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Price | Catarsi



“E rifiuto la violenza e gli SSRI e se proprio devo farmi, partirei proprio da qui, da questo sangue caldo e da tutto ciò che ho perso, perché questa è la catarsi, perché questo è il mio fardello”

Brano “Catarsi” ft Giulio Ronzoni – Album “Catarsi”

Intro

Il 29 Gennaio è uscito l’album “Catarsi” di Price, nome d’arte di Edoardo Cestra, classe ’97 di Frosinone. Lo accompagnano in questa nuova uscita una serie di fratelli d’arte che arricchiscono l’opera di dettagli speciali, rendendola così ampia da non rientrare in un unico genere. Si passa dal Rap, al Rock, al Neomelodico, così come dal suono elettrico a quello acustico. Edoardo figlio di un musicista, fin da bambino ha la possibilità di sperimentare suoni e mettersi in gioco a livello vocale.

In quest’ultimo lavoro ci offre una creatività che sa spaziare con estrema maturità tra uno scenario e l’altro. Oltre alla maturità nello stile personale, “Catarsi” mette in luce un senso poetico articolato e consapevole, dove lo spessore della penna è al primo posto. Il viaggio proposto è oltre i limiti, alla scoperta del drago mentale, che quando prende potere contro di noi arriva ad uccidere realmente qualcosa. Ma ciò che sopravvive inizia a sentirsi realmente vivo per la prima volta. Price attraverso la “Catarsi” riesce a prendere il potere del drago dalla parte del manico.

CatarsiPrice Ft Giulio Ronzoni

L’inizio

Price intraprende questo viaggio per necessità di sopravvivenza e ci guida sull’altra sponda del torrente in piena, che separa due opposti. Da una parte si trova la terra di partenza, una landa desolata dove l’ombra si è portata via tutto, senza lasciare traccia di un soffio di vita. Dall’altra non si può sapere cosa lo attenda. Il nuovo scenario non è preconfezionato da qualcun’altro, ma è solo il protagonista a poterne tracciare i connotati. Per arrivare di là il primo passo è un tuffo nell’acqua fredda. Quell’acqua che conserva la memoria del vissuto che lo ha costruito e segnato indelebilmente. Nonostante la terra di partenza lo abbia prosciugato della forza fisica e per certi versi psichica, Edoardo intuisce che l’unica possibilità è tentare la traversata, poiché non ha più nulla da perdere e quindi forse avrà tutto da guadagnare.

“Siam fatti di piccolezze che calcoliamo in ritardo, le consapevolezze con cui giochiamo d’azzardo, l’assurda controparte di chi capisce allo sguardo che pure l’arte tradisce se concepisce un traguardo”

Brano “ES” – Album “Catarsi”
Price - Catarsi
Price“Catarsi” (Album Cover)

Le armi di sopravvivenza

Edoardo è consapevole di un unico strumento che ha a disposizione: la presa di coscienza. Il contatto con la memoria dell’acqua gli consente di aprire la porta interna, quella che si affaccia sul baratro oscuro del sommerso. In un primo momento resta senza fiato in una sorta di apnea che lo porta a ricordare e percepire tutto ciò che lo ha privato del soffio vitale. Entra così in contatto diretto con una vulnerabilità assoluta, che ha concesso al mondo esterno, di depauperare la sostanza preziosa racchiusa nel centro. In passato avrebbe opposto resistenza cercando di combattere nell’incontro con l’esterno, lasciando emergere la rabbia e il senso di frustrazione. Ma in questo viaggio va oltre il vittimismo comune ad ognuno di noi e così facile da mettere in atto.

Si prende invece la responsabilità di interiorizzare e dialogare con il prorio dolore guidato da un luce nuova. Quella sensibilità che un tempo si sarebbe accartocciata sugli eventi trasformando la delicatezza in debolezza, ora non ha più terra a disposizione per mettere radici. L’acqua consente ad Edoardo di lasciar andare, di lasciar scorrere i rimpianti e le delusioni. È la corrente ineluttabile della vita che se li porta via, lasciando invece spazio a ben altre risorse. Il prezzo lo ha già pagato, ora forse c’è altro da fare.

La Catarsi

Quel senso di morte del cuore ha avuto il suo momento di gloria ed ora il suo tempo è terminato. Price è pensando solo e unicamente a sè stesso che trova la forza di fare la prima bracciata nella direzione opposta a quella conosciuta finora. È qualcosa di impalpabile e sacro che lo muove da dentro, qualcosa che prende vita proprio attraverso la vulnerabilità assoluta. Il canto che anima la parola e la carica di un’emotività che sconvolge, si impossessa di tutto il suo essere e gli consente di riaffiorare in superficie con un obbiettivo, un senso di altissimo livello.

“Per la logica, per l’astratto ho un contatto di coscienza e me ne sbatto se non posso starne senza. La mano trema, il tratto scorre, sembra fantascienza. Il cuore ferma le mie colpe, resto nell’assenza. Trasparente alle mie scelte, resto senza pena e penitenza”

Brano “Thanatos” – Album “Catarsi”
Edoardo Cerna in arte Price
Edoardo Cerna in arte Price

La traversata

È attraverso il dono più alto che si possa possedere, che Price trova un motivo veramente valido non solo per sopravvivere, ma per vivere nella pienezza. La poesia che gli sgorga dalle vene traduce il suo sentire in pura bellezza. Avviene così quel processo di risanamento e guarigione da ciò che lo aveva ucciso dentro, mentre l’anima era in volo. L’amore provato al di sopra del limite non attende più di essere accettato o rifiutato. Diventa puro atto donativo senza chiedere nulla in cambio. È per amore di sé stesso che ora procede con rapidità fino a raggiungere la nuova sponda.

Price ci invita a sperimentare quel sano egoismo di base che ci porta ad essere fucine in continua trasformazione grazie al vissuto. Cambieranno le coordinate e i personaggi dell’operetta ma l’alambicco che riduce tutto all’essenza resterà sempre lo stesso. Un cuore che vibra come una foglia al vento, un battito che conosce il trasmutare delle stagioni. Perderà ancora le foglie in autunno, rimarrà nel silenzio ghiacciato l’inverno, ma farà della sua linfa trasformativa l’unica vera ragione di vita.

L’altra sponda

Il viaggio lo ha trasformato, ma non lo ha cambiato nella sua essenza. Price ha un cuore grande, che conosce l’amore e lo comprende profondamente per ciò che ha dato e ciò che ha tolto. Potrebbe chiudersi in una protezione che lo tutela dallo scontrarsi con la crudeltà del sentire fino al midollo, ma la sua indole è di altra natura. Arriva a comprendere e farsi carico di un sentire empatico che non ha un guscio, considerandolo forse per la prima volta un grande talento. Edoardo non smetterà di farsi penetrare dalla vita e di lasciare che le sue corde tese si spezzino.

Lo farà come lo ha sempre fatto, ma con un intento speciale che gli consentirà di utilizzare al meglio quel dono. Sarà la musica e l’amore per l’arte a rendere l’impatto con la vita un’offerta quotidiana. Un sacrificio per certi versi spietato che gli consentirà di emozionarsi così tanto da poter emozionare chi incontra. Il viaggio di “Catarsi” termina con una promessa intima che porta Price ad aprire le braccia al cielo per lasciare che la pioggia porti la sua benedizione. È il contatto con l’ispirazione ad un mondo superiore che porta via il sudore di ogni fatica e lava via il sangue dalla più profonda ferita.

“È sveglio sente i rintocchi, mette i suoi panni sporchi. Concentra in testi universi diversi che tu non tocchi, immerso nei suoi versi, ma geli d’ibernazione. Avverso a nessi complessi che celin liberazione. Sentieri d’interazione, misteri d’esitazione, guardarsi come stranieri, da ieri c’è confusione.

Brano “Paramità” – Album “Catarsi”
Price-goldworld

Album Completo


La traccia “Nudità (feat. Er Drago) è presente in Keep Playin’, la Rap Radio Playlist di Goldworld.