Metallo e Cemento è il nome di un progetto che si concentra su tutto quello che riguarda la cultura Hip Hop, con particolare attenzione riguardo al Writing; un documentario multimediale che vuole raccontare tramite parole, video e immagini questa Cultura e tutte le sue discipline.
“È un viaggio alla ricerca di immagini, parole, contraddizioni e conflitti di una tradizione in continua evoluzione.”
Estratto da Metallo e Cemento Vol.1
Il progetto è composto da una rivista cartacea e da un canale YouTube (Link); due media sicuramente molto differenti ma, che se utilizzati con la giusta combinazione, si possono potenziare a vicenda.
Gli obbiettivi del progetto sono quelli di raccontare la cultura Hip Hop a 360 gradi e, soprattutto, mostrare l’operato dei Writers.
“L’obiettivo principale è ricordare il Writing come una delle quattro discipline del fenomeno sociale della cultura Hip Hop.“
Estratto da Metallo e Cemento Vol.1
Metallo & Cemento Vol.1
Il primo volume della rivista è uscito lo scorso 20 Giugno 2021 e al suo interno troviamo più di una quarantina di pagine di pannelli e le importanti testimonianze di Esa, Doog, Fosk, Roman Froz, Chiara di a.chiara.piace (Link), Avaro; Prosa Bang, Amian e Tosle, Oncer e Kit della TRFS Crew from Russia (che sembrano essersi divertiti molto nel bel Paese).
Poi una speciale intervista a Robin, in cui si parla anche del leggendario Nero Inferno (Grazie per Nero Inferno, davvero), e infine uno special su Ocub.
I Commenti di Goldworld
Salvatore D’aco
Metallo & Cemento offre uno spaccato di ricordi molto interessanti, tra questi uno in particolare: la chiacchierata con Robin, ideatore dello storico documentario Nero Inferno.
Vi invito a leggerla e propongo una riflessione che da sempre mi ronza per la testa:
Nelle sue parole, lo dice anche chiaramente, il Writing è definito come un percorso quasi di formazione, artistica ma soprattutto personale.
Su questa considerazione inviterei i nostri lettori a riflettere sul peso che questa cultura ha sulle spalle, su quanto possa essere edificante a livello formativo.Premetto che la componente “distruttiva” o vandalica è sacra; ciò nonostante non è la prima volta che sento di ragazzi, ormai anche adulti, che riescono a trovare nel Writing le loro risposte.
Chiunque si sia mai approcciato ai Graffiti con un minimo di rispetto e amore può testimoniarlo; prendere uno spray in mano non è un gesto scontato e senza peso.
È una promessa che ogni volta si rinnova e qualsiasi altra esperienza affronterai in futuro, avrai le mani sporche di Nero Inferno e quello, come ben sapete, “non lo levi più”.
Spingiamo per essere tutti come Robin, cercando di fare sempre meglio e portare in alto, con qualsiasi mezzo, quella che non è solo una passione.
Mirko Psaiko Monti
Io ero un drogato di Aelle. Nella piccola provincia Toscana dove abito l’Hip Hop era una situazione mentale che vivevamo in due o tre, ed ognuno in modo differente. Io studiavo le pagine di Writing di Aelle e passavo giornate a intrecciare lettere, scomponendole e ricomponendole come mattoncini Lego, su carta e sui muri della mia personale Hall of Fame; i sottopassi della strada di fondovalle e pochi tratti del lungolinea Lucca–Aulla.
Metallo & Cemento personalmente mi riporta a quei momenti, non è Aelle e non aspira ad esserlo, pur dando spazio agli altri aspetti della Kultura è un inno all’Aerosol Art, ma non si parla di Street Art, questa è l’essenza pura del Writing. È un prodotto per chi gode nel vedere un argentone su un treno piuttosto che un wildstyle in yard, in pratica Metallo & Cemento è il Playboy dei Writers.
Come potete vedere, qui su Goldworld, abbiamo particolarmente apprezzato Metallo & Cemento e abbiamo voluto far qualche domanda a Carlos, fondatore del progetto.
Qui di seguito trovate la trascrizione!
Ciao Carlos! Molto piacere, ti va di raccontarci quando è nata l’idea di Metallo & Cemento? E dopo quanto tempo avete fisicamente cominciato a lavorarci?
L’idea di creare una fanza è nata i primi giorni di Febbraio del 2021, mi ricordo che in quel momento ero con dei miei amici al parchetto.
Ho iniziato a lavorarci la sera stessa o il giorno dopo, da solo, senza crew, team o robe del genere; qualche amico si era proposto di aiutarmi preparando degli articoli che nella fanza non trovate perché “tra il dire e il fare c’é di mezzo l’oceano”.
Perché è nato il progetto?
Il progetto è nato in un momento in cui avevo bisogno di mettermi in gioco con qualcosa che mettesse alla prova tutte le mie skills, che sono: la fotografia, la grafica, il video, l’audio ed altre doti che ho scoperto durante questo percorso; come l’organizzazione di eventi e la promozione usando i social.
Metallo & Cemento, un nome molto forte, anche senza sapere l’argomento principale del testo si può già intuire un’indole selvaggia, cruda; e devo dire che anche la grafica e l’impaginazione della rivista rispecchiano efficacemente questo mood.
Come è stata la realizzazione della fanza e buttare le basi del progetto?
Metallo & Cemento può essere considerato mio figlio, perché abbiamo lo stesso D.n.a. e indole selvaggia, chi mi conosce ve lo può confermare.
Qual è stata la parte più semplice della realizzazione?
La parte più semplice è stata la grafica: semplice e d’impatto.
Le cose si sono semplificate anche grazie a Robin, Esa, Fosk, Doog, Amian, Avaro, Chiara, Roman Froz, Prosa Bang, Ocub, e i TRFS Tosle, Kit e Oncer dalla Russia; che sono stati disponibili per un’intervista ed hanno condiviso un contenuto che è stato fondamentale per la riuscita del progetto.
E quali sono state quelle più difficili?
La prima cosa “tra virgolette difficile” è stata la prima chiacchierata con Robin, durata mezz’ora in videochiamata, parlare con un Vero King di Milano mi ha messo una soggezione che mi ha fatto sentire un bambino.
Però poi il giorno prima di stampare le fanze ho videochiamato Robin e mi ha detto: “Per quello che hai fatto resterai nella storia e hai il mio rispetto e di quello della mia crew!”
Vi giuro mi veniva da piangere di brutto, ero mega contento di sentire quelle parole in quel momento.
A parte la situazione emotiva, le vere difficoltà sono state due: un incidente che ho avuto e trovare gli sponsor.
I primi giorni di Marzo avevo appena concluso la grafica. Cercando di prendere un treno al volo, ho attraversato i binari correndo a tutta velocità, inciampando sul primo binario e cadendo con la bocca sul secondo binario; rompendomi la mascella in due parti. Sono stato ricoverato ed operato di urgenza, non ho potuto parlare e masticare per circa un mese.
Mi alzavo dal letto solo per mangiare frullati di verdura con il cucchiaino e poi tornavo a dormire.
Tutto quel periodo non ho usato ne il cellulare ne il computer, stavo proprio di merda e mi sentivo un mostro; e stavo pensando di cancellare le 84 pagine che avevo appena finito di impaginare.
L’altra cosa difficile è stata trovare gli sponsor, all’inizio ho mandato circa duemila mail dato che non riuscivo a parlare, e ho ricevuto solamente 5 risposte, tutte negative. Poi sono andato pure di persona a bussare alla porta di molti street shop, molti dei quali non mi hanno cagato minimamente.
Mi piace molto anche l’idea di collegare la fanza cartacea al canale YouTube, unendo questi due media differenti. Ti va di raccontarci qualcosa di più riguardo alle due sezioni?
Dato che io sono un videomaker, invece di fotografare i treni dipinti che vedevo passare davanti a me, ho preferito filmarli.
Primo perché non avevo una pagina di Instagram dedicata ai treni dipinti, ma avevo la mia pagina personale in cui pubblicavo le mie foto e qualche mio video, ma non avevo molti followers.
Ho deciso di utilizzare il mio canale YouTube come un canale televisivo, diviso in programmi (le playlist di YouTube) pensati per un pubblico di target diversi.
Il primo video di treni dipinti che ho pubblicato su YouTube si chiama “Graffiti a Milano – Luglio 2020 #MILANOGRAFFITI” alla fine del video ho scritto: “Se ti fossi perso qualche cosa”; mi sembrava un bel modo per immortalare un momento storico e dar la possibilità di guardare e riguardare quei pannelli che, anche dopo essere stati cancellati, continuano a girare nel mio canale.
Da i commenti e dai like che mi venivano notificati ho notato che quel tipo di contenuto piaceva molto, per cui ho deciso di farne altri. Dopo aver pubblicato il secondo video dei “Graffiti a Milano” ho pensato che fosse figo creare un documentario che parlasse di graffiti e della vita dei writers.
Un giorno ho pensato che i graffiti nei miei video, potevano essere anche impaginati e che le video interviste potevo trascriverle con InDesign ed impaginare tutto insieme; e ai video dei treni dipinti aggiungere le video interviste, ed è cosi che ho chiuso il cerchio collegando tutto.
Ho collegato YouTube alla fanza e la fanza a YouTube; e la fanza e Youtube a Instagram con la pagina Metallo & Cemento.
Hai presentato la fanza con una Jam dedicata, come è stata quell’esperienza?
Il 20 Giugno 2021 ho realizzato la Jam Metallo & Cemento, in cui ho presentato la fanza.
Hanno partecipato più di 70 writers, tutti presi benissimo. È stata una giornata indimenticabile.
Dopo l’uscita della fanza ho creato il documentario Metallo & Cemento e, grazie al consiglio di un mio amico, Stefano Murelli, ho deciso di creare un evento in cui presentare il documentario, che verrà poi caricato nel mio canale.
La presentazione del documentario sarà Mercoledì 14 Luglio 2021, al Ride Milano (Link), a pochi passi dalla stazione di Porta Genova; dalle 19:00 alle 21:00.
L’ingresso è gratuito ed approfitto per invitare tutti i lettori!
Dove possiamo acquistare Metallo & Cemento?
Potete trovarla da:
Wag Lab Milano – Via De Amicis, 28 – (M2 Sant’Ambrogio)
Astrofat Milano – Piazzale Bande Nere 9 – (M1 Bande Nere)
Vetra Recicle – Corso Manusardi 3 Milano – (Zona Ticinese)
Spectrum – Via Felice Casati 29 – 20124 Milano (MI)
Bullshit shop – Via Cinquantenario 6 – Dalmine (BG)
Parole nel tempo – Via partigiani 19, Lecco
Plastico Udine– Via Pelliccerie 6 – 33100 Udine (UD)
E presto anche in altre regioni!!!
Metallo & Cemento
Link Utili:
Evento Presentazione Documentario (Link)
Canale YouTube (Link)
Pagina Instagram (Link)