trovare il tuo progetto?
” Il progetto è per intero sul mio sito e sui miei social! “